53.Ghost of you

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Un'improvvisa folata di vento mi sveglia di colpo da una delle migliori dormite della mia vita.
Mi copro meglio con il piumone di Sebastian e sorrido quando il caldo mi riavvolge. Dormire nel letto di Sebastian dopo aver passato il pomeriggio a fare l'amore con lui nella sua vasca da bagno non ha prezzo, non mi sono mai sentita così amata nella mia vita. Sono fiera che abbia superato la paura dell'acqua ma non sono un'illusa. So che quella era solo una delle tante paure che gli offuscano la mente e che il percorso per recuperarlo del tutto sarà una salita ripida ma sono pronta ad affrontare tutto per aiutarlo.

La mia mano inizia a ispezionare il letto per trovare il suo corpo caldo e ricominciare a giocare con lui come ho fatto prima e quasi cado dal letto quando sento il materasso freddo e vuoto.

Mi alzo di scatto dal letto con il cuore in gola e impreco quando a causa della mia miopia e del buio, sbatto il mignolo del piede sinistro contro il comodino. Prendo la coperta e me l'avvolgo intorno alle spalle perché la porta finestra aperta continua a far entrare aria fredda dal patio che da sul giardino.

Fisso la porta per mezzo secondo prima che il mio cervello si svegli del tutto e realizzi che Sebastian è uscito nel patio.

Corro fuori dalla porta subito dopo aver preso gli occhiali da vista dalla borsa ed è solo grazie a questi ultimi se riesco a vedere Sebastian seduto sull'erba vicino al laghetto che ha fatto costruire in giardino.

Mi tolgo le ciabatte e mi avvicino a lui prima di sedermi sul prato dietro di lui e abbracciargli la schiena, coprendomi con la mia stessa coperta. Lui sussulta non appena sente il mio corpo premuto contro il suo, ma non appena realizza che sono io si rilassa contro il mio petto.

A-non riuscivi a dormire?

Gli chiedo nascondendo il viso nel suo collo e lasciandogli un leggero bacio.

S-no ho solo avuto un incubo.

Mi dice sottovoce alzando lo sguardo verso il cielo stellato su di noi .

A-potevi svegliarmi. Mi sono spaventata quando non ti ho trovato nel letto con me.

S-eh lo so, Ari. È brutto svegliarsi dopo aver fatto l'amore con una persona e scoprire che non ha dormito al tuo fianco.

Alzo la testa e gli prendo il mento per farlo voltare verso di me.

A-mi stai tirando una frecciatina, Vettel?

Gli chiedo scherzando ma nel profondo sono ancora spaventata che lui sia ancora arrabbiato con me per averlo lasciato mentre dormiva e immediatamente il nodo alla gola si scioglie quando lui mi bacia a stampo ridendo.

S-da quando mi chiami per cognome, Giordano?

Mi risponde Sebastian sforzandosi di sorridere mentre nei suoi occhi la paura oscura i suoi occhi blu come le nuvole oscurano il cielo blu in inverno. Rimango silenziosa per qualche secondo prima di nascondere di nuovo il viso nell'incavo del suo collo e abbracciarlo più stretto.

A-lo so, mi sono comportata male ma ero confusa e arrabbiata. Però ora sono qui con te

Mi sento ancora molto in colpa per il modo in cui l'ho trattato negli ultimi mesi, ma sono anche consapevole che se non avessi lasciato il suo fianco non avrei trovato la forza per tornare da lui. Questi mesi sono stati una sfida che ho compiuto per i motivi sbagliati ma che mi ha portato a trovare la mia versione migliore.

L'Arianna che ha capito che le sue emozioni non sono un ostacolo ma ciò che la rendono così determinata in pista e così empatica verso le persone.

S-faresti meglio a scappare mentre sei ancora in tempo o ti imprigionati nella mia stessa cella. Avresti dovuto rimanermi lontana e stare con Daniel o Lewis, loro avrebbero potuto darti quello che meriti.

L'assurdità delle sue parole mi sbalordisce e mi fa alzare di colpo, come se la sua schiena bruciasse dell'odio che prova verso se stesso. Potrei tornare in camera da letto e lasciarlo calmare da solo e qualche mese lo avrei fatto sicuramente, ma ho ormai capito che la fuga non sia mai una soluzione e che l'unico modo per affrontare i problemi sia affrontarli di petto.

Ed è quello che letteralmente faccio quando mi paleso davanti a lui tenendo le mano sui fianchi, lui mi guarda triste per un momento prima di abbassare di nuovo lo sguardo. Sbuffo giusto per spostare il ciuffo di capelli che mi era caduto sugli occhi e mi chino alla sua altezza.

A-vuoi capire che sono qui con te perché è ciò che ho sempre voluto? Mi sono allontanata perché dovevo trovare me stessa e nel mentre mi sono persa in altre vie, ma ho sempre e solo amato te. Una sera ho provato a portarmi a letto Lewis solo perché ero così ubriaca che pensavo fossi tu e sono stata con Daniel esclusivamente per cercare di sopperire al vuoto della tua mancanza. Ma non pensare neanche per un secondo che io non sia felice con te. Hai delle insicurezze e delle paure ma io ti giuro su quello che ho più caro che non ti lascerò annegare da solo.

Lui mi guarda un secondo e annuisce poco convinto prima di togliersi le ciabatte e affondare le dita nell'acqua fredda del laghetto rabbrividendo per la paura e per il freddo.

Io lo guardo fiera mentre distende le dita nell'acqua fredda per qualche minuto ma poi le ritrae come se l'acqua si fosse trasformata in acido muriatico. Si alza di colpo facendomi spaventare e si lascia scappare un grido di frustrazione prima di tirare un pugno contro il tronco del suo ciliegio.

S-lo vedi Arianna? Lo vedi? Lo vedi che non sono più io ma sono diventato il fantasma di me stesso? Non riesco neanche a farmi un bagno senza il tuo aiuto, sogno ogni notte il mio incidente e mi sveglio nell'impatto. Poi mi sveglio e ti vedo dormire al mio fianco e mi chiedo quanto possa essere un uomo di merda a farti affondare con me in questo schifo. Ti amo da non so neanche quanto cazzo di tempo e ho sognato la nostra vita insieme per anni. Volevo darti tutto quello che avresti mai potuto chiedere, volevo proteggerti da ogni cosa ma sono diventato un fantasma, bloccato in un limbo senza fine, incapace di andare avanti e essere l'uomo che ti meriti.

Le lacrime stanno ormai scendendo copiose dai miei occhi ma non me ne preoccupo perché anche le sue guance sono rigate.

Mi rivolge un ultimo sguardo ardente come il carbone non appena il fuoco si spegne prima di coprirsi gli occhi con le mani e darmi la schiena. Anche io mi asciugo le guance bagnate e corro nella sua direzione e non appena sono abbastanza vicina gli prendo le spalle e lo faccio ruotare per vederlo nuovo in faccia.

I suoi occhi rossi non mi turbano per nulla perché so che i miei sono nelle stesse condizioni. Gli prendo la mano destra e me l'appoggio sul fianco mentre intreccio le le dita con quella sinistra. Lui mi guarda confuso mentre appoggio la mano destra sulla sua spalla e mi faccio ancora più vicina.

A-balla con me, Sebastian. Balla con me sotto questo cielo stellato, balla con me senza musica e senza conoscere i passi perché tanto non li conosco neanche io, ma promettimi che non smetterai mai di farlo. Io sarò più che onorata di ballare con il tuo fantasma finché non riusciremo ad uscire da questo limbo, insieme e più forti di prima.

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Buonasera depressione amici di Wattpad dalla vostra amica che vuole investire i suoi rispermi nel proprio funerale.

Provo a ricomporre la mia salute mentale e ad andare avanti a parlare del capitolo in cui c'è Sebastian che ancora soffre per il suo incidente e Arianna che gli sta a fianco; perchè alla fine anche se millanto idee indipendiste vorrei solo una persona che mi ascolti.

Visto che il precendente capitolo è stato un po' un flop volevo dirvi che mi dispiace di non essere più attiva e di essere un disastro nella vita. So che questo è un angolo scrittura e non una lettera per il mio terapista ma abbiate pazienza e non odiatemi.

Io vi voglio bene.

A.










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