Track 06. Numb

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Track 06. Numb (Linkin Park)

La probabilità che l'autoradio di Myles stesse riproducendo la mia canzone preferita era una su un milione. Eppure alle mie orecchie arrivarono le note di Numb dei Linkin Park. Rimasi come paralizzata, con la schiena incollata al sedile. E non era per il freddo. Feci finta di nulla, in fondo lui non poteva sapere, non mi conosceva. In silenzio ascoltai quelle parole che avevo imparato ormai a memoria e che spesso avevo cantato a squarciagola nella solitudine della mia stanza.

<<Quanto bella è questa canzone?>>mi chiese Myles tutto tranquillo. Le mie speranze che cambiasse traccia furono vane. Non mi sarei mai aspettata che gli piacesse questo genere. Pensavo fosse un punkettone e basta. Ma del resto non lo conoscevo affatto, non potevo saltare alle conclusioni.

Risposi con un verso che non sembrava né affermativo né negativo, ma a quanto pare a Myles non interessava più di tanto il mio parere. Avrei voluto allungare il braccio e stoppare quella canzone. Il che sembrava assurdo visto che era la mia preferita. Nonostante ciò avrei voluto che rimanesse una cosa privata, da ascoltare solo in solitudine. Le cose che mi ricordava erano delicate per me. Quel brano mi aveva distrutto e salvato allo stesso tempo molte volte. Il video che spesso guardavo su Youtube mi ricordava la mia vita. Mi ricordava quanto mi sentissi sbagliata in quel mondo, di fronte a persone che non mi capivano e che mi vedevano come una strana e asociale. A scuola ero presa in giro ed esclusa costantemente per questo. Proprio come la protagonista del video, anch'io ero quella che stava disattenta alle lezioni e invece che ascoltare scriveva note musicali a margine dei fogli. Avevo problemi di comunicazione con i miei genitori che tutto ad un tratto avevano deciso di smettere di essere la coppia perfetta e di mettersi a litigare ogni santo giorno ignorando la mia esistenza e portandomi via l'unica cosa che amavo fare: suonare. La mia disperazione ogni volta che li sentivo litigare nell'altra stanza che mi portava all'autolesionismo, cosa che facevo nella speranza di essere notata da qualcuno. Qualcuno che dicesse: stai tranquilla mi prendo cura io di te. Ma quella persona non esisteva e io continuavo ad essere arrabbiata con tutti e con la vita ogni santo giorno. Volevo sfogare la mia rabbia attraverso la musica, ma non potevo farlo. L'unica cosa a cui mi aggrappavo era il finale di quel video quando la ragazza corre nella chiesa ormai vuota, ma trova gli strumenti della band, insieme ad un po' di speranza. Quello era il miracolo che aspettavo anche io. Ma sapevo che quel momento non sarebbe arrivato e io continuavo a sentirmi intorpidita in ogni istante. Ecco, per me Numb era tutto questo.

Myles cominciò a cantare il ritornello in maniera molto seria con una tonalità talmente alta che la sua voce rimbombava in tutta l'auto. Lo ascoltai e rimasi stupita dalla naturalezza senza imbarazzo con cui si era messo a cantare di fronte ad una sconosciuta, alla sua estensione vocale e dal modo in cui la stava intonando. Non stava cercando di imitare Chester, ma stava tentando di dargli un tocco personale. Quel dettaglio mi provocò un brivido lungo la schiena che non mi seppi spiegare. Non avrebbe mai potuto eguagliare l'originale, ma c'era qualcosa di strano e particolare che stava toccando le corde giuste della mia anima. Deglutii a fatica incapace di comprendere quelle sensazioni strane e diverse dal solito che stavo provando.

<<E' la mia canzone preferita>> dissi ad alta voce durante la parte musicale senza parole. Non sapevo se mi aveva sentita sopra tutto quel casino o se gli importava qualcosa di quello che avevo detto. Forse era meglio così, non sapevo nemmeno perché avevo ammesso questa cosa con qualcuno.

<<Cazzo!>> esclamò abbassando un po' il volume. La sua esclamazione mi preoccupò, pensavo che si fosse dimenticato qualcosa al garage o che avesse attraversato la strada qualche animale strano.

<<La devo cantare tra qualche giorno allo spettacolo della scuola di musica che frequento>>mi disse. Io sbarrai gli occhi dallo stupore. Non avrei mai pensato che Myles frequentasse una scuola di musica. Me l'ero immaginato come un tipo fancazzista che suonava punk per divertimento.

<<Vai ad una scuola di musica?>> chiesi girandomi appena verso di lui. Probabilmente lui colse il mio stupore e mi rispose con una risatina.

<<Sì, da due anni. Ne sentivo il bisogno e dovevo capire certe cose di me. Cantare aiuta in molti ambiti, anche nel modificare alcuni lati del carattere tipo insicurezze o cose del genere>>. Pensai di aver preso una botta in testa e di conseguenza di aver sentito male. Aggrottai le sopracciglia stupita di nuovo che certe parole uscissero dalla bocca di Myles. Rimasi zitta e un po' me lo immaginai durante una lezione di canto e a come poteva essere questo spettacolo di cui mi aveva parlato. Si stava davvero creando una situazione assurda. Il fatto che Numb si fosse presentata in quel momento mentre io e lui eravamo insieme in auto, sapere che era la mia canzone preferita e che avrebbe dovuto cantarla sembrava quasi una fortuita coincidenza. Avrei quasi voluto che mi chiedesse di andarlo a sentire anche se sapevo con certezza che non lo avrebbe mai fatto e, che anche se lo avesse fatto, io non avrei avuto il coraggio di andare. Non ero nessuno per lui, perché avrebbe dovuto invitarmi?

L'auto di Myles imboccò la mia via mentre Numb andava sfumando alla radio.

<<Comunque Numb mi viene davvero di merda. Ci vuole tanto fiato, praticamente non hai pause per respirare e io sono scarso in questo>> confessò. La sua piccole esibizione durante il tragitto in auto non mi era sembrata poi così male, anzi, mi aveva fatto provare emozioni strane che ancora non avevo saputo decifrare. Ovviamente non glielo dissi, era troppo imbarazzante. Avrebbe sicuramente pensato che ero un stupida ragazzina che si era presa una cotta per la sua voce.

<<E' qui>> dissi indicando la mia casa quando ci passo davanti. Fortunatamente eravamo arrivati e io potevo sbrogliarmi da quella situazione che stava diventando ingestibile a livello emotivo.

<<Grazie del passaggio>> dissi con gentilezza mentre mi toglievo faticosamente le cinture di sicurezza.

<<Figurati, ci si vede domani alle prove allora>>mi disse con un cenno della testa e un piccolo sorriso. Non sapevo quando mi sarei abituata a questa storia delle prove e della chitarra. Probabilmente mai. Anzi questa cosa mi sa non sarebbe durata molto, non mi sentivo in grado di rivestire un ruolo del genere.

<<Ciao>> conclusi per poi scendere dalla Mustang. Salii sul marciapiede dopo aver chiuso la portiera. Misi lo zaino in spalla e lo skate sottobraccio. Non feci nemmeno in tempo a realizzare cosa stesse succedendo che sentii delle voci provenire da casa mia. Le porte e le finestre erano chiuse quindi per sentirsi quelle grida voleva dire che erano davvero molto forti. Avanzai di qualche passo e dalla finestra vidi dentro il soggiorno, illuminato dalla luce, i miei genitori che litigavano a squarcia gola e ogni tanto si davano uno spintone. Il cuore mi balzò in gola e di nuovo mi sentii sprofondare. Non era possibile che stesse accadendo di nuovo. Avevo passato un bel pomeriggio tutto sommato, dove per un po', dopo tanto tempo mi ero sentita meno intorpidita del solito. Non avevo nessuna intenzione di farmi rovinare quella sensazione per colpa degli stupidi litigi dei miei genitori. Non volevo rimanere lì un secondo di più, piuttosto avrei girovagato tutta la sera a costo di congelarmi. Così girai sui tacchi e feci per andarmene, ma inaspettatamente, di fronte a me, mi ritrovai Myles.


Ciao ragazzi!

Questo capitolo è uno dei miei preferiti. Non solo perchè significa molto per me a livello personale, Numb è la mia canzone preferita, ma anche perchè è molto importante per la storia. Ci sono molte informazioni che ci fanno conoscere un po' di più la nostra Charlie...

Intanto ditemi...qual è la vostra canzone preferita in assoluto?

Scrivetelo nei commenti, sono curiosa di saperlo <3

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