Occhi...

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Le braccia di Matteo che mi stringevano a lui...
Nella sua voce potevo sentire la tristezza che lo stava divorando.
"Me ne vado",dissi appoggiando la mano sulle sue,"Co-cosa?".
"Vado via per due giorni,ho bisogno di stare con la mia famiglia",mi girò per guardarlo negli occhi,"Che ti sta succedendo Ely?Stai diventando fragile...",feci un sorriso sforzato,"Forse non sono pronta per questa squadra...A differenza tua e di Vetto",Matea aveva ragione,ero solo d'intralcio alla squadra....

Il giorno seguente Luca e Matteo mi portarono all'aeroporto,parlai a Beltrami il quale capì la mia situazione e mi diede quei due giorni di riposo per schiarirmi le idee.
Ma sapevo già quale sarebbe stata la mia risposta....
MATTEO.
"Tornerà a giocare a Bolzano",dissi a Luca spegnendo il motore dell'auto,"Se è quello che vuole...Deve fare quello che la fa stare bene",ci guardammo,"Lo so...Non possiamo obbligarla a restare,le faremmo solo del male",Luca si grattò la barba,"Ha troppa pressione addosso e non sa come gestirla","Vetto...Io credo che non la stiamo aiutando abbastanza",mi appoggiò la mano sulla spalla,"Vediamo cosa decide di fare e poi vedremo come comportarci",fece un mezzo sorriso,eravamo tutti preoccupati per lei...
La nostra Banni.

La casa senza di lei era vuota,sentivo la sua mancanza e il mio malumore ste ben visibile, specialmente durante l'allenamento,"Piano vuoi un caffè?!".
Mi urlò Lorenzetti passandomi la palla,"Tutto okay", risposi imbarazzato,"Ho il consenso di portare a cena Ely?".
Mi chiese Lanza passandomi davanti per andare nella sua posizione,"È partita",dissi passando la palla a Bruno,"Oh,come mai?".
Sospirai,"Problemi personali",dissi andando verso la panchina per bere.
Luca era ancora in doccia, così ne approfittai per andare a chiamare Ely,la quale però non rispose,"Lasciala stare,fallo per il suo bene,smettila di starle addosso,non si metterà mai con te",Lanza stava esagerando,"Pensi che si metterà con te!?".
Sorrise,"Beh...le ragazze non hanno mai detto di no,a questo",disse ammirandosi, roteai gli occhi e me ne andai mandandolo a quel paese.
LUCA.
Matteo era uno straccio vivente.
Si vedeva che li mancava Ely.
Non era più solare come il suo solito,non parlava come il solito...
Sembrava un altro Matteo Piano.
"Ti manca",dissi guardandolo,non alzò la testa dal libro,"Ti manca,ma non come amica", alzò la testa spalancando gli occhi,"Mi manca nello stesso modo che manca a te",disse chiudendo il libro,"E allora per chi è la scatoletta che hai in camera tua che viene da una gioielleria?".
E bene sì,avevo visto una scatoletta sul comodino della camera di Matteo,"Per m-mia sorella",feci una risata finta,"Non sono stupido!".

Il giorno seguente andammo a prendere Ely in stazione,era sorridente,quando ci vide ci corse incontro,Matteo spalancò le braccia e la ragazza ci si fiondò,"RAGAZZI!MI SIETE MANCATI".
Mi unì al loro abbraccio,"Anche tu e tanto tanto",le disse Matteo,"Mancava la tua presenza in casa",dissi alla ragazza,la quale mi guardò,i suoi occhioni avevano qualcosa di strano...

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