Premessa + Capitolo 1

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Ciao a tutti e buona lettura.

Credo sia inevitabile e doveroso fare una piccola premessa a questa fan fiction, all'apparenza un po' trash. Diciamo che ho pensato di combinare due universi che amo moltissimo, al fine di scrivere qualcosa di leggero e intrigante, che mi ricaricasse le pile, dopo la pubblicazione del mio primo libro.

Spero che vi piaccia l'idea e che sosterrete, in caso, questa mia piccola missione.

L'obiettivo con questa fanfic è quello di portare i Pokèmon, proprio così, all'interno del nostro mondo. Un mondo, che, però, è popolato dai personaggi che abbiamo imparato a conoscere nell'universo Marvel.

Gli eroi del MCU in questo universo non hanno i poteri, ma hanno i loro caratteri e, ove possibile, i loro background. Sono straordinari sì, ma straordinari allenatori di Pokèmon!


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#1 – L'AVVENTURA DI PETER PARKER

«Peter, svegliati. È veramente tardissimo.» Zia May lo osservava, dalla soglia della porta del loro appartamentino del Queens. Aveva i capelli avvolti in un asciugamano, che sembrava un enorme e ridicolo turbante. Era appena uscita dalla doccia e aveva uno sguardo preoccupato.

Peter faticò a mettersi in piedi, così come faticò a rispondere alla zia. Scosse la testa e sbuffò, cercando di riacquistare il pieno controllo delle sue funzioni mentali.

«Vedi che oggi è il gran giorno.»

Era vero, quel giorno i nuovi aspiranti allenatori di pokèmon degli Stati Uniti, che si erano iscritti al programma mesi prima, sarebbero dovuti andare a scegliere il primo mostriciattolo con cui avrebbero iniziato la loro avventura.

«Se non ti sbrighi, non avrai scelta e... Chissà, magari potrai iniziare il viaggio solo fra sei mesi.»

Peter si ravviò i capelli con un gesto quasi automatico. Doveva fare in fretta. Se non avesse trovato nessun pokèmon, il suo viaggio avrebbe potuto ritardare di molto tempo. Infatti i comuni delle singole città sovvenzionavano i ragazzi agli ultimi anni di liceo, che volessero cimentarsi in quella strada, ma avevano un numero limitato di finanziamenti e non tutti li ottenevano. Peter aveva ottenuto quella possibilità, piazzandosi terzo in un esame sulla conoscenza dei pokèmon. Era sempre stato un secchione, ed essere arrivato terzo ad un concorso a cui avevano partecipato quasi tutti i suoi coetanei era stato un risultato che non aveva stupito più di tanto né lui né zia May.

Erano circa le dieci meno un quarto, quando Peter finalmente raggiunse il centro. Come previsto, gli altri ragazzi erano già arrivati e avevano scelto il loro pokèmon. Sperava soltanto che non dovesse rinunciare a partire. Che poi, diamine, dovevano avere la lista dei nuovi allenatori della città, il numero di pokèmon pronti doveva essere sufficiente a coprire la richiesta. Di certo, zia May con quella battuta aveva soltanto voluto mandarlo in paranoia.

«Parker... Il bell'addormentato!» Nick Fury, il più grande esperto di pokèmon della città, era là, a pochi metri dal bancone dove l'infermiera si stava occupando di un Jigglypuff con il singhiozzo.

«Si ricorda di me?» Avevano scambiato quattro chiacchiere, subito la fine del test per stabilire chi avrebbe ottenuto il finanziamento per il viaggio.

«Come potrei non ricordarmi della tua faccia da schiaffi.» Fury aveva una benda nera sull'occhio e un lungo giaccone di pelle. Più che uno scienziato sembrava un sicario. A Peter venivano i brividi quando lo incontrava.

«Vorrei prendere il mio pokèmon e partire, dottor Fury.»

«Ma certo. Arrivi, fresco come una rosa, quasi un'ora dopo l'orario previsto e vuoi partire. Fosse per me la gente che si crede superiore alle regole prestabilite la rimanderei a casa, ma, purtroppo, hai avuto un risultato eccellente al test.»

Parker iniziava a sentirsi a disagio. Alzò appena gli occhi. Era intimorito.

«Senti, seguimi. Ti porto dal tuo primo pokèmon.»

TO BE CONTINUED...

Marvel Meets PokemonWhere stories live. Discover now