Golfo d'Alaska.

29 5 1
                                    


La tristezza e la felicità, due concetti agli antipodi che però viaggiano sempre vicini, ma senza mai mischiarsi. Definisco queste due condizioni come ciò che accade nel Golfo dell'Alaska: l'incontro tra l'Oceano Pacifico e l'Oceano Atlantico che si sfiorano ma che non si mescolano fra di loro, non permettendo la balneazione e provocando forti correnti turbolente, proprio come quando siamo felici e ci sentiamo al settimo cielo o quando siamo tristi e pensiamo di non riuscire in niente. E allora perché queste due situazioni le pongo vicine? Bene, si toccano perché nella felicità c'è sempre un briciolo di tristezza e viceversa, perché quando incontri nuove persone sei contento ma sai perfettamente che prima o poi finirà, perché quando stai piangendo e improvvisamente arriva qualcuno che ti abbraccia il cuore ti si riscalda po' e ti inganna per un attimo che, da quel momento in poi sia tutto apposto.

La felicità è una cosa difficile da trovare,

gioca a nascondino con noi,

eppure ogni volta che andiamo a cercarla,

riesce a nascondersi così tanto bene che non riesci a scovarla.

E devi metterti seduto,

appoggiato al muro,

ad aspettarla,

ma alla fine lo sappiamo,

la felicità è inaspettata,

arriva nel momento più improbabile

e ti fa sorridere.

Quante volte abbiamo cercato la felicità? E quante volte non l'abbiamo trovata? Forse troppe, molto probabilmente molti di noi la cercano tutt'ora e la cercheranno sempre, c'è chi la cerca in un luogo, in una cosa o in una persona. Io credo che soprattutto la felicità venga cercata in una o più persone, negli occhi di essa, nel suo sorriso e nella sua capacità di farci stare bene. Strano vero? Riponiamo nell'anima di una persona il nostro benessere, come quando non hai tasche e chiedi ad un tuo amico di tenerti le chiavi di casa per non perderle. È come dire: "tieni, custodisci questa parte di me e se ci riesci trasformala in felicità, non importa in quanto o per quanto, tu trasformala in felicità e te ne sarò grata a vita". Un po' come quando ti sposi, ti vesti dell'anima di un'altra persona e lui o lei fa lo stesso, ti doni completamente ad una persona, ti tuffi nel vuoto, fai bungee jumping ma senza la certezza che la corda elastica regga o che ci sia qualcuno sotto a toglierti l'imbracatura.

Bastano veramente 2 giorni per cambiare una persona?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora