Prologo

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"Uno dei peggiori mali degli uomini è la debolezza.

Il più delle volte, stare supini e fissare il vuoto, sembra essere l'aspirazione prediletta dall'uomo. Stare inermi, con i muscoli rilassati e gli occhi insensibili all'aria pungente, è di gran lunga il modo migliore di affrontare ogni cosa. È senza dubbio un controsenso, lo ammetto, perché siamo soliti a riportare la nostra conoscenza, nonché effimera esperienza, al principio newtoniano di azione e reazione. Ci piace credere di essere forti e, sebbene dimostriamo più e più volte la potenza della nostra indistruttibile ed incorruttibile anima, nel profondo amiamo cadere e rimanere nel silenzio più assoluto.

Va peraltro messo in chiaro che la debolezza può essere repressa, schiacciata, isolata e zittita. Per questo ritengo che la beatitudine dell'essere umano non consista tanto nella ricchezza, o nella felicità, oppure nell'appagamento di una vita apparentemente completa e sensata, né tanto meno nella fede, ma piuttosto nella fortezza d'animo.

Ho deciso di raccontarvi una storia, la mia: non ha importanza se ciò che dirò non verrà preso per verità assoluta, d'altronde non è ciò che desidero. Spero e pretendo di offrirvi un'altra via per capire una sola piccola sfumatura della dimensione umana, nonché spirituale.

E sì, temo che la mia storia avrà una morale."

J.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 29, 2014 ⏰

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