Dragonball Super Revelation

8. Il Guerriero perfetto

Spektor lentamente riprendeva le forze grazie ai suoi poteri angelici, mentre Vegito riusciva a malapena a muore le dita di una mano.
Gli Dei e gli Angeli trattenevano il fiato, cosi come anche Zeno e il Daishinkhan.

<< Credo sia un pareggio, in questo casa cosa succede?>> domando nervoso il padre di tutti gli Angeli.

<< Aspetta, non è ancora finita!>> rispose allegro il Re del Cosmo e poi il suo amico e sosia fece lo stesso battendo le manine e ripetendo a frase.

In pochi minuti entrambi i combattenti erano di nuovo in piedi.

<< Non puoi farcela, ho ripreso le forze e a breve svanirà la tua patetica fusione>> ridacchiò Spektor aprendo la mano e formando una sfera energetica che poi tenne stretta in un pugno.

Vegito era tornato alla sua forma base e teneva la testa china mentre barcollava per stare in piedi.

Il colpo energetico partì veloce come un proiettile invisibile, ma un movimenti secco del corpo della Fusione lo schivò senza neanche guardarlo.

Il saiyan alzò il capo e i suoi occhi erano grigi,mentre veniva circondato da una strana aura incolore.
Spalancando le iridi vari colpi micidiali raggiunsero Spektor spedendolo lontano a impattare contro alcuni detriti e formando un cratere dietro di lui..
Prima che il mezzo angelo potesse cadere a terra Vegito era dietro di lui a braccia conserte e con vari calci fece precipitare al suolo il suo avversario per poi fiondarsi verso di lui e stendere un pugno in aria.
Un drago di ki incolore e quasi argenteo partì attorno al braccio del guerriero fuso e trafisse in maniera invisibile Spektor che crollò in ginocchio ferito.

<< Che diavolo...dovresti essere di nuovo due corpi separati che succede?>> gridò Spektor furibondo mentre si toccava la ferita al fianco.
Dopo di che perse il controllo e sparò enormi sfere di energia a Vegito che le schivò tutte , così come fece con ogni pugno e calcio che il suo avversario voleva sferrargli poco dopo essersi materializzato davanti a lui.

Il contrattacco della fusione fu devastante fece volare in aria il nemico con un uppercut al mento e poi si materializzò alle sue spalle messo a testa in giù e con un cacio rovesciato lo spedì verso il basso.
Una volta impattato con il terreno Vegito bombardò di colpi invisibili Spektor e lo lasciò agonizzante al suolo.

<< Oramai sono una divinità, mi dividerò solo quando cesserà questo potere divino che prolunga l mia unione>> mormorò il saiyan fuso, mentre i suoi capelli e le sue iridi divennero argentee, sbloccando il pieno potere dell'Ultra Istinto.

Gli Angeli guardarono preoccupati Vegito, mentre gli Dei della Distruzione deglutivano, intimoriti dai limiti di quel guerriero praticamente perfetto.

Spektor si rialzò a malapena, mentre l'aura argentea circondava il guerriero supremo con attivo L'Ultra Istinto.

<< Da soli non avreste mai potuto sconfiggermi, questo brucerà nel vostro orgoglio saiyan, più della sconfitta>> sentenziò Spektor beffardo e arrogante.

Vegito non rispose e sparò una potente Kameahmeah, per poi teletrasportarsi dalla parte opposta e colpire il suo avversario con un lampo finale.

Spektor crollò colpito da entrambe le onde di energie e rimase privo di sensi tornando al suo stadio normale.

<< Uccidilo>> ordinò il Daishinkhan all'improvviso osservando Vegito.

<< Non può più nuocere a nessuno>> rispose secco e a braccia conserte il guerriero con L'Ultra Istinto.

<< Questi erano i patti>> disse nervoso il Gran Sacerdote al sommo Zeno.

<< I patti sono patti, Vegito, fallo!>> rispose dispiaciuto il Re del Cosmo.

La fusione esitò per un momento, osservando i visi truci di tutti i presenti, poi sapendo di non avere scelta formo una lama di ki argentato usando la sua mano destra e la allungò fino a trafiggere il cuore di Spektor messo in ginocchio che cercava di alzarsi l'ennesima volta.
L'ibrido sussultò e annaspò prima di spirare definitivamente e stramazzare al suolo, poco dopo un dolore acuto pervase Vegito che in pochi attimi si dissolse.

Goku e Vegeta fecero la loro comparsa esausti e malridotti, acclamati da tutti, ma toccati nel profondo dalle ultime parole di Spektor.