Capitolo 22

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Harry's POV

Da quando Belle si era presentata a casa mia, Julie era diventata paranoica. Voleva a tutti i costi sapere cosa mi avesse riportato indietro e cosa significasse il nuovo tatuaggio che avevo fatto, ma fortunatamente ero riuscito a cavarmela dicendole che la busta l'avevo buttata e che non c'era niente di strano nel mio tatuaggio.

Non credevo se la fosse bevuta sul serio, ma almeno aveva smesso di fare domande.
Le cose tra di noi andavano abbastanza bene, stavo provando a far funzionare la storia, non era poi così male, ma ovviamente ancora Danielle non la voleva troppo intorno.
Era stato strano vedere Belle alla mia porta, ancora di più in un momento in cui io e Julie ci stavamo divertendo e avevamo appena finito di fare sesso. Era stato decisamente doloroso vedere che mi restituiva il regalo di compleanno perché, quando gliel'avevo preso, ero convinto di voler condividere con lei quella esperienza. Non avevo ancora deciso cosa avrei fatto di quei biglietti, sapevo che la piccola moriva dalla voglia di andare a Parigi, soprattutto di andare con Belle, ma a questo punto immagino che ci sarei andato da solo con lei.

Mancava giusto una settimana a Natale ed io non avevo ancora comprato un regalo a nessuno. Per questo avevo chiesto a Niall di occuparsi del negozio da solo per un giorno in modo da poter andare in giro a fare shopping.

Niall, essendo ormai ufficialmente il ragazzo di Cassie, aveva cercato più volte di darmi informazioni su Belle e sul suo nuovo fidanzato, dicendomi che l'aveva addirittura incontrato, ma io ero stato irremovibile. Non mi interessava sapere cosa succedesse tra loro due, sapevo che avrei solo sofferto sapendo che le cose tra di loro andavano a gonfie vele e che lei ormai si stava facendo una vita senza di me. Mi era già bastata la batosta dei biglietti per Parigi, non avevo bisogno di altro.

Avevo già comprato un regalo per mia sorella e mia madre, mi mancava qualcosa per Danielle, per Niall e per Julie, anche se non avevo idea di cosa avrei potuto regalare a quest'ultima.
Non la conoscevo più bene come una volta e, inoltre, non eravamo nemmeno così intimi. Era la mia ragazza? Non avevamo di certo ufficializzato la cosa, ma suppongo che fosse così, era pur sempre la mamma di Danielle, in fondo, ma non avevo la più pallida idea di cosa avrei potuto comprarle.

Stavo passeggiando pensando a cosa avrei potuto regalare a Julie quando un negozio di antiquariato attirò la mia attenzione.
Non capivo nulla di pittura, né di accessori per la pittura, ma avevo visto più volte Belle portarsi dietro una vecchia cassetta di legno con dentro tutto ciò che le serviva per dipingere. Lei ne possedeva una semplice e rovinata, ma nella vetrina di quel negozio ce n'era una splendida tutta intagliata e lavorata.

Senza esitazioni entrai per chiedere informazioni, subito una anziana signora con un sorriso stanco mi accolse «Buongiorno, posso esserle utile?» mi chiese cordiale «Buongiorno, vorrei informazioni sulla cassetta esposta in vetrina» ci spostammo verso la vetrina dove prese l'oggetto in questione «È un portaoggetti, generalmente la usano i sarti per portare aghi, fili, forbici e quant'altro o gli artisti per portare pennelli e tubetti di colore; ma ovviamente la può usare per qualsiasi cosa» mi sorrise mentre me la porgeva «Quanto costa?» le chiesi mentre la studiavo attentamente «È un pezzo unico, in legno di noce e intagliato a mano, sono 150 sterline» la miseria, erano una fortuna.
La guardai ancora per qualche secondo prima di annuire «Mi faccia un pacchetto regalo, per favore».

Tornato a casa vidi Julie intenta a dare da mangiare a Mila, che proprio non voleva saperne di obbedire alla ragazza. Ridacchiai quando, correndo verso di me, fece rovesciare la ciotola dell'acqua a terra facendo infuriare la bionda.
«Quel cane è insopportabile» borbottò arrabbiata «Mila è buonissima, solo che non gli stai simpatica» risposi accarezzando il Labrador.
Lasciai a terra le buste dei regali e mi tolsi la giacca. Ovviamente avevo lasciato quello di Belle in macchina, non avrei mai voluto che Julie lo trovasse.

The beauty and the father  | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora