Elezioni politiche 2024: il PdS trionfa con una maggioranza schiacciante.

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16 Aprile 2024

Seconda la maxi-coalizione di destra, in caduta libera la sinistra.

È il Partito della Salvezza, guidato da Celeste Lotario, a vincere le snap-election: termine coniato oltralpe per descrivere il voto, organizzato in fretta e furia, per rinnovare entrambi i rami del Parlamento e dare al paese un Governo dopo lo scioglimento prematuro delle camere lo scorso mese.

Gli exit-poll avevano già anticipato il risultato, confermato stamane a scrutinio ultimato: il PdS si assicura la maggioranza assoluta, prendendo il 52,1% delle preferenze e conquistando 329 seggi alla Camera e 165 al Senato. Segue la maxi-coalizione di destra, che raccoglie un 23,7% e 150 seggi, Sinistra Verde in calo con il 17,5% e 110 seggi. Quella del PdS è una vittoria schiacciante, che replica il risultato delle lontane elezioni del 1948, e non teme rivali né opposizione grazie ad una maggioranza assoluta in entrambe le Camere.

Il partito-rivelazione che lo scorso Febbraio aveva raccolto successi con le elezioni amministrative nel centro-nord, trova oggi il consenso in tutta Italia: al sud convincono le idee relative all'immigrazione, ormai un calvario per gli abitanti delle regioni meridionali dove sono state costruite tendopoli e centri di accoglienza per tutti i migranti raccolti dalle navi "Collect and Share"; al nord fanno invece gola le promesse relative alla riduzione delle tasse per i lavoratori autonomi e le piccole imprese.

Nonostante questa strabiliante vittoria, il Capo dello Stato Pietro Corinna non ha ancora dato l'incarico per la formazione del Governo al leader di partito. Il Presidente della Repubblica si è infatti sempre schierato contro le dichiarazioni sovraniste di Lotario, criticando la proposta di un'eventuale uscita dell'Italia dall'UE avanzata in molteplici occasioni dal PdS. Risalgono infatti a poche ore prima dell'apertura dei seggi le dichiarazioni del Presidente Corinna per il quale "l'Italia è stata aiutata numerose volte dall'Unione" e che i problemi riscontrati negli ultimi anni sarebbero secondo lui risolvibili se "trattati con serietà e diplomazia da entrambe le parti."

Il Presidente Corinna sarebbe anche scoraggiato dall'affluenza al voto che, pur essendo superiore a quella delle elezioni tenutesi nel 2022 (63.7%), non supera la soglia del 65%, considerata da un crescente numero di esperti come il "quorum ufficioso" delle elezioni politiche, e fermandosi al 64.7%. Se si considerano i numeri, il partito di Lotario avrebbe ricevuto il 52.1% delle preferenze, ma applicando questa percentuale agli aventi diritto di voto, solo il 33% della popolazione avrebbe indicato il Partito della Salvezza come propria preferenza. Vi è quindi un grosso divario tra la percentuale effettivamente rappresentata e la maggioranza assoluta ottenuta, fatto gravissimo e mai accaduto prima nella storia della Repubblica Italiana.

L'attesa della decisione del Capo dello Stato, che risulta frustrante per Lotario e gli altri membri del partito, sta dando modo e tempo a numerose associazioni LGBT+ di organizzare cortei e manifestazioni, schierandosi contro il PdS e quella che viene considerata una mentalità "patriarcale, radicale e fanatica" e temendo che un 'Governo della Salvezza' possa andare a minare i diritti duramente conquistati negli anni, in onore di un'ostentata religiosità cattolica. Le critiche piovono anche dagli altri stati europei e non, prima fra tutti la Gran Bretagna che avverte "fuori dall'UE non si scherza." L'ultima parola spetta ora al Presidente della Repubblica.


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