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Yoongi scese dal bus, sempre con in testa quel misterioso ragazzo.
Nonostante cercasse in tutti i modi di scacciarlo via dalla sua mente, ogni suo pensiero si rivolgeva poi a Jimin.

Rassegnato, camminò lentamente verso scuola, maledicendo sé stesso per aver deciso proprio quel giorno di fare qualcosa di diverso da starsene nel letto a piangere.

Qualche ora dopo, la professoressa chiese a Yoongi di farle un favore.
"Min, ti dispiacerebbe andare un attimo nella 3'C per chiedere loro se hanno un gesso in più da prestarci?"

Il ragazzo sbuffò, ma poi annuì svogliatamente.

Che palle, sono venuto a scuola per "imparare" non per andare a fare il piccione viaggiatore.

Dopo essersi perso parecchie volte, Yoongi trovò finalmente la classe.
Bussò, e subito dopo gli alunni pronunciarono all'unisono un sonoro "avanti".

Entrò.
Rimase paralizzato.

No. Non può essere lui.

Ebbene sì.
Il ragazzo dalla sua stessa aura era proprio lì in tutta la sua bellezza, e sembrava anche lui piuttosto sconvolto e imbarazzato.
Jimin si coprì il viso in un modo che Yoongi trovò semplicemente adorabile, i suoi modi da bimbo lo facevano letteralmente impazzire.
Solo che nel profondo Yoongi odiava Jimin.
Odiava il modo in cui gli faceva provare certi sentimenti.

Odio sapere di essere vivo, e di essere umano.

Come avrete potuto notare, Yoongi era un ragazzo veramente strano.
Era così stufo di non provare nulla, ma allo stesso tempo l'idea di essere in grado di amare lo spaventava terribilmente.
Così come la sua depressione.
Ci era talmente abituato che ormai era quasi affezionato ad essa, e non aveva nessuna intenzione di cambiare o anche solamente provarci.
Era in qualche modo felice del suo modo di essere, non avrebbe mai desiderato di essere diverso, nonostante tutto.

Ritornando a noi; la sua ansia si fece sentire sopratutto nelle sue parole: tremava come una foglia persino quando stava cercando di comunicare con l'insegnante.
Per fortuna, poco dopo fu libero di andarmene e porre fine a quell'inferno.

Dopo qualche ora, Yoongi dovette andare nella classe di arte.
Ma perché ho deciso di tornare a scuola?!

Si diresse svogliatamente verso l'aula dedicata alla materia e si sedette in un posto libero a caso.

Appena la professoressa entrò e iniziò a spiegare storia dell'arte, Yoongi perse subito il filo del discorso e rassegnato cominciò a cercare qualcosa di interessante da fare. Un'impresa praticamente impossibile, visto che si trovava in una cazzo di classe.

Notò per caso delle scritte sotto il suo banco. Erano tutte cose dementi, bestemmie o "ti amo" mai detti.

Quando però il suo sguardo cadde su delle frasi più lunghe delle altre.

"hey.
Non so chi tu sia, non so nemmeno perché sto facendo tutto questo.
So solo che probabilmente questa sarà la penultima lezione che passerò in quest'aula.
Metterò fine alla mia vita, contenti?"
pjm, 12/05/20XX

Cosa?

Rimase destabilizzato. Non sapeva veramente cosa fare o pensare.
Era stato scritto proprio quel giorno, e tutto ciò spaventò il ragazzo ancora di più.
L'unica cosa che riuscì a fare fu prendere d'impulso la penna e rispondere.

"no, ti prego. Non farlo."
myg, 12/05/20XX

Sperava vivamente che quella persona non si fosse già tolta la vita, e che non lo avrebbe fatto seriamente.

Non sapeva nemmeno perché stesse  pensando cose del genere.

Dov'è finito Min Yoongi?

Non lo sapeva. Non lo sapeva nemmeno lui.

I can't feel none-yoonminWhere stories live. Discover now