ⁱ ᵐᵉᵗ ʰⁱᵐ ᵒⁿ ⁱᶜᵉ | KᴀɢᴇHɪɴᴀ |

19.

¬Hinata¬

Mi svegliai per colpa della luce del sole che riusciva a passare dalla finestra oscurata dalle tende. Vedendo quella luce stropicciai gli occhi, con poca voglia di aprirli.

Mi misi seduto per poi sentire un dolore lancinante al mio fondoschiena, facendo uscire un leggero gemito di dolore dalle mie labbra, svegliando il corvino che avevo affianco.

"Ti fa male?" chiese con voce stanca e io faci un cenno con la testa.

"Vado a prenderti gli antidolorifici, dovrebbero essere in bagno" disse mettendosi i boxer per poi uscire lasciandomi da solo nella sua camera che esplorai con lo sguardo. Anche se quella stanza c'è sempre stata nella mia casa, non c'ho mai dato troppo peso e, ovviamente, non c'avevo mai dormito.

Tornò dopo pochi minuti con un bicchiere d'acqua e gli antidolorifici, per poi darmeli sedendosi vicino a me accarezzandomi i capelli che erano a dir poco disordinati.

Dopo aver preso gli antidolorifici e bevuto l'acqua, posai il bicchiere sul comodino vicino al letto mentre una mano cingeva la mia.

Guardai nella sua direzione e notai che mi stava osservando con il uno sguardo innamorato, facendomi arrossire e non poco. Lui per il mio gesto rise leggermente. Amavo la sua risata, mi dava un senso di calma immenso.

"Oggi Bakugo vorrebbe venire da noi con il tuo migliore amico, possono?" chiese lui guardandomi negli occhi con un leggero sorriso che contraccambiai

"Va bene.. Ma se inviti altra gente come la scorsa volta ti sbatto fuori casa" dissi con tono basso e serio, mi sorpresi da solo.

"Sta volta te lo prometto seriamente" rispose ridendo. Mi tranquillizzai pensando che non dovrò ripulire il casino dell'altra volta.

Dopo buoni 10 minuti ci alzammo tutt'e due e dopo avermi aiutato a indossare i miei abiti, andammo a fare colazione parlando di ciò che ci passava per la testa. Anche se parlavamo spesso non ci stancavamo mai, amavo sentirmi a mio agio e amavo decisamente quando si confidava con me.

Sentimmo il campanello suonare dopo qualche minuto, così decisi di aprire io la porta.

PESSIMA SCELTA

Mi trovai letteralmente per terra perché UNA CERTA PERSONA CON I CAPELLI VERDI MI ERA SALTATO ADDOSSO.

"Hinata!" disse facendomi un sorriso a 32 denti.

"Midoriya, mi hai letteralmente ucciso." dissi per far notare al maggiore che era ancora sdraiato sul sottoscritto.

"We, ragazzo di Kageyama" disse il biondo attirando la mia attenzione.

"Vi siete divertiti ieri sera?" disse con una lenny face stampata in faccia, facendomi arrossire e non poco.

Vi prego uccidetemi.

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Allur, scusate per il capitolo perché è corto ma ho molto da fare in questa settimana, dato che è l'ultima di scuola (halleluja),

Cooomunque, cosa ne pensate riguardo quello che è successo a Geoge Froyd? Io sono disgustata dalla razza umana, anche se lo ero già prima.

Ora vi lascio,

Bye

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