Vancouver, 23 Gennaio 2022
Liam's Point Of View.
Impreco dopo aver chiuso la chiamata con il mio capo. Mi prendo la testa tra le mani e faccio alcuni respiri profondi per non lanciare il telefono nuovo da qualche parte e poi pentirmene amaramente.
Una laurea in criminologia e un master sprecati in una sola telefonata, nelle sole parole 'non possiamo affidarti quel caso'. Un senso di malessere mi invade e sono costretto a sedermi. Avevo investito gli ultimi cinque anni della mia vita nel disperato tentativo di fare giustizia al mio migliore amico e al ragazzo che lui amava, nel disperato tentativo di portare un po' di giustizia in un modo che non conosceva questa parola.
Il giorno dei loro funerali avevo promesso, giurato ardentemente sibilando i loro nomi, che li avrei vendicati. Tra le lacrime delle sorelle di Louis la mia promessa si era fortificata, tra gli occhi spettrali della madre di Harry aveva preso tutto il suo significato. Da ragazzino la cui unica passione erano i drink bevuti tra una sigaretta e l'altra, ero diventato un uomo con degli ideali, delle speranze in un futuro migliore e una famiglia da amare.
Niente mi aveva obbligato ad iscrivermi all'università e studiare centinaia di casi diversi, pronto ad applicare ogni minima nozione che imparavo all'unico caso di cui mi importasse davvero. Lo avevo fatto credendoci e per una volta non avevo rinunciato dopo le prime tre lezioni versando la vodka sui libri. Mi ero laureato nei tempi standard e nel frattempo avevo pronta la mia teoria su quel caso che i detective avevano considerato troppo inutile da studiare, poiché era più facile non interessarsi a una vicenda che avrebbe potuto smuovere forze più grandi di loro, piuttosto che pretendere la verità per i ragazzi che erano morti amandosi fino all'ultimo respiro, troppo giovani per immaginare di non potersi svegliare più tra le braccia l'uno dell'altro.
Dopo che il medico legale aveva affermato che Harry e Louis erano morti senza soffrire poiché il fumo era arrivato prima delle fiamme, l'attenzione della gente di era lentamente spostata ad altro, ad altri fatti di cronaca, ad altri omicidi che avvengono giornalmente in ogni parte del mondo. Perfino le loro famiglie si erano arrese ad una verità posticcia creata solo per non smuovere ciò che per la nostra societá non va mosso. Ma io amo creare confusione, ribaltare convinzioni, andare contro vento e urlare quando nessuno ha il coraggio nemmeno di sussurrare e così mi sono ritrovato con un resoconto di venti pagine su come i miei amici sono morti ma senza nessuno che mi desse la possibilità di perfezionarlo e pubblicarlo. É forse troppo rischioso denunciare una banda con radici mafiose che per anni aveva utilizzato Harry per i suoi sporchi affari? È forse troppo pericoloso accusarli di omicidio colposo quando si sono accorti che Harry non voleva avere più niente a che fare con loro? È forse da pazzi tentare di incastrare queste bestie senza anima che si sono permesse di spezzare la vita di due innocenti? Forse è tutte queste cose e anche di più.
Il mio telefono vibra ad un messaggio di mia moglie. È a casa e mi sta aspettando per mettere a letto Ben, nostro figlio. Sorrido e indosso la giacca, cercando nelle tasche le chiavi della macchina. Guardo per l'ultima volta la copertina del lavoro che ha occupato gli ultimi cinque anni della mia vita e sospiro. I visi di Harry e Louis nelle fotografie sembrano fissarmi intensamente, sereni e giovani come erano soliti essere. Sono costretto ad abbassare lo sguardo mentre le mie ciglia si bagnano velocemente.Vorrei avere la possibilità di fumare l'ultima sigaretta con te Louis e sentirti parlare continuamente di quanto sia bello Harry. Eri così dolce da farmi innervosire mentre segretamente immaginavo un amore grande come il vostro, potente come il vostro. Rinnegati per anni dall'intero universo avete sempre trovato il vostro unico modo per reincontrarvi in un'altra città, in un altro stato, sotto un altro cielo.
Vorrei bere ad un pub con te mentre ti racconto della meravigliosa donna che è mia moglie e della prima parola che nostro figlio ha detto solo alcuni giorni fa. Sono certo abbia detto qualcosa di simile a papà anche se potrebbe aver anche pronunciato torta per quando le sillabe erano confuse.
Vorrei semplicemente avere il mio migliore amico indietro perché non è fottutamente giusto che siate stati voi ad andarvene così presto. Avevate ancora tanti istanti da vivere, tanti libri da leggere, tanti posti da visitare, tante parole da dire, tanti argomenti su cui discutere e poi fare la pace, tanti drink da assaggiare, tanti desideri da esprimere e vedersi realizzare.
Non ti perdono Louis. Non ti perdono per avermi lasciato qui ad invecchiare senza di te, a capire e ad amare la vita senza alcune delle tue battute di sottofondo. Non ti perdono per aver portato Harry via con te perché, ammettiamolo, la sua presenza aveva donato un'aria di giovinezza a quella biblioteca polverosa. Non ti perdono semplicemente perché ve ne siete andati senza preavviso, senza avvisare che i cuori di tutti sarebbero stati spezzati irrimediabilmente nel corso di una notte di primavera, nella quale i fiori sbocciano e gli animali nascono e la morte è il pensiero più irrealistico che la mente possa creare.Entro nella mia auto e inizio a guidare lungo le strade di Vancouver. I lampioni sono già accesi e illuminano le strade di una luce fioca e traballante. Nonostante Natale sia passato da quasi un mese, alcune case sono ancora ricoperte di quelle luci psichedeliche dai colori e dalle forme improbabili.
Il mio cellulare squilla insistentemente e io mi allungo sul sedile del passeggero per prenderlo. Rispondo velocemente, senza nemmeno guardare chi stia chiamando.
"Tesoro sto arrivando a casa, mi mancano solo pochi isolati"
"Payne?"
"Oh, mi scusi, pensavo fosse mia moglie"
Stringo le mani sul volante e mi mordo forte il labbro.
"La chiamo per dirle che hanno deciso di affidarle la totale responsabilità sul caso Tomlinson e Styles. Da domani può iniziare a lavorarci con tutti i nostri mezzi".
Inchiodo ad un semaforo e sto per urlare nel microfono del telefono, sicuro che dopo aver chiamato tesoro il mio capo niente potrebbe peggiorare la mia situazione.
"Dice davvero? Sono entusiasta, grazie mille!"
Mi fermo ad un parcheggio di un piccolo market per terminare la chiamata e non rischiare tamponamenti inutili a causa della troppa adrenalina che sta girando nelle mie vene.
Il cielo è scuro e alcune stelle stanno spuntando in lontananza. Abbasso il finestrino e l'aria frizzante mi investe, riempiendo in pochi secondi l'abitacolo. E nonostante io sia una delle persone più ciniche del mondo, in quel momento posso giurare che qualcuno abbia sorriso da qualche parte tra quei punti di luce, sorriso per me, sorriso di me. Guardo l'orizzonte attentamente, nel punto dove i grattacieli sfiorano le nuvole e sorrido di risposta.THE END.
Grazie per il vostro continuo supporto lungo ogni capitolo di questa piccola storia. Grazie a chi ha letto e compreso ogni emozione e ogni messaggio che ho voluto trasmettere. Grazie a chi mi ha incoraggiato ogni giorno su tutti i miei social e grazie a chi mi ha aiutato nei miei momenti di assenza di ispirazione. Grazie a chi ha amato la mia versione di questo amore che ho cercato di descrivere nel modo in cui meglio sono riuscita, con tutti i miei errori e le mie imprecisioni.
Grazie a tutti voi che siete arrivati fin qui.free_leaf

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Le notti di Brighton
Fanfiction"Brighton era stata così bella da farmi illudere che la sua magia sarebbe potuta durare più a lungo del tempo, più a lungo di noi." Louis è un ragazzo inglese che da quattro anni si è trasferito nella città di Vancouver, in British Columbia. Ai suoi...