Capitolo 1 - La Genesi

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Tutto ebbe inizio il 18 Marzo del 1997, quando mia madre, Mary Clarke, mi fece venire al mondo. Mio padre, William Johnson, che aveva già pronto un nome da dare a un futuro figlio maschio, propose di chiamarmi Jacob Johnson, e così fu.

Quindici minuti dopo la mia nascita, ecco che la mamma partorisce di nuovo. Stavolta esce fuori una bambina, che i miei genitori decisero di chiamare Amelie Johnson. Quando mio padre comprese che la moglie aveva appena partorito due gemelli, scoppiò in lacrime per la gioia.

- Sono nati... sono due gemellini! - esclamarono felicissimi mamma e papà.

Papà era davvero preso dalla gioia, la sua allegria era incontenibile. Dai suoi lucenti occhi, oltre che da quelli di mia madre, cominciarono a scorrere lentamente delle lacrime di gioia.

- Tra qualche giorno, a casa Johnson, si festeggia! Siete tutti invitati a celebrare la nascita dei nostri due gemelli..."I gemelli Johnson"! - urlò mio padre con euforia a tutta la famiglia lì presente.

Qualche giorno dopo, come promesso, a casa nostra venne organizzata dai nostri genitori una festa grandiosa per la nascita mia e di Amelie. O almeno, questo è quanto mi ha raccontato mio zio, Jack Harvey, il quale ricevette assieme alla zia Betty Dixon un figlio. Lui nacque un anno dopo la nostra nascita, ossia nel 1998, e gli zii decisero di chiamarlo Vincent Harvey.

La nostra intera famiglia vive a Westminster, un famoso quartiere di Londra.
Per quanto riguarda invece la nostra vita da bambini, beh... posso dirvi che quella mia e di Amelie fu un'infanzia a dir poco fantastica.

All'età di tre anni io e Amelie cominciammo a frequentare una scuola materna di Westminster, che si chiamava "Children's House". Era un posto magnifico, dove c'erano delle maestre stupende e dei bambini simpaticissimi, con i quali io e mia sorella facemmo presto amicizia.

Tutti questi bambini abitavano vicino alla nostra dimora e spesso ci organizzavamo a casa di qualcuno, passando giornate intere sopraffatti dalla gioia e dal divertimento. Ma ci fu un bambino in particolare con il quale strinsi una profonda amicizia: sto parlando di Henry Bell.

Passai intere giornate con lui al parco, al cinema, alle giostre e chi più ne ha, più ne metta. Ormai consideravo Henry come un membro della mia famiglia. Mia sorella Amelie, invece, andava d'accordo alla stessa maniera più o meno con tutti.

Trascorsero due anni da quando ci eravamo conosciuti e tutti noi avevamo ormai compiuto cinque anni. Era il 2002 e Settembre era vicino, insieme all'inizio della scuola elementare. Nella classe della scuola materna eravamo circa venticinque bambini, ma solo diciannove di noi - tra i quali ovviamente c'eravamo io, Amelie e Henry - rimasero uniti anche durante gli anni delle elementari, decidendo di frequentare la medesima scuola, mentre gli altri sei bambini dovettero andare in scuole diverse, per motivi a noi sconosciuti.

Fu all'inizio della scuola elementare che cominciò una nuova fase della mia vita. Una fase molto importante per me, in quanto entrò a far parte della mia vita una persona molto speciale.

Una persona... alla quale devo molto.

Lei.

Ma prima di parlarvi di lei, dobbiamo passare al mese antecedente all'inizio del primo anno delle elementari, quindi durante l'estate. Voglio prima parlarvi più nello specifico di un'altra persona, che ha caratterizzato la mia intera infanzia, e del nostro straordinario rapporto di amicizia.

La genesi.

La genesi della felicità.
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Ours Is A Crazy LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora