[Nome Cognome]
-"Che meraviglia! Mi sembra di vivere in un sogno!"
Ero all'interno del liceo solo da qualche minuto, ma il mio entusiasmo era già alle stelle.
-"Tranquilla, è tutto vero." mi rassicurò Shoji.
Eravamo arrivati insieme e non aveva detto nulla durante il tragitto, limitandosi ad ascoltare i miei commenti di esaltazione. La maschera che aveva sul viso mi impediva di vedere la sua espressione, tuttavia i suoi occhi mi davano l'idea che stesse sorridendo. Il suo sguardo, puntato su di me, aveva un velo di dolcezza, in leggera contrapposizione con il suo aspetto possente. Era uno dei ragazzi più alti e robusti che avessi mai visto, ma fu gentilissimo con me fin da subito: ricordavo ancora che tempo fa, nonostante non ci conoscessimo, mi inseguì solo per restituirmi il telefono che avevo dimenticato, oppure il suo tentativo di infondermi coraggio durante il discorso di Present Mic. Ero entusiasta all'idea che avrei vissuto quell'avventura insieme a lui.
-"Sono così emozionata, e tu?"
-"Molto." ammise, anche se non lo dava a vedere. -"Adesso è meglio andare, altrimenti faremo tardi."
Non aveva tutti i torti. Fummo infatti gli ultimi a lasciare il dormitorio. Probabilmente i nostri compagni erano già in aula, per cui ci affrettammo a raggiungerli. Giunti davanti la porta della nostra classe, Shoji la aprì e poi si fece da parte.
-"Dopo di te..."
Sorrisi a quel gesto di cortesia e varcai la soglia. Come immaginavo, i nostri compagni erano già tutti dentro e approfittavano di quei minuti prima dell'inizio delle lezioni per fare conoscenza.
Mi sentivo piuttosto a disagio, in fondo, ad eccezione di Shoji, non conoscevo nessuno di loro. A primo impatto sembravano tutti molto simpatici e affiatati, ad eccezione di tre ragazzi che si limitavano a stare in disparte anziché interagire con gli altri. Tra questi c'era il ragazzo con l'Unicità delle esplosioni che incrociai il giorno del test di ammissione.
Non avevo alcun dubbio sull'esito della sua prova. Poteva sembrare un tipo arrogante e presuntuoso, ma a quanto pare sapeva il fatto suo.
Un altro ragazzo attirò la mia attenzione: occhi verdi, lentiggini sul viso e i capelli spettinati... lo avevo già visto da qualche parte, ne ero più che sicura.
-"Cra! Ciao, Shoji."
A parlare era stata una ragazza il cui aspetto ricordava vagamente una rana. Si era rivolta a lui con molta disinvoltura, forse si conoscevano da tempo. Sorrisi e mi feci da parte per lasciarli chiacchierare tranquillamente.
-"Ciao, Asui."
-"Cra! Cominciavo a preoccuparmi. Come mai ci hai messo così tanto ad arrivare?"
-"Ho incontrato [Cognome] e ci siamo messi a chiacchierare un po'..." rispose lui mettendo una mano sulla mia spalla. -"È stata una sorpresa rivederla qui."
A quel punto la ragazza rivolse il suo sguardo su di me e per un momento che mi sembrò eterno rimase in silenzio. Mi sentivo in soggezione.
-"Cra! Capisco."
-"[Cognome], ti presento Tsuyu Asui." disse Shoji.
-"Piacere di conoscerti, Asui." la salutai abbozzando un sorriso. -"Io sono [Nome Cognome]."
-"Cra! Il piacere è tutto mio." rispose lei ricambiando il gesto. -"Puoi chiamarmi Tsuyu."
Detto questo, si allontanò e andò a sedersi a un banco vuoto lasciandoci soli. La sua espressione era indecifrabile, ma per qualche motivo temevo che non avesse gradito la mia presenza.
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Mezo Shoji x Reader ITA (My Hero Academia)
Fanfiction[Nome Cognome] si risveglia all'ospedale e apprende dai suoi genitori di essere stata vittima di un brutto incidente. Deve la sua vita a un ragazzo che ha accettato di sottoporsi a una trasfusione. [Nome] è determinata a scoprire l'identità del suo...