Tre

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Il giorno dopo Stiles entra in palestra per ribadire il concetto a Derek: non vuole gareggiare con lui. Se vuole lo aiuterà a trovare una degna sostituta di Lydia, ma non se ne parla, non si lascerà sollevare e lanciare a destra e a manca da quell'energ-

Appena arriva al bordo della pista, Stiles vede che l'altro è già lì, indossa una semplice tuta grigia, con una felpa blu, e sta pattinando per fare riscaldamento. Si appoggia al bordo che delimita la zona ghiacciata e appoggia il mento sulle braccia incrociate, continuando a guardare quel ragazzo che non sembra essersi accorto di lui. Stiles è quasi ipnotizzato: nonostante la sua stazza, Derek sembra volteggiare con una facilità ed una leggerezza che raramente si associano a pattinatori con le sue misure. Guardandolo più attentamente si rende anche conto che ha gli occhi chiusi, ma sembra conoscere così bene il posto in cui si trova che non ha difficoltà a svoltare prima di impattare contro la barriera. Quando Stiles comincia anche a canticchiare nella propria mente un motivetto che accompagna i movimenti che sta vedendo in pista, si rende conto di doversi riscuotere, quindi si alza e si avvicina all'entrata, senza però mettere piede sul ghiaccio, ha ancora le scarpe.

"Ehi, Mister simpatia!"

Derek si gira di scatto verso di lui, aprendo gli occhi e fermandosi all'istante. "Sei in ritardo di dieci minuti e non sei nemmeno ancora pronto."

"E non ho intenzione di esserlo. Non gareggio in coppia e soprattutto non lo farò con te."

Derek sembra esasperato, in due passi gli si avvicina, guardando Stiles negli occhi e facendolo quasi rabbrividire. "Ti costa tanto una sola prova? Probabilmente faremo così schifo che non ci sarà bisogno di essere così ostinati a dire no. E poi sappi che io non sto decisamente saltando per la gioia, ma devo fare quella gara, devo arrivare alle Olimpiadi, costi quel che costi."

Stiles vorrebbe davvero girarsi e andarsene, ma sente che qualcosa in quello sguardo lo sta trattenendo. Derek sembra davvero determinato, raramente ha avuto che fare con persone come lui, quindi decide di dargli solo un'opportunità. "Vado a cambiarmi, ma fammi cadere e fammi rompere un osso e non risponderò delle mie azioni. Per non parlare di come ti farà a pezzi Chris."

"Derek non ti farà cadere, o almeno non di proposito, comincerete dalle basi, tu non hai mai fatto il ruolo della donna."

Stiles si gira e trova il proprio allenatore seduto sugli spalti, non l'aveva visto prima.

"Cosa ci fai qui?" chiede, ma è Derek a rispondere.

"Chris allena anche me e Lydia, come sai. Non possiamo preparare una gara tanto importante da soli, sarà l'unico a saperlo."

Stiles annuisce e va nello spogliatoio. Indossa la sua tuta rossa, i pattini e scende in pista. Derek è al centro, in piedi che lo aspetta, ma è l'allenatore a parlare. "Per prima cosa dobbiamo valutare se Derek ce la fa a sollevarti, altrimenti è tutto inutile. Stiles va lì, all'angolo e tu Derek a quello opposto. Cominciamo con una presa semplice in modo che anche Stiles riesca a saltare senza sforzo. Sollevalo solo tenendolo per i fianchi. Stiles tu datti più spinta possibile con le gambe e, se ce la fai, non tenerti per le mani, fidati del tuo partner. Siete pronti?"

Stiles annuisce e vede Derek fare lo stesso. Quando Chris dà il via entrambi si corrono incontro, Derek si ferma al centro della pista e affetta Stiles per i fianchi. Il più piccolo fa forza sulle gambe per aiutarlo, ma si sente subito poco sicuro e, oltre a stringere le mani sui polsi dell'altro, si sbilancia per la paura di cadere e...cade.

"MI HAI FATTO CADERE! ODDIO POTEVO BATTERE LA TESTA E MORIRE!"

Urla agitando le gambe, ancora col sedere sul ghiaccio, ma Derek si abbassa e gli parla a mezzo centimetro dalla faccia. "Sembri un elefante. Quello lo chiami slancio? E poi cosa cavolo ti agiti? Ti stavo tenendo!"

Stiles sta per ribattere, o forse picchiarlo, deve ancora decidere, ma Chris li interrompe.

"Ragazzi è solo il primo tentativo, non avete mai gareggiato insieme e fate due cose completamente diverse. Stiles, devi capire che tu e lui siete una sola cosa, non comportarti da singolo. Fiducia, ok? E tu Derek, afferralo non in vita, ma proprio sui fianchi. Ha un peso e un baricentro diverso da Lydia"

Stiles nel frattempo si è rialzato e si sente offeso.

"Stai dicendo che sono grasso, Chris?"

Solo che l'allenatore non risponde perché Derek lo anticipa.

"Beh, leggero come una farfalla non lo sei. Dopo quattro minuti di esibizione probabilmente non sentirò gambe e braccia"

"EHI! Sai come mi chiamano? La libellula mascherata! Libellula! Non elefante!"

"Perché quando gareggi da solo non c'è nessuno che deve alzare il tuo culo grosso"

Stiles davvero prenderebbe quell'idiota a pugni sul naso se non avesse la certezza di essere ucciso, quindi ribatte nell'unico modo che conosce. Dimostrando la sua bravura. Latrina veloce verso il lato opposto in cui si trovano gli altri due, si mette in posizione e lo fa.
Quando finisce vede la faccia di Chris, un'espressione di disappunto. Quello era il loro segreto, la loro arma vincente, ma Stiles non poteva non dimostrare quanto fosse bravo.

Il volto di Derek è puro stupore, ha anche le labbra socchiuse. Stiles gli si avvicina ghignando.

"Questo, Derek Hale, è un quadruplo Axel. E io sono l'unico pattinatore al mondo che ci riesce"

Derek sembra riscuotersi e riacquisire l'uso della parola.

"Le ragazze non arrivano nemmeno al triplo, quindi non potrai farlo"

"Lo so, non potrò, ma ne sono capace. Voglio aiutare Lydia, lo faccio per lei, ma non insultarmi mai più"

E si allontana, per quel giorno l'allenamento è concluso. Poi sente la voce del suo allenatore da lontano dirgli "Domani, stessa ora e atteggiamento differente. Entrambi".

Loop, doppio Flip, triplo AxelWhere stories live. Discover now