Twenty five.

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L'anno successivo si sposarono.

Non si pentirono di aver fatto questa scelta, litigavano, certo, ma non avevano coraggio di lasciarsi, si amavano, e tanto.

«Sei l'uomo della mia vita.» Pronunciò Harry, stava giocherellando con le dita di suo marito mentre erano sdraiati tranquillamente sull'amaca arancione in giardino.

Louis ridacchiò appena e gli baciò una guancia.
«Amo sentirtelo dire.»

«Ed io amo te.» Disse Harry e girò il viso verso quello del più piccolo.

Louis si aprì in un sorriso e gli baciò ripetutamente le labbra a stampo.
«Sei bellissimo, Haz.» Gli disse.

«Anche tu lo sei.» Rispose Harry.

«Ragazzi! A tavola! La cena è pronta!» Jessica gridò dopo essersi affacciata nel giardino di casa Styles-Tomlinson.

«Arriviamo!» Disse Louis, si girò a baciare un'ultima volta Harry e poi saltò giù da quell'amaca.

«Finalmente! Stavo morendo di fame!» Esultò Niall che, fino a qualche secondo prima, stava profondamente dormendo sul prato a qualche metro da Harry e Louis.

«Zay, dai! Restituiscimi la scarpa.» Si lamentò Liam seduto su un telo sotto ad un albero mentre Zayn correva via con la sua scarpa tra le mani.

«Scordatelo! Devi ancora restituirmi il cuore!» Rise Zayn ed entrò di corsa in casa con ancora la scarpa di Liam in mano.

«Quello non te lo restituirò mai!» Sorrise Liam, si tolse anche l'altra scarpa, la lasciò sul telo e corse dietro al suo fidanzato.

«Lasciatemi almeno tre pezzi di parmigiana, non mangiatevela tutta!» Piagnucolò Niall correndo anche lui dentro casa.

Harry rise guardando quei tre idioti e si passò una mano tra i capelli, prese la mano di suo marito e insieme entrarono nel loro nido d'amore per cenare con la famiglia.

Erano una famiglia, ormai.

Too much;『l.s』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora