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Sinceramente la copertina fa pensare più a un triller che a un storia d'amore, le luci rosse come quasi unica fonte di luce danno un'atmosfera molto lugubre alla foto. Comunque è in linea con la storia e mi piace il font scelto che da proprio l'idea di strada.
Voto: 8.
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Allora nella sinossi ci viene detto che la protagonista non è una ragazza comune e che va contro i cliché come quelli della ragazza perfetta con una sana famiglia alle spalle (che io non ho mai letto o visto che se il\la protagonista non ha problemi non parte la storia) ma sta solo descrivendo il cliché della ragazza alternativa tosta. Infatti se lo stereotipo di ragazza perfetta (di solito la compagna antipatica) è bella, superficiale e che pensa per lo più ai ragazzi, lo stereotipo del suo opposto (la tipica protagonista) è: o la secchiona timida o la ragazza tosta, un po' maschiaccio, amante degli sport\motori che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.
Non è per forza un modello monotono da seguire se lo si sa usare. È una ragazza che si deve fare strada in un mondo (quello delle corse) storicamente dominato da uomini, un argomento interessante ed attuale. Solo non capisco perché per sviluppare questo genere di personaggio femminile si debba ogni volta far sembrare il resto delle donne un branco di oche fissate solo con il trucco e i maschi. Sarebbe bello per una volta vedere una femminilità non convenzionale che però non vada a sminuire le altre. Spero solo di non trovare le solite cose legate a questo tipo di personaggio come il conflitto con la figura paterna o la "scena del vestito" quando la ragazza diversa si scopre bellissima.
A parte ciò apprezzo che si lasci un velo di mistero sul passato oscuro della protagonista e su qualcosa da cui sta scappando... Molto intrigante.
