Nel passato.

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Lascio la mano ormai inerme della ragazza che ho appena dissanguato e sorrido soddisfatto, era tanto ingenua quanto bella.

Bastano delle parole di corteggiamento e ti seguono ovunque tu voglia, e così era stato.. come si chiamava? Juliette? Katherine? Ormai non lo ricordavo più. Era servita al suo scopo.

Mi incamminai verso il paese lasciandola nel bosco senza nemmeno nasconderla, non mi importava se l’avrebbe trovata qualcuno, molti sapevano dell’esistenza dei “demoni della notte”, così ci chiamano. Buffo no? Nonostante sappiano della nostra esistenza continuano a fidarsi del primo dongiovanni che da un po’ di attenzioni a una bella donna.

O forse l’avrebbero trovata i lupi, in quel caso tanto meglio. Sarebbe stata sbranata e la colpa data a loro.

Mi passo la lingua sulle labbra togliendo i residui di sangue ed eccomi come nuovo che passeggio per le strade di questa città inglese. Sono cambiate molte cose nei secoli ma c’è una cosa che adoro nei vestiti femminili. I corpetti, evidenziano le curve di una donna ed è una goduria quando glieli strappo via e rivelo la loro nudità. Però non sopporto i mille merletti dei loro abiti, strapperei via tutto se non fosse che alcune sono contrarie. Ma perché? Dico io, tanto vi uccido lo stesso. Vestito intatto o no diventate carne da macello entro qualche ora.

<Com’era la ragazza?>

Mi giro di scatto sentendo una voce e quando si avvicina noto che è solamente Marcus. Sorrido compiaciuto e indico con un movimento del capo verso il bosco.

<Devo dire davvero squisita, in tutti i sensi.>

Lui scoppia a ridere e si avvicina dandomi una pacca sulla spalla, ci incamminiamo verso il paese e so già che vuole dirmi l’ennesima cosa che io, da gentil uomo rifiuterò.

<Devi conoscere la mia fidanzata.>

<Fammici pensare.. no. Finche non te la sposi per me sei single amico mio.>

<E io me la sposerò! >

<Bene, quel giorno fammi un fischio, vedrò di essere libero.>

<Devi farmi da testimone.>

Scuoto la testa e mi libero dalla sua presa prima di correre via velocemente in modo che lui non mi possa seguire.

[..]

Entro in una locanda e sospiro andando a sedermi a un tavolo, mi faccio servire del whisky e resto li ad osservare chi entra e chi esce finche una donna non entra. È bellissima, lunghi capelli neri che le incorniciano il viso in un’acconciatura, e quel vestito? Bordeaux. Le sta d’incanto, deve essere una donna benestante.

Quando si gira verso di me due occhi blu mi incastrano e io sento il desiderio di conoscerla, ma quando sorride mi accorgo immediatamente che non è umana in quanto mi sta mostrando i canini mentre si avvicina a me.

<Vi riconosco, siete l’uomo che ha corteggiato la mia serva Jennifer. Posso sapere che fine ha fatto?>

La guardo sbattendo le palpebre. Jennifer? E chi sarebbe?

<Ha i capelli castani e gli occhi verdi.>

Mi da un suggerimento ed è in quel momento che capisco che parla della ragazza che ho lasciato nel bosco. Faccio una smorfia e butto giù d’un colpo il whisky prima di alzarmi in piedi e trovarci faccia a faccia anche se la supero di almeno dieci centimetri.

<Mi spiace informarla milady, che la sua domestica non tornerà.. sa, è partita per un viaggio di sola andata per gli inferi.>

Le dico a bassa voce in modo che solamente lei mi senta e sorrido lasciandole vedere che nemmeno io sono umano, sento sul suo corpo un profumo stupendo.. mescolato all’odore della morte.

<Mi dovete un favore allora, milord.>

Le prendo la mano e mi chino a baciarle il dorso, sorrido e passo la lingua fra le nocche, la sento fremere e toglie la mano dalla mia guardandomi in modo duro ma vedo anche una piccola scintilla in quello sguardo.

<Il vostro nome, milady?>

<Celine.. e il vostro?>

 Mi guarda con diffidenza ma non ci faccio caso. Sorrido e decido di rivelarle il mio nome.

<Jonathan.>

Dico e prima che possa aprire di nuovo bocca mi sono girato ed allontanato, avrò pure ucciso la domestica di una vampira ma non mi importa. Sono abbastanza potente da poter contrastare chiunque e sicuramente una come lei non mi intimorisce. Seppur bellissima, so che quel volto nasconde qualcosa di molto più oscuro e pericoloso. L’ho sentito in ogni sua parola, ogni suo movimento, perfino il suo sorriso nascondeva qualcosa di perfido, sono le donne come lei quelle alla quale bisognerebbe restare alla larga per sempre.

 

Un patto fra due anime dannate.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora