V. Dieci motivi per cui ti odio

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«Mi scusi» mormorò affranta Rose, abbassando lo sguardo dal viso della Preside e trattenendosi a stento dal rispondere alle diverse risatine di alcuni ragazzi di Serpeverde.
Malfoy incluso, naturalmente.
«Ma che ti prende?» le domandò sottovoce Albus mentre tentava di prendere appunti. Era qualche giorno che la vedeva sempre immersa nei suoi pensieri.
Albus conosceva bene sua cugina e sapeva esattamente cosa stava facendo. Avrebbe continuato a rimuginare su ciò che era successo, mettendo in dubbio qualsiasi cosa finché non sarebbe giunta ad una conclusione soddisfacente.
Questa cosa l'avrebbe solamente consumata, portandola probabilmente ad un esaurimento nervoso nel giro di qualche giorno, ne era sicuro.

Rose alzò le spalle, cercando di concentrarsi sulle parole della Preside e prestare attenzione alla lezione.
Non era da lei essere distratta e improvvisamente, dimenticando tutti i pensieri che l'avevano turbata fino a quel momento, un grande senso di vergogna cominciava a farsi spazio in lei.
Insomma, Rose Weasley disattenta ad una lezione?

Fortunatamente per Rose, la Mcgranitt non fece altre domande riguardo il suo comportamento, era una delle studentesse migliori che avesse mai avuto e sapeva che neanche a lei piaceva riprenderla.
Inoltre si sapeva che la Preside avesse una preferenza riguardo tutto il clan Weasley-Potter, nonostante tentasse di nasconderlo.
La lezione continuò tranquillamente, anche se la ragazza percepì più volte lo sguardo fermo della donna su di lei sperando di non trovarla ancora con la testa tra le nuvole.
Alla fine della lezione, Rose raccolse stancamente la borsa da terra, mettendosela in spalla pronta a dirigersi svogliatamente verso la serra di Erbologia.
Era la materia in cui andava peggio.
Nonostante Neville cercasse in tutti i modi di permetterle di eccellere anche in quella disciplina non riusciva mai ad ottenere più di "Ogni Oltre Previsione". Non che fosse un cattivo voto comunque, ma era una cosa che la faceva uscire di testa.

«Weasley» la richiamò una voce che automaticamente la fece fermare prima che potesse lasciare l'aula.
Si voltò verso il ragazzo, ignorando il richiamo di Albus che la invitava a non rispondere dopo aver scoccato un'occhiata a Scorpius.
Era passato qualche giorno dalla rivelazione di Lily e se inizialmente Rose sembrava non l'avesse presa poi così male, il suo malumore nel corso dei giorni era aumentato ed era diventata ancora più nervosa del solito. Ed irascibile, pensò il giovane Potter notando il suo sguardo.
«Che cosa vuoi?» domandò appunto Rose, guardando il biondo con un sopracciglio inarcato e muovendo un passo verso la figura del ragazzo.
Scorpius la osservava appoggiato ad uno dei banchi con al suo seguito alcuni ragazzi di Serpeverde che non facevano altro che ridacchiare per qualsiasi cosa uscisse dalla sua bocca.
Patetici.

I capelli biondi erano leggermente scombinati, segno che più volte ci aveva passato le mani, gli occhi grigi la squadravano attenti e le labbra erano increspate in un ghigno che, suo malgrado, conosceva fin troppo bene.
E che non fece altro che infastidirla ancora di più.
Appena Rose terminò la domanda, si levò un coro più alto di risate ancora più alto.
«Come siamo sgarbate oggi. Anche se da quello che mi dice Albus, sei un po' nervosa negli ultimi giorni. Vuoi sfogarti?»
La ragazza roteò gli occhi dopo aver fulminato Albus con lo sguardo che le rispose con un sorriso innocente.
Sapeva dove voleva arrivare Scorpius. La stava provocando, come era suo solito fare, per arrivare a battibeccare un po' e, nella maggior parte dei casi, riusciva sempre nel suo intento.
Nonostante Rose stesse provando in tutti i modi a trattenersi non poteva promettere che anche quella volta Scorpius non ci sarebbe riuscito.
Lo guardò con sufficienza, imponendo alla sua bocca di rimanere chiusa mentre, dopo avergli rivolto un altro sguardo scocciato, girò i tacchi pronta ad andarsene.
«Oh e Rose» la richiamò, facendola fermare nuovamente, «Non c'è bisogno che mi
guardi di nascosto, lo sai?» domandò divertito Scorpius, facendo ridere più forte alcuni dei suoi compagni, riferendosi chiaramente all'episodio di qualche momento prima durante la lezione.
Prima che Rose potesse anche solo rispondergli, o affatturarlo, lui la sorpassò lasciandola visibilmente perplessa.
Era sicura che di lì a poco sarebbe iniziata una delle loro solite discussioni, dato che non appena il ragazzo aveva riaperto bocca lei aveva abbandonato l'idea di andarsene.
«Sta attenta a non sbavare» concluse posandole poi un dito all'angolo della bocca prima di allontanarsi definitivamente.
«Vai a farti maledire, Malfoy!» gli urlò immediatamente dietro Rose, scatenando solo la risata del biondo che riecheggiò nelle pareti dei corridoi.

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