Capitolo 93 - La forza dell'amore

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Nel frattempo, Annibale e Stefania erano in macchina, pronti per vivere una nuova vita insieme, quando l'uomo notò la Ansaldo pensierosa e demoralizzata...

- Oi Ste'... - le disse lui.
- Oi... - gli rispose lei, visibilmente abbattuta.
- Che succede, giornata pesante? - domandò turbato Annibale.
- Non più del dovuto... - continuò la donna.
- 'A Ste', che c'hai? - ripeté il Cesaroni.

L'atmosfera tra Stefania ed Annibale si fece sempre più pesante, e la donna si rese conto che non poteva più nascondere la verità al compagno...

- Annì, te devo parla'... tu sei un uomo stupendo ma... - balbettò Stefania.
- Ma ami ancora Ezio... è così? - concluse la frase Annibale.
- Sì e non posso più tenerlo nascosto. Mi dispiace, Anni' - ammise la Ansaldo in lacrime.

Annibale abbracciò Stefania e la consolò. Però anche per lui era giunto il momento di confidare un segreto alla preside...

- Anni', che c'hai? Non te devi essere triste però... - domandò Stefania, sentendosi in colpa.
- Anche io devo confidarti una cosa, Stefa', e adesso mi risulta ancora più facile da dire... credo di essermi innamorato di Sofia... è complicato da spiegare, ma lei è stata l'ultima donna che ho avuto tanto tempo fa, proprio lei, prima di quel periodo confuso che sai... l'ho riconosciuta dalla collanina che porta al collo, gliela regalai io. - dichiarò il Cesaroni.
- Eh, beh... direi che non possiamo più partire insieme! - affermò Stefania, facendosi una risata.
- Già... - rispose Annibale, ricambiando la risata.
- Famme scende', va, corro incontro ad Ezio... - gli sorrise la Ansaldo.
- Vai, cara. - annuì lui, accostando l'auto al marciapiede.
- E te raggiungi invece la Scaramozzino, vai, bello. - lo incitò lei, quindi andò per la sua strada.

Intanto, grazie al vecchio lettore mp3, Eva si ricordò del suo grande amore: Marco...

- Marco... ma come ho potuto dimenticare tutto? - continuava a ripetersi la Cudicini.

La ragazza decise di tornare a casa e fare una sorpresa al suo amato...

- Marco?!? - gridò Eva rincasando.
- Mamma! - rispose Marta, scendendo le scale.
- Marta... amore mio... - esclamò la Cudicini meravigliata.
- Mamma! Papà, la mamma ricorda tutto! - gridò la figlia, scendendo di corsa le scale e precipitandosi ad abbracciare la madre.

Marco stava giocando in mansarda con il figlio Romolo, quando sentì in lontananza la voce della primogenita.
Il cantautore, preoccupato, prese in braccio Romolo e si precipitò da Marta...

- Marta, cosa c'è? - domandò Marco, scendendo le scale.

L'uomo vide Eva e la figlia abbracciate...

- Marco! - esclamò la compagna.
- E-Eva... - balbettò Marco incerto.
- Marco, ma come ho potuto? Mi ricordo tutto ora! Tu... Marta... Romolo... - disse la Cudicini, prendendo per mano la figlia e avvicinandosi a Marco e al figlio minore.
- Ricordi tutto? Proprio tutto? - domandò Marco incredulo.
- Sì papà, la mamma ricorda di nuovo tutto! - confermò la piccola Marta.
- Ma tu come facevi a sapere della perdita di memoria della mamma? Non te ne avevamo parlato. - chiese l'uomo alla figlia.
- I bambini capiscono tutto. - si giustificò la bambina.
- Sei proprio una Cesaroni. - le disse il cantautore sorridendo.
- Non so come ho potuto dimenticarmi di voi, ma... - venne interrotta Eva.
- Ma non importa, amore mio, adesso siamo di nuovo felici ed è questo che conta! Ti amo! - affermò Marco commosso.
- Ti amo anche io. - rispose annuendo la compagna.

I due stavano per baciarsi, quando ad un tratto ad Eva vennero in mente gli avvenimenti dei giorni precedenti...

- Aspetta un attimo... mi ricordo anche di Maya! Voi due avete un figlio... non riesco ancora a crederci! Scusa, Marco, scusa se ti ho aggredito in quel modo... tu stavi ancora con lei in quel periodo... e giustamente non potevi dirmelo, perché lei te lo aveva nascosto. Scusami, amore, mi sono fatta trasportare troppo dalla gelosia. Però adesso quella non perderà occasione per mettersi sempre in mezzo, ci disturberà continuamente con la scusa del bambino e... - stava continuando a predicare seccata la Cudicini.
- Eva, devo dirti una cosa molto importante...! - la interruppe il ragazzo, ansioso di annunciare alla sua amata la bella notizia.
- Cosa devi dirmi? - chiese incuriosita la donna.
- Vieni qui... - la invitò lui, prendendola per mano e portandola nell'angolo opposto del salotto, quindi sorridendole le annunciò. - Quel bambino non era veramente mio. Erano tutte menzogne di Maya per tentare di dividerci di nuovo. Non ho nessun figlio con lei. Era tutto falso.
- In che senso? Come lo sai? - domandò sorpresa Eva.
- Mentre eri in ospedale, Maya è venuta nuovamente a casa nostra. Io infuriato le ho raccontato dei danni che quel Dylan aveva provocato ed a quel punto lei si è pentita di quel che ti aveva causato, ed ha confessato la verità. Era figlio del Principe con cui lei stava prima di conoscermi. Ci era andata a letto cinque anni fa, per rabbia, dopo che io l'avevo lasciata. - raccontò Marco.
- CHE COSA?!? Quella bugiarda calcolatrice... - gridò incredula lei.
- Proprio così, Eva. Ma ora Maya se n'è andata, amore. Se n'è andata per sempre! Ora ci siamo solo noi! Io, te ed i nostri meravigliosi figli! Non ci sarà più nessuno ad ostacolare il nostro amore! - continuò il cantautore con le lacrime agli occhi per la gioia, per poi farle notare divertito. - È la quinta volta che ci lasciamo... per poi rimetterci di nuovo insieme!
- Sì, lo so e sta proprio qui la forza dell'amore! Questo è sempre successo solo tra noi due... non è mai accaduto con Christian, né con Simona, né con Sofia... Rachele era solo una cotta da studentello... Jean era tutta una messa in scena... stava per succedere con Alex, però poi mi sono resa conto che ti amavo ancora... sembrava essere successo anche con Maya... ma alla fine anche tu sei ritornato ancora da me... perché tu ami me ed io amo te! Anche se ci lasciamo, anche se ci tradiamo, il destino prima o poi ci fa sempre capire di nuovo che noi siamo fatti l'uno per l'altra... e nessuno potrà mai dividerci per sempre! - predicò Eva commossa.
- Perché siamo una scintilla... - canticchiò sorridente Marco, accarezzando lievemente con la mano sinistra il viso della sua donna e citando una sua vecchia canzone a lei dedicata.
- ... d'acqua e d'elettricità. - lo seguì lei.
- Ti amo, amore mio! - le si dichiarò il cantautore, stringendola in un forte abbraccio.
- Anche io ti amo, Marco! - lo ricambiò la Cudicini.

Marco ed Eva si baciarono appassionatamente e Marta prese in braccio il fratellino. I momenti negativi scomparvero in un baleno, lasciando spazio a tanta serenità e voglia di amare.

Felice e contento più che mai era anche Ezio che, acquistata una rosa lungo il tragitto, si mostrava ora pronto ad affrontare e superare i propri limiti nella sua veloce e decisa corsa. Contemporaneamente anche Stefania si stava dirigendo rapidamente verso di lui. Corsero entrambi, ignari di fare la stessa cosa, fino a scontrarsi...

- Che batosta! - esclamò la Ansaldo, leggermente dolorante, rimettendosi in piedi.
- Ahia! Che botta! - si alzò il signor Masetti, raccogliendo da terra quel fiore e si inchinò subito ai piedi della donna, incredula di quanto stesse accadendo, porgendole la rosa. - Ciù Ciù, Stefania mia! Quanto tempo ti ho fatto aspettare per rinsavire... dannata deficienza! Lo so! Sono un idiota... ma il mio amore per te è reale e si prolunga da anni. Ti supplico! Accetta questo prezioso dono di pura e sincera emozione! L'ho preso come simbolo della nostra passione!
Commossa dalle parole dell'uomo che aveva sempre amato, Stefania non disse niente e si precipitò in un forte abbraccio che rese il loro profondo sentimento ancor più affiatato. Scoppiati entrambi in delle sincere e commosse lacrime d'amore, i due si ricongiunsero finalmente con un lungo ed intenso bacio, che esplose nel più tenero e romantico splendore.

I Cesaroni... alcuni anni dopo (COMPLETO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora