Pensieri qualunque di una persona qualsiasi

Italia, 04/10, 20:35, Evoluzione mitologica

In passato il grande aedo cieco Omero invocava la musa Calliope affinché ella gli cantasse delle gesta di Achille e Odisseo (Ulisse, per i traditori antiellenisti che preferiscono l'impero romano alla democrazia greca).
Tanto tempo è passato da allora, e molte cose sono cambiate, grazie allo spirito innato di cambiamento presente in tutti i viventi, a noi noto oggi scientificamente con il termine di evoluzione.
Attenzione: evoluto significa adattato, cambiato, riformato, rivoluzionato, non migliore. Non esistono organismi più o meno evoluti, perché ogni specie evolve (non "si" evolve) e si adatta per l'ambiente in cui vive.
Gli uccelli hanno subito l'evoluzione, i pesci hanno subito l'evoluzione , gli uomini hanno subito l'evoluzione.
E le muse?
Ebbene anche loro hanno subito l'evoluzione, almeno secondo quello che è il mio modesto parere da scellerato sedicenne. Calliope, la stessa che ispirò Omero, è ancora viva, semplicemente si è dovuta adattare ai tempi di oggi, e si manifesta ogni volta in modo diverso. Ogni tanto si manifesta come sofferenza, quel tipo di sofferenza che ti si accumula nella mano e che liberi sotto forma di inchiostro sulla carta.
Altre volte invece si fa vedere come gioia, o malinconia, o divertimento, o tristezza, o goduria, o dolore, e ancora ispira scrittori, ma anche cantanti e registi, ma non è questo di cui voglio raccontare.
Oggi, infatti, Calliope era in quella ragazza che mi stava davanti, seduta scompostamente sotto il monumento centrale della mia città, che sognava l'America, un Paese dove Libertà e Opportunità sono le migliori amiche di chiunque. Quella ragazza mi guardava, e attraverso i suoi profondi occhi castani, come fossero un vetro, io vedevo il fuoco che ardeva in lei, lo spirito di scoperta, di avventura e la voglia di conoscere e di fare esperienza.
Oggi ho visto la mia musa, in tutto il suo splendore.