8.

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Buona lettura.
Mi scuso in anticipo per eventuali errori.

Pov's Justin.

Erano le sei, la sveglia stava suonando e Manhattan ci aspettava tutti.

La spensi e mi vestii.

Lasciai dormire tranquillamente Jasmine, dopo che vomitò la sera prima mi chiese scusa almeno mille volte prima di addormentarci.

Le scrissi un piccolo biglietto veloce e lo appoggiai sul comodino.

La colazione è in tavola, io e i ragazzi siamo fuori per un incarico.
Ti amo.

Alle sette uscimmo di casa e partimmo per un lungo viaggio.

"Ragazzi, quando arriveremo dovrete guardarvi continuamente le spalle." ci avvertì Daniel guardando la strada.

"E se ci beccano?" chiese Jason alzando il volume della radio.

"Non devono beccarci." dissi io indossando gli occhiali da sole.

Dopo un'oretta arrivamo, tolsi gli occhiali e mettemmo tutti un passamontagna nero.

Sembravamo più dei ladri, ma non stavamo andando a rubare soltanto a 'prendere in prestito.'

"Jason, calmo." lo tranquillizzai e lui annuì.

Corremmo verso un capannone vecchio e sporco, ognuno di noi prese un esplosivo diverso e lo caricò nel nostro furgoncino.

Li prendemmo dalla Gang più famosa di Manhattan perché anche loro in passato avevano fatto lo stesso con noi.

Pov's Jasmine.

Mi svegliai con una sua maglietta addosso, mi alzai dal letto velocemente e lessi un biglietto che era sul comodino.

La colazione è in tavola, io e i ragazzi siamo fuori per un incarico.
Ti amo.

Avevo tanta paura che potesse capitargli qualcosa,il suo ti amo mi faceva sorridere sempre però.

Andai di sotto a fare colazione e chiamai mamma.

"Mamma, buongiorno." dissi.

"Jasmine, non hai passato nemmeno con noi il Natale." mi rimproverò.

"Mi avete negato di stare con lui otto mesi, era il minimo!" esclamai nervosa.

"Abbassa il tono." disse fredda "Dove sei?" chiese.

"A casa sua." risposi.

"Fatti vedere." disse e staccai.

Mi mancavano solo altri due giorni di ferie natalizie e poi dovevo ritornare al bar a lavorare.

Chiamai Hanna per invitarla a uscire.

"Ehi." dissi.

"Ciao Jasmine." disse felice.

"Andiamo a pattinare sul ghiaccio?" proposi.

"Va bene, ti passo a prendere fra mezz'ora." disse entusiasta la mia migliore amica.

"No aspetta, non sono a casa mia, sono a casa di Justin." la informai

"Va bene, a dopo."

Feci una doccia calda veloce e non avendo molti vestiti a casa sua presi un maglione azzurro e un paio di jeans.

Misi un po' di mascara e indossai il giubbotto e la sciarpa.

Arrivò presto e andammo alla pista.
Pov's Justin.

"Daniel!" dissi "Vieni qui! Potrebbe arrivare qualcuno." lo avvertì.

Vedemmo arrivare una Mercedes bianca.

"Scappa!" gridò Jason a Daniel.

Riuscimmo ad entrare tutti nel furgoncino e Daniel partì velocissimo.
Ci stavano inseguendo.

Guardai lo specchietto fuori e li vidi con una pistola puntata verso di noi.

"John, dammi la pistola, presto!" urlai.

Me la porse e anche io la puntai verso di loro.

Sparai qualche colpo, ma non riuscì a capire se avessi beccato qualcuno.

La loro macchina si fermò e scappammo via dirigendoci a casa.
Pov's Jasmine.

"Hanna, dammi la mano altrimenti cado di nuovo." dissi ridendo.

"Vieni qui." mi prese la mano scivolammo un'altra volta.

Era passata mezz'ora ed eravamo cadute già cinque volte.

Tornammo a casa di Justin e preparai una cioccolata calda, conservandone anche per i ragazzi.

"E Justin dov'è?" chiese sorseggiando dalla tazzina.

"È fuori con il gruppo, dovrebbero tornare fra un po'." dissi.

Suonarono al citofono e andai ad aprire la porta.

"Justiiin." lo abbracciai felice del suo ritorno.

"Jasmine." mi strinse.

Entrarono tutti dentro.

"E lei chi è?" chiese Daniel sorridendo rivolgendosi a Hanna.

"I-io sono Ha-nna." balbettò intrappolandosi negli occhi verdi di Daniel.

Le tirai una leggera gomitata e lei avvampò.

Versai la cioccolata a tutti i ragazzi e andammo fuori al balcone.

Io mi sedetti sulle gambe di Justin e gli altri erano seduti a cerchio insieme a noi.

Ognuno parlava fra sè.

Baciai la guancia a Justin.

"Temevo non tornassi più." dissi mettendomi una ciocca dietro l'orecchio.

"Invece no." sorrise e mi diede un bacio a stampo sulle labbra.

Pov's Hanna.

Mi appartai in un angolo a fumare e mi raggiunse Daniel.

Era davvero bellissimo e altrettanto simpatico.

"Quanti anni hai?" chiese sorridente.

"Diciotto come Jasmine, tu?" sorrisi anche io.

"Ventuno." mi prese la mano.

Divenni rossa, gialla e bordeaux è iniziai ad agitarmi.

"Sono rossi naturali?" mi salvò dalla situazione imbarazzante.

"No, prima ero mora." sorrisi.

"E tu hai sempre avuto gli occhi così verdi?" dissi e ridemmo tanto.

Ciao lettori,
secondo voi cosa succederà a Hanna e Daniel?
Tatatatatatannn. :'')

Bad Boy | Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora