Capitolo 36

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Harry's Part

La giornata finì, e tutto il tempo pensai a centinaia di cose che potevo fare per fa capire a Kimberly quella cosa.

Quando andai a casa decisi di chiamare Gemma:

" pronto?"

" Hey Gemma come stai?"

" io sto bene tu?"

" Uhm bene direi"

"Sicuri di stare bene? Dalla tua voce si direbbe di no"

"No tranquilla Gem, è tutto okay... Senti, volevo chiederti una cosa"

"Ancora quella ragazza?"

"Si, ma devo chiederti solo un consiglio.. Per questo volevo che venissi a casa mia"

"Certo fratellino, arrivo tra poco"

Chiusi la chiamata e mi sedetti sul divano aspettando che Gemma arrivasse.

Come al solito avevo bisogno di lei per queste cose.

Suonò il campanello e andai ad aprirle.

"Hey bella"-"Ciao Haz!"

Entrò in casa, posando poi il giubotto e la borsa sul divano, dove poi si sedette. La raggiunsi.

"Allora... qual è adesso il problema?"

Iniziai a torturarmi le mani dall'imbarazzo, ma dovevo parlare:"Vedi, devo dimostrare a quella ragazza che mi piace davvero"

"Uh uuuhhh" Mi lanciò uno sguardo malizioso, poi si ricompose e parlò: "Uhm allora... Non so Harry. Punti sul romantico? Tu non sei.." La precedetti, bloccandola: "No, non sono un tipo romantico. E faccio schifo in queste cose"

"Può darsi... ma puoi sempre diventarlo Haz"

Sospirai: in effetti sarei potuto esserlo qualche volta. Una di queste era quella con Kimberly.

"Va bene Gemma, ci proverò. Però io ti ho chiamata proprio per aiutarmi a capire cosa è meglio fare"

"Okay Harry. Allora innanzitutto dammi carta e penna"

Feci come mi disse, e mi alzai per prendere ciò che mi aveva chiesto.

Da come eravamo seduti e attenti e dal modo in cui parlavamo sembrava che stessimo creando un piano di guerra!

Dopo aver segnato tutte le poche cose che sapevo di Kimberly, mia sorella mi propose due cose:

"Io direi: o la porti a fare un giro sul Tamigi con uno di quei battelli e prenoti una 'cenetta' romantica" a quel punto feci una smorfia, perchè mi dava davvero fastidio quella parola. Lei nel frattempo continuò: "Oppure non so, magari la porti nella ruota panoramica dove la bacerai.." diceva mentre scarabocchiava disegnini incompresibili sul foglio.

La bloccai: "Aspetta Gemma, aspetta. Io non voglio fare cose del genere. Oh, mi è appena venuta un' idea: che ne dici se una sera metto degli striscioni nel giardino di casa sua cosi lei al mattino dopo li vede?"

La sua espressione mi lasciò perplesso, ma per fortuna parlò e capii meglio: "Harry e secondo te questa è una cosa meno 'romantica' di quelle che avevo detto io?! Queste cose le fanno gli innamorati.. e, a quanto pare, tu lo sei"

Io? Innamorato? No...

"Gemma io non sono innamorato. Però devo farle capire che mi piace, quindi farò lo stesso così"

Mia sorella sospirò, scuotendo la testa:"Sei il solito testardo.. Va bene, fai come vuoi"

Si alzò,prese le sue cose e dopo esserci salutati se ne andò.

Okay,l'idea l'avevo. Dovevo solo metterla in pratica.

Non ero sicuro che fosse stata all'altezza delle mie aspettative, perchè era una cosa molto semplice.

Andai quel giorno stesso a prendere dei pezzi di stoffa e delle bombolette decenti, poi nel giardino di casa iniziai a pensare e ripensare a cosa potevo scrivere su quei metri di tela bianca.

In fondo, a pensarci bene, non ero affatto pronto a quello che stavo per fare. Come tutto quello che stava accadendo ormai da giorni, tutto ciò era una pazzia.

Ma ogni giorno mi accorgevo che lei prendeva per se sempre qualcosa di  più di me, e non riuscivo a fermare questo. Non volevo fermarlo...

Presi poi la bomboletta dopo svariati minuti a pensare e scrissi: "Mi hai stregato e adesso solo tu mi fai venire le farfalle allo stomaco come nessun' altra"

Non era di certo una delle frasi più belle e romantiche che io abbia mai pensato o scritto o sentito ma era d'effetto.

Avrei pensato in seguito cosa scrivere nell'altro pezzo di stoffa.

Rientrai in casa dato che delle goccie iniziavano a cadere sulla testa e sugli striscioni.

Andai in camera mia e mi feci forza per prendere il libro di matematica ed iniziare a svolgere quei dannati compiti.

Il giorno dopo era il giorno in cui molto probabilmente avrei fatto il "passo". In pratica le avrei detto tutto ciò che mi stava facendo, ogni giorno di più.

Era inutile mentire a questo punto.

Heyyyy :)

Allora ho deciso di finire il capitolo perche ero abbastanza in ritardo, sorratemi.

Inoltre non vi dico gia quanta roba ci danno da fare. (A scuola di compiti intendo)

Comunque volevo dirvi che i voti scarseggiano, ma ormai manca poco alla fine della storia e non mi ritiro dallo scriverla adesso.

Comunque, spero che votiate di piu e che il  capitolo vi sia piaciuto, non vedo l'ora di scrivere il prossimo.

Detto questo vi saluto, baci :-*

I-NeedYou_1D

Impossible. [H.S.] (IN CORREZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora