Prologue: She's Not Afraid

Comincia dall'inizio
                                    

È la cotta di Arba da mesi, e non è passato un solo giorno senza che lei me ne parlasse, definendo la sua barba 'un'appendice del kamasutra'.

Io lo definisco uno che non sa nemmeno in quale pianeta viva, ma l'importante è che piaccia a lei... E questa è una certezza.

Arba sospira piano, finendo il biscotto prima di parlare: "oggi si è seduto accanto a me in aula studio, e mio Dio, Diana, il suo profumo. Non so cosa usi, ma sa di sesso e di soldi, e sembra quasi fatto apposta per attirare gli ormoni femminili. Comunque, si è seduto accanto a me e si è messo a spiegarmi qualcosa, ma io non ho ascoltato nemmeno mezza parola e non ho capito un accidenti perchè ero troppo impegnata a guardare come muoveva le labbra... E sai che faceva?".

"No?" Rispondo, facendola sembrare più una domanda, tanto che Arba sospira.

"Lui faceva delle pause per guardarmi e leccarsi le labbra. Leccarsi le labbra, entiendes?".

Ridacchio leggermente davanti alla sua disperazione, perchè è abbastanza comica: "entiendo... Che ragazzo sadico".

"Esatto! Ma te le lecco io le labbra! Faccio quello che vuoi!" Esclama, gesticolando, ed io non riesco proprio a trattenermi, scoppiando in una fragorosa risata.

"Arba! Non è la disperazione la chiave per arrivare ai ragazzi" sorrido piano, scuotendo la testa, guardandola alzare gli occhi al cielo.

"Tu hai tre anni di esperienza in più con i ragazzi, la fai facile".

"No, la faccio facile perchè lo è. Non devi mostrarti troppo disponibile. Non pendere dalle sue labbra, al contrario del credo comune, quelle facili non piacciono loro poi così tanto" confesso, e Arba sembra pensarci qualche secondo, ma prima che possa dire altro il mio cellulare squilla, e quando vedo la scritta 'agenzia' sullo schermo, capisco subito che la mia giornata libera non sarà poi così libera.

"Pronto?".

"Diana, c'è bisogno di te qui. E ora. Il prima possibile" annuncia la voce della direttrice dell'agenzia, e dal tono serio della sua voce, capisco subito che devono esserci un bel po' di soldi in ballo.

"Venti minuti?" Propongo, e alla sua risposta affermativa metto giù la chiamata, sciogliendo i capelli dalla coda che ho fatto stamattina.

"Mi dispiace lasciarti, ma devo scappare" sospiro alzando gli occhi su Arba mentre allaccio gli stivaletti con il tacco, osservando velocemente il mio riflesso allo specchio.

I miei capelli sono un mezzo disastro, ma spero che il colore distragga dal loro disordine.

"Tranquilla... Ma posso rimanere qui? Hai la tv via cavo, e se non guardo America's Next Top Model lo sai che vado in crisi" domanda, facendomi sorridere prima che annuisca, infilando il cappottino nero e afferrando la borsa.

"A dopo!".

Scendo le scale velocemente, abituata a destreggiarmi sui tacchi visto che li indosso da anni. Mi danno una sensazione di potere e autorità che mi piace molto, motivo per cui non potrei starne senza.

Riesco a trovare un taxi non appena esco dal condominio, e grazie al traffico newyorkese che oggi sembra essere moderato -cosa più unica che rara-, raggiungo l'agenzia in meno di venti minuti.

"Sono qui, sono qui, sono qui!" Esclamo entrando, salutando la segretaria che ride piano davanti alla mia entrata in scena, trovando poi alcune colleghe davanti alla porta della direttrice, tra cui Claire.

"Tu non hai idea di cosa sta succedendo" annuncia subito, prendendomi da parte e allontanandosi leggermente dalle altre, "non hai proprio idea".

"E no che non ne ho idea, sono stata chiamata venti minuti fa... Ma che succede? Perchè siamo tutte qui?" Domando, confusa, facendo sorridere maliziosa Claire.

"Dentro all'ufficio della direttrice, c'è Luke Hemmings" confessa come se fosse un segreto di Stato, lasciandomi vagamente perplessa.

"Chi, scusa?" Domando, guardando Claire spalancare gli occhi.

"Ma non li leggi i tabloid? Il figlio minore degli Hemmings! Il combinaguai... Pare che sia stato addirittura cacciato dalla Columbia per comportamento inappropriato".

Quelle parole fanno scattare un campanello nella mia testa, ricordandomi dove l'ho già sentito: "quel Luke Hemmings? Pensavo che fosse in Europa con i soldi di papino".

"Lo era, ma è tornato a New York... E ora è qui. Essere pagata per fare la sua finta fidanzata non deve essere male... Lui non mi piace, ma è ricco sfondato" commenta Claire, ed io sto per ribattere ma vengo zittita quando la porta dell'ufficio della direttrice si apre, rivelando lei e un ragazzo che non avrà più di venticinque anni.

Le foto pixellate dei giornali online e cartacei non rendono affatto giustizia a Luke Hemmings, ricco ereditiere di una delle famiglie più danarose degli Stati Uniti, e me ne rendo conto quando riesco a vederlo da vicino.

I suoi tratti sono talmente delicati da essere quasi femminili, resi meno tali dal filo di barba sul suo viso e dal piercing al labbro. I capelli sono lunghi e ricci, una ciocca scomposta cade sulla sua fronte, e unita alla giacca di pelle e agli anfibi ai piedi, gli dà quell'aria disordinata e poco elegante che mette quasi in dubbio la sua appartenenza all'élite di Manhattan.

"Queste, signor Hemmings, sono le nostre ragazze" annuncia la direttrice, facendo un gesto verso di noi, e vedo Luke guardarsi attorno annoiato, quasi infastidito da noi, e sto per abbassare lo sguardo e nascondermi dietro Claire quando i suoi occhi si spostano su di me, facendomi congelare, e un sorriso strafottente compare sulle sue labbra.

"Lei".

E mentre pronuncia quella parola, i suoi occhi non si staccano un secondo dai miei.


Bonsoir!

Prima di tutto, vi dico che dedico questa storia a bestdrugever e a darkargent dato che loro hanno ispirato i personaggi di Arba e Diana, ma non saranno le uniche.

Questa storia è un piccolo twist di una trama già abbastanza utilizzata su Wattpad e in generale nei romanzi rosa, ma non posso negarvi che mi intriga un sacco.

Ovviamente avremo anche gli altri tre secondi d'estate, ma saranno distribuiti lungo tutta la storia, per cui godetevi this ride, it's a wild one.

Spero che questo prologo vi abbia intrigate!

Amore e biscotti per tutte,

Claire.

Fake Girlfriends Agency || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora