"torniamo al letto"

"non ce la faccio Niall. Sto diventando matto"

Niall sospirò, solo un lupo poteva sapere quanto era fastidiosa la sensazione di prigionia e Harry, in quella settimana, aveva provato solo quell'emozione.

Dopo diversi minuti e tentativi, Harry aveva rinunciato e, sempre con l'aiuto di Niall, era ritornato sul letto.

"Louis?" scoppiò il riccio

Il liscio sospirò "Doveva fare la ronda. Oggi però ha detto che veniva a trovarti"

"certo come no" inizio con un malvagio tono di ilarità "pensi vivamente che Louis venga a vedere come sto? Come se gli importasse qualcosa di me" sbottò, e si poteva capire a miglia di distanza che quella gradazione di voce che aveva usato era delusa e triste.

Niall si morse la lingua, indeciso se porgere o no quella domanda. Tante cose non le capiva, o meglio, lui stava in silenzio. Guardava. Assemblava tutto quello che vedeva e, solo all'ultimo, si permetteva di parlare o fare un'ipotesi. Odiava le persone che facevano conclusioni affrettate, senza sapere tutta la storia al completo e lui, certamente, non voleva fare agli altri quello che non gli piaceva.

"Perché ti tratta cosi..." tentennò un attimo "..adesso?" decide di dire alla fine

Harry rimase sorpreso da quella domanda, ovviamente se l'aspettava! Non capiva infatti come mai Niall non glie l'avesse ancora posta e, adesso, era giunto il momento di spiegare il motivo che aveva spinto L'alpha a manifestare tutto quell'odio nei confronti del riccio.

"Ci credi se ti dico che non lo so neanche io?" incomincio Harry un po titubante "prima andava tutto alla grande, poi Louis, per una stupida litigata, ha deciso di allontanarmi" continuò mordendosi le labbra a sangue "avevamo un rapporto speciale . Era più che un alpha. Era un padre e adesso...adesso..." aveva le lacrime agli occhi, ma non sapeva finire la frase

"...Adesso sei solamente un suo sottomesso" concluse Niall la frase

il riccio annui, con le lacrime pronte a scendere dai suoi occhi. Niall si sporse per abbracciare il suo amico e stringerlo, stando attento alla fasce, al suo petto.

Dopo pochi secondi Harry si allontanò dal corpo caldo dell'amico per sistemarsi in modo più composto possibile.

La giornata passò in fretta e tra risate, scherzi e minestre puzzolenti era arrivata la sera. Niall doveva per forza tornare da Zayn e Liam, da quando era successo quel che era successo, Louis, aveva dato un coprifuoco davvero rigido e tutti e due gli omega sapevano bene quanto l'alpha si infuriava se non seguivi alla lettera tutte le sue regole e i suoi ordini , quindi, Niall, alle dieci e mezza aveva salutato Harry, che aveva opposto resistenza, e si era recato nel loft dei due beta che lo stavano aspettando a braccia aperte.

Harry, invece, rimase al letto, immobile a fissare il soffitto. Malie non era paese così rumoroso, anzi. Potevi fare tre km e non imbatterti in nessun cittadino, oppure, svoltare l'angolo e ritrovarti tutta la località seduta a chiacchierare o a scambiarsi aneddoti non-del-tutto interessanti.

L'orologio vicino a lui segnava la mezzanotte e Harry stava combattendo contro quel cazzo di tranquillante per rimanere sveglio, sperando che l'alpha da un momento all'altro, entrasse nella camera per vedere come stava. Eppure ancora niente ed Harry era a conoscenza che non avrebbe retto e alla fine si sarebbe addormentato senza vedere quei diamanti blu di Louis che, personalmente, trovava fantastici.

All'una e mezza, Harry, si era arreso. Aveva permesso al suo corpo di riposarsi e alla mente di staccare la spina. Il tranquillante stava facendo effetto e l'omega sentiva già la testa più leggera e le palpebre più pesanti ma l'unico pensiero, fisso nella sua mente, era ancora Louis. Louis che non riconosceva più. Louis che lo aveva abbandonato.

only half a blue skyWhere stories live. Discover now