Capitolo 1 ✔

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Sensi di colpa

"Ma ti dirò una cosa in cui credo fermamente:

il senso di colpa è come una puttana.

Va con tutti e non ti fa godere."

~ Jonathan Carroll

Travor

Afferro il mio nuovo regalo, stiamo insieme solo da un paio di mesi ma sa già alla perfezione di cosa io abbia bisogno. Non posso fare a meno di sorridere sentendo il suono dell'accensione del mio nuovo gioiellino.

Le porterò la colazione a letto, per sdebitarmi...

Con un vassoio nella mano destra e la videocamera nella sinistra salgo le scale che mi portano alla struttura sospesa occupata dalla mia camera da letto. L'obbiettivo cattura i mie piedi scalzi e poi quando alzo lo sguardo il letto di fronte a me.

È passato da un pezzo mezzogiorno ma, a differenza degli altri giorni, sembra non avere intenzione di alzarsi.

Poso il vassoio su uno dei due comodini in legno, vicino a letto king-size che si trova al centro della stanza. La videocamera mi trema nella mano mentre cerco di non rovesciare il bicchiere di spremuta.

Punto l'obbiettivo su di lei, è la cosa più bella che abbia mai visto e merita di essere catturata in eterno in questa pellicola. I suoi capelli biondi ricadono sul cuscino come una distesa di fili d'oro, mentre il sole che filtra dalla finestra sopra il letto le illumina la carnagione pallida.

Memorizzo in questa memoria digitale ogni suo dettaglio, dai capelli alla punta del piede che sbuca dalle lenzuola beige.

Sorrido pensando ai suoi piedi che giusto la notte prima spingeva contro il mio sedere per chiedermi di più. Non sono riuscito a darglielo però... lei pensa che non me ne accorga ma so benissimo di non essere riuscito a portarla all'orgasmo. La cosa mi disturba, cerco di fare del mio meglio per farglielo piacere, ma sembra tutto inutile.

Scacciando qui pensieri punto la telecamera sul suo viso. Le sue lunghe ciglia bionde nascondono due occhi color del ghiaccio. I suoi occhi sono la prima cosa che ho notato in lei la prima volta che l'ho vista. Quando ci siamo incontrati, o meglio scontrati al college.

<<Sei l'essere più meraviglioso che abbia mia visto>> dico alla telecamera, <<Amo il broncio che hai quando dormi>>, aggiungo zoomando su di esso.

Mi sdraio sul letto, al suo fianco. Giro la videocamera in modo da riprendere me.

<<Grazie per il regolo>>, la ringrazio tramite l'apparecchio sorridendo all'obbiettivo.

Mi avvicino a lei, in modo da riprendere entrambi.

<<Stai ancora dormendo dormigliona. Mi piace però, poterti guardare dormire, potrebbe diventare il mio nuovo hobby al posto della fotografia>>.

Volto il capo verso di lei. I suoi occhi sono ancora serrati e dorme come se niente fosse.

Le accarezzo una guancia, e la osservo piano piano risvegliarsi. Catturo tutto con la videocamera, non voglio perdermi il momento in cui le sue iridi argentee incontreranno le mie.

<<Buongiorno>> mormoro quando alla fine apre gli occhi.

Mi guarda, poi sorride e alla fine ribatte con un <<'giorno>> sbadigliato.

Broken - Come feniciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora