Catia e la cassetta di monete d'oro

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Lunedì mi sono alzata mi sono vestita e sono uscita, come al solito, ho suonato a Rosa la mia amica chiedendole se voleva venire con me al mercato,ma mi disse che scendeva più tardi, mentre mi avviai nel parco vidi una cosa assai strana......

in un orario così presto circa le sette del mattino due uomini che confabulavano fra  loro,

non c'era niente di strano però, così presto in un parco quasi deserto.

Visto che avevo ancora un po' di tempo prima di prendere l'autobus e recarmi a scuola,

mi soffermai per ascoltare quello che dicevano naturalmente nascosta dietro una siepe.

Parlavano di un tesoro nascosto nel parco, si stavano organizzando e quella notte stessa

dovevano trovarlo, sembrava incredibile un tesoro nascosto che valeva milioni di euro;

monete d'oro che appartenevano ad un 'antica famiglia che prima abitava in quel luogo.

Anni fa nel parco c'era un'antica casa abitata da nobili, scomparso l'ultimo erede fu abbattuta e al suo posto c'era un ambulatorio.

I due uomini parlavano di scavare all'interno dell'ambulatorio e che avrebbero trovato la cassetta piena di monete, si diedero appuntamento a mezzanotte.

Non potevo crederci, aspettai che i due uomini andassero via e così ripresi il mio cammino per andare a scuola.

Pensai tutto il giorno se sarei stata io a trovare quella cassetta quante cose avrei potuto fare,

Aiutare la mia famiglia in difficoltà, tante persone che avevano bisogno.

Dopo la scuola, incontrai la mia amica Rosa e gli parlai di quello che avevo visto e sentito

stamattina nel parco.

Mi decisi a partecipare, Rosa mi avrebbe dato una mano, così di nascosto saremmo uscite da casa un po' prima di mezzanotte arrivando prima di loro.

Il padre di Rosa aveva lavorato in quell'ambulatorio e quindi aveva le chiavi della porta dell'entrata principale.

Verso le undici e trenta, entrammo ma a quanto pare i due uomini erano già all'interno ci nascondemmo in una stanza e aspettammo l'esito.

Armati di trapano i due li sentimmo scavare, io e Rosa cercammo di uscire dalla finestra della stanza per non farci vedere.

Rosa mi disse di chiamare la polizia, ma dissi di aspettare per vedere cosa i due facessero.

Uno dei due se ne accorse della nostra presenza e all'improvviso si fermarono.

Noi ci nascondemmo dietro al muro circostante l'ambulatorio, uno degli uomini uscì fuori

a controllare, ma non se ne accorse e tornò dentro.

Allora decidemmo che avremmo chiamato la polizia.

Purtroppo non avevamo previsto che gli uomini erano tre e uno stava fuori quindi ci vide,

Io e Rosa ci demmo alla fuga questo che stava fuori diede l'allarme e ci inseguì.

Oltre all'uomo la paura ci correva dietro, cercammo di fuggire da un'altra strada dietro al parco ma i tre uomini ci inseguirono.

Era mezzanotte, in giro non c'era nessuno per cercare aiuto, non sapevamo cosa fare gli uomini ci avrebbero catturato e non sapevamo come andasse a finire.

Menomale che in quel momento, stava uscendo una guardia notturna di nostra conoscenza che andava a lavorare, gli chiedemmo aiuto:"aiutaci per favore ci inseguono"!!

Ragazze "cosa è successo"?

Gli spiegammo tutto, mentre lui avrebbe tenuto a bada gli uomini noi andammo a chiamare la polizia, iniziò una colluttazione, il nostro amico era abbastanza forte riuscì a stenderli con diverse scazzottate, ma uno dei tre tirò fuori una pistola, finalmente arrivammo noi con la polizia e riuscimmo a fermarlo in tempo.

Furono tutti arrestati dicemmo alla polizia, che eravamo andate ad una festa e questi uomini ci stavano inseguendo, il nostro segreto lo tenemmo per noi.

Il giorno dopo, verso le sei del pomeriggio, andammo di nuovo all'ambulatorio stavolta ci avrebbe accompagnato anche il nostro amico Rino la guardia,aspettammo che chiudessero

che sarebbero andati via tutti medici e polizia compresi, visto che quest'ultimi erano stati chiamati dai medici per lo scasso avvenuto.

Fortunatamente nessuno aveva trovato niente.

Entrammo dalla porta principale senza che nessuno ci vedesse era buio comunque.

Ci facemmo un giro per tutto l'ambulatorio ma non trovammo niente, che delusione

Pensai tanta fatica per niente.

Delusi ci sedemmo nella sala d'aspetto,io decisi di girare un po' attorno alla sala quando ad un certo punto sentii cadere a terra una moneta, era d'oro! Esclamai!Ragazzi correte! Le monete!!!

Proprio dietro di noi c'era il muro traforato dai ladri, per inseguirci avevano dimenticato di prendere la cassetta.

Urrà! C'è l'avevamo fatta, per fortuna nessuno se n'era accorto che nel muro c'era la cassetta con cinquanta monete d'oro.

I nostri sogni si potevano realizzare, anche per il nostro amico che si comprò una macchina e una casa per sé e la sua famiglia.

Rosa se ne andò in vacanza e non aveva più problemi per un po' di tempo;

Io riuscii a risolvere i problemi finanziari della mia famiglia e trovai anche il mio principe azzurro.

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