III. Sei una bugiarda, Victoire Weasley

Почніть із самого початку
                                    

Tanya Vale era davvero la ragazza più fastidiosa del pianeta.
Aveva una definizione di "privacy" tutta sua e adorava ficcanasare negli affari altrui.
Sicuramente però l'Hogwarts Time non avrebbe potuto desiderare redattrice migliore perché nessuno sapeva riempire le pagine di succulenti news e scottanti intrighi nella Rubrica Delle Streghe come Tanya.
Sopratutto ora che Rose Weasley, uno dei suoi soggetti preferiti, aveva rimesso piede ad Hogwarts.
Chissà a quante fesserie avrebbe dato voce, pensò la ragazza.

«Non ti aveva mica promesso la prima pagina?»ridacchiò Alice prima di sentirsi tirare per un braccio e finire per depositare un bacio sulle labbra di Albus che aveva appena smesso di litigare con Louis e Fred Junior riguardo l'ultima partita dello scorso anno tra Grifondoro e Serpeverde.
«La prima pagina?» domandò James, fin troppo interessato per i gusti di Rose.
«Sei stato spodestato mio caro»lo beffeggiò Victoire prima di ritrovarsi a sbuffare, intercettando la figura di Ted Lupin che al fianco di Scorpius Malfoy li stava raggiungendo. Sbuffo al quale Rose si aggiunse poco dopo, accortasi anche lei dei due ragazzi che si avvicinavano.
Lo sguardo della bionda fu però catturato da un'altra figura che, nonostante non avesse notato la sua presenza, le sembrava che lentamente si stesse avvicinando più a lei, e questo la metteva estremamente a disagio. Avere Wesley e Ted a poca distanza non era mai una cosa positiva.

«C'è il tuo fidanzato Delacour, perché non corri da lui come la scorsa volta?» chiese Ted Lupin, l'unico che si ostinava a chiamarla così, che evidentemente non aveva perso un attimo nell'intercettare la sua visuale.
Victoire distolse lo sguardo da Wesley e senza rispondere a Ted raccolse velocemente la borsa che aveva lasciato appoggiata alla parete, decidendo che era arrivato il momento di uscire di scena.
«Ho da fare una pergamena lunga tre rotoli riguardo i Troll di Montagna perciò credo sia arrivato il momento di abbandonarvi» disse rivolgendo un sorriso a tutti, evitando prontamente lo sguardo di Lupin.
Li sorpassò velocemente e si incamminò a passo spedito verso Wesley che però Rose si accorse che non avrebbe raggiunto, vedendo la cugina che spariva in uno dei piccoli corridoi bui dei sotterranei.
___
«Andiamo Lys, non possiamo farci vedere» sussurrò la ragazza, cercando inutilmente di allontanare il ragazzo da sé.
Lysander, al contrario, non sembrava intenzionato a staccare le labbra dal suo collo che stava torturando lentamente.
Rose si schiacciò più contro il muro, sparendo dietro la Statua di Priscilla Corvonero e trascinando il ragazzo con sé.

Erano passati giorni dal suo ritorno e ancora non aveva trovato il tempo di stare un po' da sola con Lysander.
O almeno, questo era quello che pensava.
Si sentiva così presa dall'arrivo ad Hogwarts e dal doversi riadattare alla sua vita di prima che le sembrava che il tempo le scivolasse dalle mani senza che riuscisse a frenarlo, veloce ed inesorabile.
Nonostante la sua mente, ricordando le miriadi di cose che doveva fare, non fosse particolarmente d'accordo decise di lasciarsi abbandonare al tocco delicato di Lysander che le sfiorava prima le braccia, la pancia e infine le gambe con tenerezza, sotto il tessuto della gonna. Lo stesso tocco gentile che lentamente le aveva fatto scivolare via prima la gonna e poi gli slip, privandoli entrambi in seguito di tutto ciò che li divideva.
Socchiuse gli occhi e trattenne alcuni sospiri mentre premeva le sue labbra su quelle del ragazzo che si spingeva contro di lei con il respiro affannato e le guance leggermente arrossate.
«Mi sei mancato» si ritrovò a sussurrare qualche minuto dopo, allontanandosi dalle labbra del ragazzo per riprendere fiato.
E lo pensava davvero.
Le era mancato sentirsi amata e protetta ed erano sensazioni che mai nessuno era riuscito a regalarle.
Lui in risposta sorrise, avvicinandosi al suo orecchio mentre con calma cominciava a rallentare i movimenti.
«Io ti amo, Rose» mormorò lui debole al suo orecchio, sapendo che quelle parole avrebbero racchiuso tutto ciò che in un anno non si erano detti.
___
Lily Potter camminava a passo spedito per i corridoi del terzo piano.
Aveva i capelli rossi, che le arrivavano poco sotto la spalla, stretti in una treccia ordinata. La camicia bianca lasciata appositamente aperta di qualche bottone e la gonna che aveva fatto accorciare di qualche centimetro non la facevano di certo passare inosservata.
Non si poteva negare che, nonostante tutto, fosse una delle ragazze più desiderabili di Hogwarts.

FearWhere stories live. Discover now