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Scrivo questo diario da quando ho capito che la mia situazione poteva solo degenerare.
Io non sono mai stata una tipa da diario, ma non voglio dimenticare niente di quello che ho fatto, che ho detto... Niente di quello che mi hanno fatto e che mi hanno detto.
Finché avrò forza scriverò tutto quello che mi passa per la testa, tutto quello che ho vissuto, non voglio dimenticare.
È buffo pensare "Zulema Zahir" che scrive un diario, lo so.
Non so nemmeno se quest'agenda rimarrà segreta o se andrà nelle mani dei destinatari dei miei pensieri.
Non mi interessa sinceramente, una volta che sarò morta avrò ben poco a cui pensare.
Oggi mi hanno sottoposta a nuovi controlli, li lascio fare, non ho più la forza nemmeno di lamentarmi e mandarli a fanculo. Sul cibo mi sono fatta sentire, non voglio quella merda di pastina e quel pane duro come la pietra che servono qui. Ne ho già mangiate abbastanza di robe così in carcere. Le mie mele verdi non mancano mai, potrei vivere solo di quelle.
Rubia, si, mi rivolgo a te.
È venuto a farmi visita Castillo, mi ha detto che sai tutto.
Sai che sono viva e che sono bloccata qui, in questa clinica.
Posso immaginare la tua reazione, ma non fare cazzate.
Resta al sicuro con la tua bambina ti prego, non voglio che il mio "sacrificio" sia stato solo una perdita di tempo. Vivi la vita che hai sempre voluto e non pensare a questo fottuto elfo dell'inferno. Vivi anche per me.
Prometto che, se me lo concederanno, andrò in paradiso e ti saluterò Sole. :)

Il Diario Di Zulema ZahirDonde viven las historias. Descúbrelo ahora