Eleganti decorazioni natalizie erano presenti per le strade del centro storico di Cluny. L'aria era sensibilmente più fredda ma ad Eren piaceva passeggiare per le vie addobbate in modo adorabile. Amava l'atmosfera del Natale con quelle luci tendenti al rosso e al dorato e con l'albero che era stato allestito nella piazza principale.
Si stava allontanando dal quel luogo per tornare a casa, accompagnato da Historia. Era la vigilia e la ragazza era richiesta a casa mentre Eren aveva un compito piuttosto speciale: dare il regalo a Levi.
Lo aveva raccontato all'amica a cui si stava affezionando sempre di più e lei ne era stata entusiasta. Inoltre gli aveva consigliato di comprare dei preservativi in Egitto, facendolo pentire di averle raccontato proprio tutto.
Si salutarono e il ragazzo proseguì fino a raggiungere la viottola dove si affacciava l'elegante casa di Levi. Aprì la porta con la chiave che gli era stata donata ed entrò al suo interno, trovando l'uomo intento a leggere un libro.
Era così bello vederlo rilassato in sua presenza.
Le prima settimane c'era stato un po' di imbarazzo ma ora era come se vivessero assieme da sempre.
In effetti avevano condiviso ben due momenti intimi e, se fosse stato per Eren, anche qualcuno un più. Ma aveva paura di sbagliare e di andare troppo oltre, ancora non capiva cosa Levi desiderasse.
"Hey", lo salutò il ragazzo, sfilandosi il cappotto e le scarpe che abbandonò vicino all'uscio. Il tepore casalingo lo aveva accolto in modo piacevole.
"Hai fame?", chiese Levi, sollevando lo sguardo dal pesante libro che teneva fra le mani. Eren annuì. Sicuramente non si aspettava una cena di famiglia o con tantissimi amici, non da un tipo chiuso come Levi, però non era turbato dall'idea di condividere un semplice pasto come tutti gli altri giorni. Andava bene così, era contento con questo.
"Posso cucinare qualcosa", propose Eren, sedendosi al suo fianco, avvolto dal buon profumo di pulito dell'uomo.
"Possiamo farlo assieme."
Gli occhi eleganti e taglienti di Levi lo guardarono con decisione e il giovane trattenne un sospiro, cercando di non farsi scoprire debole con quelle reazioni.
"D'accordo", disse con un tono basso, sperando di venire baciato proprio in quel momento. Ma non accadde.
Levi chiuse il libro e si alzò dal divano prima di camminare con passo leggero verso la cucina. Era molto silenzioso.
Eren lo raggiunse, provando a distrarsi con il pensiero della cena ma notevoli perplessità e dubbi si sparsero per la sua mente. Tutti quanti riguardavano la figura che stava cercando qualcosa nel frigo.
"Levi, cosa siamo io e te?", disse il ragazzo senza riuscire più a trattenere quella domanda.
L'uomo si girò e in quel momento qualcuno suonò al campanello.
Levi sparì dalla cucina per andare ad aprire e il ragazzo rimase in silenzio per capire chi fosse arrivato. Chi aveva osato rovinare il momento delle rivelazioni?
Riconobbe la voce di Erwin e si lasciò sfuggire un sospiro frustrato.
Quando tornò in salone trovò i due parecchio vicini. Dalla porta entrò anche Hanji, fortunatamente.
"Levi! Ereeeen! Abbiamo portato la cena. Non potete passare la vigilia da soli!", esclamò la donna con il suo solito entusiasmo esuberante.
Fra le mani teneva due sacchetti di qualche cibo spazzatura d'asporto.
Levi chiuse la porta e lanciò uno sguardo strano al ragazzo. Sembrava dispiaciuto e forse anche un po' colpevole, come se gli stesse chiedendo scusa. Eren accennò un sorriso tirato, avrebbe voluto ricevere una risposta.

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Riren// That damn student
FanfictionNon appena chiuse gli occhi iniziò a pensare a diversi modi per provocare Levi. Avrebbe potuto dire qualcosa di sconcertante per lasciarlo senza parole, o magari girare nudo per casa o cercare un contatto fisico con lui. La verità è che Levi gli sem...