26.

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Pov's Jasmine

"Scappa!" mi urlò Justin, iniziai a correre per le strade di Chicago e speravo lui fosse dietro di me.

Mi sembrava di avere già vissuto questa scena.

Corsi più di un chilometro, quando mi fermai notai che non c'era traccia della polizia. L'orologio al mio polso segnava le due di notte, avevo esaurito le mie forze, non avevo un cellulare e non sapevo dov'ero. Ero arrabbia e distrutta, volevo soltanto un po' di tranquillità nella mia vita. Non chiedevo altro.

"Guarda qui c'é." la voce mi era sconosciuta e l'uomo era vestito interamente di nero, il viso era coperto da un passamontagna nero.

Indietreggiai velocemente e mi scontrai con un altro uomo. Sentì un colpo alla testa e poi nulla.

Pov's Justin

Non sapevo dove fosse Jasmine, la polizia non era riuscita a prendermi e non ce la facevo più a correre.

Chiamai John e dopo qualche squillo rispose.

"Justin, dove cazzo siete?"

"Sono vicino al nostro capannone. Non so dove sia Jasmine. Vienimi a prendere e ti spiego." dissi e attaccai.

Dopo dieci minuti arrivò

"Dov'è Beth?" chiesi.

"È a casa, sta dormendo." mi rassicurò.

"Cos'è successo?" chiese.

"Stavamo parlando e ad un certo punto è arrivata la polizia e lei è scappata e io dopo di lei, ma abbiamo preso strade diverse. Non so dove sia, andiamo a cercarla." dissi velocemente, sul punto di spaccare qualcosa.

Girammo per qualche ora, finché non squillò il mio cellulare.

Pov's Jasmine

Avevo un forte dolore alla testa, sbattei le palpebre qualche volta. Quando aprii completamente gli occhi vidi due uomini seduti su due sedie ,vicino al materasso, su cui ero sdraiata.

"Ciao, cara Jasmine." disse uno.

"Dove sono?" chiesi iniziando a piangere.

"Al sicuro." disse l'altro è poi scoppiò a ridere.

Le voci sembravano di persone giovani, ragazzi.

Cercai di alzarmi ma mi accorsi di avere braccia e gambe legate.

Vidi una cosa strana che segnava 02:30, di sicuro non era l'ora così capii che era qualcosa di cui mi dovevo preoccupare.

"Oh, piccola. Quella è una piccola bomba. Tranquilla." rise uno.

Gli lanciai uno sputo e mi beccai uno schiaffo. Poi l'altro mise una mano in tasca e tirò fuori un cellulare. Digitò un numero e mise il vivavoce.

Pov's Justin.

Risposi velocemente.

"Pronto?" chiesi

"Justin!" urlò qualcuno. JASMINE.

"Piccola, dove sei?" chiesi irrequieto.

"Ciao, Justin." disse Cole. Cole?

"Cosa cazzo le hai fatto? Se ti trovo, giuro, per te è la fine!" urlai

"Calmo, Bieber." ridacchiò e aggiunse. "Sono dall'altra parte della città e ora hai due ore è un quarto. Al nostro capannone."

Chiusi e dettai la strada a John.

Mancava un quarto d'ora quando scendemmo dall'auto. Presi due pistole dal baule e ne diedi una a John.

"Ce la faremo." disse.

Entrammo nel capannone e ci trovammo davanti due porte.

Attaccato al muro, c'era un cartello con su scritto Potete aprire solo una porta. Una di queste è chiusa.

Presi un pezzo di ferro da terra e ne sfondai una, John fece lo stesso con l'altra.

La mia era buia e vuota, esaminai ogni angolo finché non m'inbattei in qualcosa.

Feci luce col cellulare e vidi un cadavere, per fortuna, non quello di Jasmine.

Avevo cinque minuti, quando John urlò il mio nome.

Lo raggiunsi e vidi una Jasmine senza sensi stesa su un materasso sporco.

Velocemente la slegammo e uscimmo dall'edificio proprio  quando scoppiò la bomba.

Pov's Jasmine

I due uomini mi misero un bavaglio alla bocca e anticiparono lo scoppio di tre minuti.

Scapparono mentre urlavo un aiuto.

Sentii entrare qualcuno dopo qualche minuto e sentii la voce di Justin e John. Cercai in tutti modi di slegarmi finché non persi i sensi.

Mi svegliai, ancora una volta, in un letto dell'ospedale. Speravo di trovare Justin, ma mio padre addormentato mi stringeva la mano destra.

Dalla vetrata potevo vedere Justin seduto su una sedia addormentato e John al cellulare. La mia migliore amica fu la prima a notarmi ed entrò di fretta.

"Jasmine, ancora una volta!" esclamò prima di baciarmi la fronte.

"Già." sospirai frustrata.

"Justin è stato sveglio tutta la notte ma poi è crollato." ridacchiò e le se sorrisi.

"Mi sei mancata." le strinsi la mano

"Anche tu,l'ultima volta che ci siamo viste é stato il mese scorso." sorrise.

Spostai lo sguardo oltre la vetrata e incontrai lo sguardo di Justin appena sveglio.

N/A

Alla fine non vi ho fatto aspettare molto! :)

Spero vi piaccia, se è così votate per favoree.

Baci :3

Ps: Scusate eventuali errori. ❤

Bad Boy | Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora