Jimin arrossì al nomignolo: Taehyung non lo aveva praticamente mai chiamato così, e la cosa gli fece segretamente piacere. Quindi lo considerava veramente un suo amico, non solamente perchè faceva parte del suo branco.

«Dovresti mangiare anche tu, sei debilitato. Non sarete in grado di uscire di qui se non mangerai qualcosa, e ti sconsiglio di mangiare qualsiasi cosa ti venga portata da altri lupi. L'alpha Kim sta mettendo degli immunosoppressori nei vostri cibi, insieme allo strozzalupo».

Taehyung aveva già sentito quella storia degli immunosoppressori da Jungkook, così come dell'alphatropina da Kim. 

E la cosa non gli piacque proprio per nulla. Inoltre, c'erano delle cose che non gli tornavano, cose che lui doveva assolutamente conoscere, che doveva sapere. 

«Onew» chiamò quindi, «Devi darmi delle spiegazioni. Ora.» sbottò Taehyung con tono serio, stringendo un po' gli occhi per mettere meglio a fuoco il suo amico d'infanzia.

Sentì un profondo sospiro e Jimin fece un verso sorpreso. 

«Credo di sapere già cosa vuoi sapere» disse con tono remissivo Onew, e Taehyung incrociò le braccia al petto.

«Bene. Quanto tempo hai prima di dover andare via? Dove sono gli alpha?».

«Sono andati a radere al suolo l'ennesimo villaggio, non torneranno tanto presto».

Taehyung aggrottò le sopracciglia mentre Jimin deglutì pesantemente, alzando lo sguardo dal cibo. Improvvisamente, non sentiva di avere più così tanta fame. 

«Radere al suolo...un villaggio?» ripetè il beta, sperando di aver sentito male.

Onew si voltò verso il ragazzo corvino che lo guardava con tanto d'occhi e gli sorrise malinconico. «Fanno così da ormai più di un mese. Stanno radunando un esercito radendo al suolo gli altri branchi...o meglio, rapendoli e piegandoli al loro volere. Di solito imprigionano gli alpha ed i beta, uccidendo quasi tutti gli omega senza compagno. Quelli marchiati vengono invece tenuti prigionieri per ricattare le loro metà e collaborare per la guerra».

 La voce di Onew era appena udibile, un sussurro così flebile che si sentì a malapena. Jimin lasciò cadere il pezzo di pollo che aveva in mano, che atterrò con un sonoro "splat". 

Quello fu l'unico suono in risposta a quell'orrenda rivelazione che era così surreale da far sperare fosse un pessimo scherzo. 

Taehyung spalancò gli occhi e lo afferrò per le spalle, guardandolo dritto nelle iridi nocciola che lo guardavano tra il sorpreso ed il timoroso. «Cosa stai dicendo, Onew? Un esercito? Radere al suolo altri branchi? Uccidere gli omega? Onew, devi dirmi i piani di Kim e Jeon, devi dirmi tutto quello sai. TUTTO».

Gli era uscita la voce da alpha quasi istintivamente e Onew abbassò il capo, guaendo appena con gli occhi di un brillante oro chiusi, il labbro inferiore tra i denti. Taehyung si sentì in colpa per non essersi riuscito a controllare, ma il moto di rabbia che gli avviluppava le viscere era così forte che strinse la mascella ma rimase con gli occhi fissi sul suo amico, che annuì e gli indicò di sedersi.

E fu così che si ritrovarono tutti e tre seduti, Jimin vicino a Taehyung -che lo teneva sotto stretto controllo- e di fronte Onew, lo sguardo rivolto al pavimento. Non lo aveva più rialzato da quando Taehyung gli aveva intimato di dirgli tutto.

«Tuo padre e Jeon pianificavano questo rapimento...si può dire da sempre, Taehyung. A dire il vero, questo era il piano B, che non si sarebbe neanche dovuto avverare perché erano sicuri che tu e Jungkook non avreste vissuto così a lungo da marchiarvi». 

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