Primo giorno di scuola

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Mi sveglio e trovo due occhioni verdi a fissarmi -Buongiorno!- disse con voce squillante. Appena mi rendo conto che si tratta di Marco faccio un salto e mi ritrovo per terra a faccia avanti -Stai bene?- se non avessi dormito con te e non mi sarei svegliata con te e non sarei caduta si, ma mi limitò a dire -Diciamo-

Mi alzo vado a fare colazione e a dare il buongiorno a mio padre ma stava ancora dormendo poi sento un bacio sulla guancia mi giro pensando che fosse mio padre invece era Marco -Scusa piccolina per prima, per rimediare ti preparo la colazione-

-1.Non devi chiamarmi piccolina 2.Sono grande e vaccinata per prepararmela da sola e 3.Non voglio essere avvelenata sono troppo giovane per morire- dissi ironica

-Come vuoi piccola-

Ma che ha questo essere spreggevole che non va -Charlotte non ti piace come nome?-

-È stupendo, direi il migliore-

-Allora perchè non mi ci chiami mai?-

-Perché mi piace farti arrabbiare piccolina mia-

-Tua? Ma stai scherzando vero? Io non sono tua e non sono piccolina richiamami così e...-

-Buongiorno ragazzi! Vedo che non avete perso tempo per litigare-

-Papà senti io con lui non ci dormo più-

-Sta tranquilla tesoro fra una settimana arrivano i mobili nuovi-

Fra una settimana? Non posso crederci -F..fra una settimana hai detto?-

-Dai ci divertiremo- disse ironico Marco

-Voi siete dei pazzi! Meglio che mi vado a preparare- mi giro senza dar modo di rispondere prendo i vestiti e vado in bagno poi mi accorgo che ho dimenticato le scarpe e Marco invece di bussare alla porta mi da tre pugni sulla testa -Occupato- dissi scocciata

-Ops scusa non mi ero accorto che eri uscita- e mi abbraccia io gli calpesto il piede e dico -Ops scusa non l'ho fatta a posta- dissi ironica -Tranquilla piccolina- e mi da un altro bacio sulla guancia ma perchè? -Vado a prendere le scarpe e torno in bagno a prepararmi- -Ok piccolina io allora mi cambio in camera- -Come vuoi- prendo le scarpe e torno in bagno. Mi do una rinfrescata mi cambio e mi trucco con un ombretto color verde acqua e un leggero velo di lucidalabbra rosso. Esco dal bagno vado in camera e trovo Marco che stava finendo di mettersi la maglia -Scusa non volevo ho trovato la porta aperta e pensavo fosse vuota-

-Nessun problema,ti ho preparato la borsa per oggi-

-Grazie ma non dovevi, ci accompagna mio padre a scuola?-

-No andiamo con la mia moto tuo padre ha da fare-

-Devo proprio?-

-Senno sono 15 minuti di strada a piedi con la moto 5- mi giro e a parlare era mio padre -Ma tu non puoi portarci, ansi portarmi?-

-No tesoro devo scappare a lavoro a dopo-

-Vada per la moto allora- dissi scocciata più che mai -Fantastico! Dai andiamo non vedo l'ora di farti vedere la scuola- -Che bello non vedo l'ora- dissi ironica. Usciamo dalla porta dell'appartamento -Vuole che la porto in braccio signorina?- non rispondo e scendo dalle scale.

-Dai sali-

-Marco posso fidarmi?-

-Hai dormito con me e non ti è successo niente pensa ora!!!!-

-Okok salgo-

-Aggrappati forte-

-Preferisco cadere-

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