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Dormono a casa di Louis, e Harry non è mai stato più contento di togliersi dei vestiti prima d'ora. Giura che non metterà mai più un costume da T-Rex.
Si lascia cadere sul materasso, col pigiama, mentre Louis fa lo stesso sul suo letto.
"Louis?" lo chiama, con gli occhi chiusi, quando si stende e la testa ormai non gira più di tanto.
"Mmh?"
"Grazie per stasera. Sei la persona migliore di sempre."
Pensa di poter sentire il sorriso nella voce dell'amico quando gli risponde "Quando vuoi, Haz."
Il sonno arriva presto, ed è abbastanza certo di sognare Louis dirgli "Fai bei sogni, mio adorabile Principe."
Ma sinceramente, non ne è sicuro.
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Harry ha sempre adorato dormire da Louis. Da bambini, fermarsi a dormire dal suo amico significava meravigliose cene preparate da Johanna Tomlinson, e giocare in camera fino ad addormentarsi insieme. All'inizio Harry dormiva sul materasso che Jay preparava per lui, per poi intrufolarsi nel letto dell'altro e giocare con il gameboy senza che gli adulti lo sapessero. Era tutto fatto di risatine e scambi di segreti.
Louis ed Harry crescevano, ma il dormire insieme era un qualcosa che rimaneva, anche quando la figura slanciata del riccio non era più riuscita ad entrare nel letto singolo di Louis, e aveva dovuto ricominciare ad usare il materasso.
E poi, dormire insieme, significava anche fare colazione con la famiglia Tomlinson al completo. E quello? Quello non era il momento più tranquillo del mondo, ma Harry voleva bene a tutti, allo stesso modo.
Anche adesso che Phoebe sta parlando un po' troppo forte nel suo orecchio, allungandosi verso di lui e chiedendo la sua opinione su questa o quella principessa Disney, e mentre Daisy, dall'altro lato, ride ad una delle battute di Fizzy, e Lottie mangia i deliziosi pancakes fatti da Johanna, Harry si sente felice. Domenica significa pancakes a casa Tomlinson e lui li ha sempre amati.
"Harry, Harry" lo richiama Phoebe, quando si distrae, concentrato un po' troppo su Louis. (Non è colpa sua, i capelli dell'amico sono ancora un casino perché appena sveglio, ed è così adorabile mezzo addormentato che finge di prestare attenzione a qualsiasi cosa gli stia dicendo il suo patrigno.)
"Sì, Phoebs?" chiede, dopo aver finito il suo primo pancake. Ne sta già prendendo un altro quando Johanna gli dice di continuare a mangiare.
"Quando andrai al tuo castello, noi potremmo visitarlo?"
Le mani di Harry si fermano ed i suoi occhi incontrano quelli di Louis, che sembra sorpreso quasi quanto lui.
È Lottie che risponde alla loro domanda silenziosa. "Deve aver sentito me e Fiz mentre ne parlavamo, mi dispiace" li informa con un sussurro, abbastanza ad alta voce perché lui la senta, ma non abbastanza da attirare l'attenzione di Phoebe e Daisy.
Louis sembra essere in conflitto con se stesso. "Ehi Pheebs, che canzone Disney stavi cantando ieri?"
Phoebe arriccia il naso e non ci casca. È fin troppo intelligente. Harry sorride. Apprezza il tentativo di distrarla, ma crede che non gli diano fastidio le domande delle bambine. Perché Daisy si volta verso di lui con gli occhi illuminati, chiedendogli "Il tuo castello è grande quanto quello di Cenerentola?" e deve risponderle. La loro innocenza è così pura, così dolce, e riesce davvero a distrarlo dal mondo reale che lo aspetta.

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I won't be afraid (Just as long as you stand by me) Italian translation
FanfictionHarry conduce una vita regolare e gli va bene. Quindi, ovviamente, quando tutto cambia e viene a conoscenza di essere il Principe ereditario di un'intera nazione di cui non ha mai sentito parlare, non prende la notizia a braccia aperte. Ma fortunata...