Capitolo 1 - Start

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«Tienili occupati, io intanto vado sull'elicottero.»
«Non so se ce la faccio, John. Le munizioni mi stanno esaurendo!»
«Provaci, devo vederlo.»
«Cazzo. Muoviti però.»
Il suono dei tasti che stavano schiacciando sui loro joystick era molto rumoroso. John e Samuel stavano giocando a Gta V. Quel gioco era uscito ormai da anni, ma per loro due continuava ad essere sempre meraviglioso.
«Ci sono quasi... eccolo!» esclamò John.
Era finalmente riuscito a vedere l'ufo che si trovava sopra Fort Zancudo, una base militare presente nella mappa del gioco. Quel disco volante era scintillante. Metallico e pieno di luci colorate che emettevano suoni acuti, quasi melodici.

«Buona. Però io ora sono morto.» disse Samuel dall'altra parte. I due indossavano delle cuffie per poter comunicare.
Il tutto venne seguito da un rutto fragoroso dopo aver sorseggiato un po' di birra in lattina.

«Fai schifo» disse John disgustato dal rutto del suo amico.
«Come questa birra. Me l'ha presa mia madre al discount. Non è capace neanche di prendere una birra, ti rendi conto?»
«Dovresti ringraziarla che è capace di mantenerti, Samuel.»
«Sì sì, tanto prima o poi me ne vado di qui. Questa casa mi soffoca, è vecchia. Ma'!» urlò Samuel per chiamare sua madre dopo qualche attimo di silenzio.
«Cosa vuoi?» rispose lei entrando in camera di Samuel. John riusciva a sentire la conversazione dalle sue cuffie.
«Di che marca è questa birra? Fa schifo» disse Samuel agitando una lattina vuota e mezza schiacciata.
«Intanto te la sei scolata tutta, ubriacone! Piuttosto, ancora che giochi con quei giochini del cavolo a venticinque anni? È da mezz'ora che devi buttare fuori la spazzatura!» rispose lei inacidita. Ormai Samuel era una delusione, però era pur sempre suo figlio e non poteva di certo lasciarlo in mezzo a una strada.
«Senti ma', evitiamo queste discussioni che c'è John che sente le tue rotture. Adesso butto fuori la spazzatura» sua madre si diresse verso la cucina arrabbiata e ormai stufa di avere un nullafacente in casa.
«Stasera vuoi venire a mangiare da me? Mia madre viene a trovarmi stasera e cucinerà lei» propose John a Samuel.
«Certamente fratello. Grazie mille. Così finalmente esco da questo carcere!» urlò Samuel per farsi sentire apposta dai suoi genitori.
«A stasera allora.»
«D'accordo.»

In alto a sinistra sullo schermo apparve la notifica che Samuel era uscito dalla chat vocale. John appoggiò il joystick sulla scrivania di legno e si stiracchiò sulla sedia. A volte credeva che effettivamente giocare ai videogiochi a venticinque anni non fosse proprio una delle migliori attività fisiche che potesse fare. «Devo uscire di più» pensò lui ad alta voce. Ormai non vivendo con qualcuno era abituato a parlare da solo. Di solito si dice che sono i pazzi a parlare da soli, ma a lui non importava più di tanto. Chi poteva saperlo se l'unico in casa era lui?

Nel bel mezzo di un flusso di pensieri si ritrovò dalla camera alla cucina a sorseggiare un bicchiere d'acqua fresca. Fin da quando era piccolo sosteneva che la cosa più buona al mondo fosse l'acqua, ed ogni qualvolta ne beveva un po' si sentiva meglio. Notò che il frigo era vuoto. Doveva assolutamente trovare un lavoro stabile, perchè cercare sempre qualche piccola commissione da fare non retribuiva così bene come sperava.

Ritornò in camera, la cosa più disordinata del mondo, con pile di vestiti sul letto e libri di vario genere sparsi sulle mensole appese al muro color panna. Arrivò una notifica che apparve sullo schermo di John. Era un messaggio che gli aveva mandato un altro giocatore.

"Storm Area 51. September 20th."

John lo guardò per qualche istante. Pensò che fosse qualche persona che voleva scherzare, tant'è che si mise a ridacchiare fra sé e spense la console. Controllò l'orologio: erano le quattro del pomeriggio. Doveva andare a tagliare il prato al signor Brown ad un isolato più in là. Si diresse verso la porta di casa, prese le chiavi ed uscì. Nella sua mente intanto ripensò a quel messaggio bizzarro. Storm Area 51...

Storm Area 51 | 20 Settembre 2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora