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"Il volo per Los Angeles è previsto fra un'ora e mezza, si prega di avvicinarsi al Check In" una voce metallica risuona nell'aeroporto.

"Devo andare"mi girai con quasi le lacrime agli occhi.

Sto facendo un passo importante nella mia vita,tra poco atterrerò a Los Angeles.

Ho ricevuto un'opportunità dal mio liceo di fare una specie di vacanza-studio in qualche posto dell'America, grazie ai miei voti alti.

Spero sia un anno pazzesco.

A soli 16 anni è un passo davvero grande a parer mio.

Mi ospita una famiglia di 5 persone.

Guardo il volto triste e preoccupato dei miei genitori.

"Ci mancherai tesoro"sussurra mio papà abbracciandomi.

Adoro la mia famiglia. Con i miei genitori ho un legame particolare, ci diciamo tutto, fanno gli amici quando serve e i genitori comprensivi nell'altro caso.

"Anche voi, cercherò di chiamarvi ogni giorno, mi raccomando usate bene Skype e se non riuscite chiedete a Cass"

Dicendo queste parole mi scese una lacrima.

Cass é la mia migliore amica, l'UNICA che mi è stata vicino sempre.

Dopo aver rivolto un sorriso tirato ai miei mi abbassai mettendomi sulle ginocchia incrociando, così, gli occhi della mia bellissima sorellina.

É biondissima a differenza mia con degli occhioni blu davvero dolcissimi.

É triste.

"Ehi..." l'abbraccio ".. ritornerò presto,fai la brava,ascolta il papà e la mamma e ogni volta che vuoi chiamarmi basta che chiedi a loro due va bene piccolina?"

Lei mi saltó addosso abbracciandomi fortissimo.

La amo, Nicole è tutta la mia vita, una piccola peste di 5 anni davvero coccolosa.

Mi mancheranno come l'aria.

Mi rialzai guardando l'ultima persona alla mia destra.

Una bionda dagli occhi color Nutella.

"Cass.." sussurrai abbracciandola.

Non ci diciamo nulla, mi ha già detto tutto, ha pure controllato il fuso orario per sapere quando fare chiamata, è davvero un angelo.

Salutai la mia vita incamminandomi a fare il Check-In e anche se ero molto tentata non mi girai più.

Se l'avessi fatto probabilmente sarei scoppiata a piangere.

Come se non l'avessi fatto abbastanza..

In effetti tra ieri e oggi ho pianto tutto il giorno.

Il viaggio sarà lungo, atterrerò là alle 18 di sera se va tutto bene e da quel momento in poi sarò sola, completamente, non conosco nessuno.

***

Sento la voce metallica di un'autoparlante svegliarmi.

"Arrivati.." sussurro.

Scendo prendendo le valigie e tutte le mie cose e mi dirigo verso l'uscita.

Cerco qualcosa che mi faccia capire quale sia la mia nuova famiglia ma poi mi ricordo le parole della madre.

' saremo accanto a un cartello giallo con scritto zona vietata'

Scrisse.

Cercai in tutti i modi possibili ed immaginabili questo benedetto cartello e finalmente lo trovai.

Los Angeles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora