Capitolo 39- non avevo scelta

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Jungkook's pov

Quando aprii la porta non potei credere ai miei occhi, Taehyung si stava baciando con un ragazzo.

Non mi diedi neanche il tempo di capire chi fosse che richiusi la porta di scatto correndo via in lacrime.

"Jungkook?"

Mi sentii richiamare da lui, quella voce che avevo sempre amato ora sembrava procurarmi solo dolore.

Non volevo sapere cosa volesse dirmi, come avesse intenzione di giustificarsi, se prima ero arrabbiato con lui adesso ero furioso.
Erano passati tre giorni da quando avevamo litigato e lui cosa faceva? Mi sostituiva?

<<non lascerò che tu ti prenda gioco di me>>

Pensai uscendo da quella casa sotto gli occhi confusi della signora Kim per poi raggiungere l'aiuto di Seokjin.

"Jungkook cosa-"

"Non fare domande e parti"

E così fece, non sapevo dove stessimo andando, non mi interessava, avevo solo bisogno di smettere di pensare a lui, anche solo per un istante.

Continuavo a sentire la sua voce rimbombarmi nella testa, tutti i suoi ti amo, le sue parole dolci, poi ripensavo alla scena alla quale avevo assistito poco fa, non potevo credere che mi avesse davvero fatto questo.

"Dove stiamo andando?"

Domandai quando sporgendomi dal finestrino non riconobbi più la strada, quella non mi sembrava Seoul.

"Nam vuole darci delle informazioni su Callpact, parlarne a casa sarebbe imprudente quindi vi ho portato qui"

Enunciò scendendo dall'auto per poi osservare il paesaggio circostante, ci trovavamo in campagna... ma come gli era venuto in mente di guidare fino a qui?

"Allora, scendete?"

Sbuffai per poi saltare giù dal veicolo con Namjoon al seguito.

"Quindi? Cosa volevi dirci?"

Domandai senza alcun reale interesse nel saperlo, ora mai mi importava relativamente di Callpact, la mia priorità era Taehyung.

Namjoon si guardò intorno con fare sospettoso per poi iniziare a parlare.

"Dunque, come ho già detto a Seokjin, sono stato io a realizzare l'app di Callpact ma nonostante ciò non sono io la mente del gioco, l'idea non è nata da me, non conosco il nome di chi ha voluto creare questo gioco ma per facilitarci le cose lo chiameremo X.
Sono sempre stato uno stupende modello, il migliore nella mia città, tutti parlavano di quanto fossi eccellente in qualsiasi cosa facessi.
Probabilmente per questo ho attirato l'attenzione di X il quale mi ha rapito e portato in quella casa a Seongnam dove poi voi mi avete trovato.
Mi ha obbligato a realizzare la sua idea al fine di lucrarci sopra, sapevo che era sbagliato, non avrei mai realizzato un gioco simile sapendo che avrei potuto ferire qualcuno, ma la cosa non dipendeva da me, ero stato obbligato a faro, non avevo scelta.
Pensavo che una volta finito il mio lavoro mi avrebbe riportato a casa, invece mi ha lasciato lì a patire la fame, solo come un cane."

Mi vennero i brividi ad ascoltare il racconto di Namjoon, ora capivo perché fosse così spaventato quel giorno.
Chissà quanto tempo aveva passato in quella casa, da solo.

"Non sai chi sia questo X? Non lo hai mai visto in faccia?"

Domandò Seokjin lanciando un'occhiata al minore che scosse la testa.

"Ha sempre agito tramite altre persone, non si è mai voluto sporcare le mani quindi no, non l'ho mai visto"

Rispose Namjoon abbassando lo sguardo.

"Pensi che sia stato lui ad uccidere Hoseok? O perlomeno a dare l'ordine di farlo"

Era assurdo che ancora non sapessimo chi fosse il colpevole e la polizia senza le informazioni di Nam avrebbe fatto poco.

"Si, sono sicuro che sia stato X ad ucciderlo.
Vedete, passando tutto quel tempo in quel luogo ero riuscito a contattare alcuni giocatori, tra questi c'era Hoseok.
Gli avevo dato delle informazioni sperando che lui potesse portarle alla polizia e mettere fine a tutto questo.
Alla fine sono riuscito nel mio intento, lui ha confessato tutto ma non avrei mai pensato che X si sarebbe vendicato.
Ha scoperto che stavo divulgando delle informazioni sul gioco ed ha dato di matto.
Ha fatto venire a Seongnam dei suoi subalterni i quali hanno scritto ad Hoseok di venire nella casa dove mi avete trovato spacciandosi per me.
Inutile dire che non è neanche riuscito ad arrivarci a casa..."

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Spazio autrice: scusate se in questi giorni non ho aggiornato :c

𝐎𝐮𝐫 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭 𝐠𝐚𝐦𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora