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Dopo quel piccolo inconveniente con Liam, per poco Zayn non lo mangiava vivo.
Per fortuna c'ero io a calmare la situazione, anche se condividevo molto la sua ira.
Eravamo proprio ad un passo per farlo. Ancora non ci potevo credere.
Nonostante tutto, era stata davvero una serata indimenticabile.

«Mi spieghi perché sei qui?» sbottò Zayn ancora innervosito.

«I miei piani sono saltati e sono tornato a casa. Non pensavo che tu ed Eleni foste qui come non pensavo che stesse...» non continuò la frase perché io mi nascosi il volto con le mani. Se solo ripensavo a quella scena diventavo bordeaux.

«Beh, la prossima volta non piombare nella mia stanza all'improvviso. Sei fortunato che non fosse ancora nuda.» disse ed io gli rivolsi uno sguardo inceneritore. Poteva bastare adesso.

«Okay, non è successo niente. Lui non mi ha vista, noi non eravamo ancora a quel punto ed è tutto apposto. Adesso possiamo smettere di parlarne?» lo pregai e lui alzò gli occhi al cielo per poi avvolgere la mia vita con il suo braccio.

«Va bene. Vuoi restare comunque?» mi chiese ed io annuii. Perché rovinarci la serata così? Potevo benissimo dormire con lui, certo, senza fare più niente però.

«Allora, uhm, posso scendere se volete.» disse Liam grattandosi il capo.

«Non ti preoccupare, comunque avete le camere separate, non c'è nessun problema.» risposi io, sentendomi in imbarazzo per lui. D'altronde non aveva tutti i torti, era solo tornato a casa sua.
Liam guardò verso Zayn e poi corrucciò la fronte.

«Anzi, no, sapete che vi dico? Vado a vedere se il mio piano B è disponibile. Sapete, anche io avevo programmato una serata un po' più vivace. Comunque voi divertitevi, io non vi disturberò ulteriormente. Ci vediamo.» non mi diede neanche il tempo di rispondere che prese la sua giacca ed uscì di casa.

Alzai il volto per guardare Zayn con espressione rimproverante.

«Hai per caso cacciato di casa il tuo coinquilino?» domandai e lui si morse il labbro trattenendo un sorriso. Il suo atteggiamento mi fece ridere, sembrava un bambino.

«Sei terribile.» affermai poggiando le mani dietro il suo collo.

«Ehi, se l'è meritato. Ti ha visto mezza nuda.» precisò ed io gli tappai la bocca.

«La smetti di ricordami questo particolare? Non è stato molto piacevole neanche per me.» gli feci notare e lui mi morse il dito.
Allontanai la mano, «ma sei scemo?» dissi con ironia.

«Come, scusa?» capii che aveva intenzione di giocare.

«Ho detto che sei davvero scemo.» ripetei e lui mi sorrise furbamente. Prima di potermene rendere conto, mi afferrò per le cosce e mi riportò in camera da letto dove mi fece stendere ed iniziò a farmi il solletico.
Mi faceva male la pancia dal ridere e provai in tutti i modi a liberarmi, ma non ci riuscivo.

«Ti arrendi?» stava ridendo anche lui per la mia reazione.

«Sì.» affermai, stavo scoppiando.

«Come?» fece finta di non aver sentito.

«Sì, per favore.» lo pregai e lui mi lasciò stare, finalmente.
Mentre provai a calmarmi, lo osservai attentamente.
Aveva i capelli scompigliati, gli occhi ridenti e i segni del mio rossetto sopra le labbra ed il collo.

«Sei bellissimo.» mi sfuggì, sorprendendolo. Sorrise in imbarazzo ed abbassò lo sguardo. Mi sentii così sciocca per averlo detto.
Lui si avvicinò al mio volto e mi diede un piccolo bacio a stampo. Non avevamo bisogno di parole per capirci.

Si stese al mio fianco e mi strinse tra le sue braccia. Potevo sentire il suo cuore battere allo stesso ritmo del mio ed il suo respiro fondersi con il mio.
Ogni attimo che passavo con Zayn mi faceva sempre più capire quanto io fossi pazza di lui.
Non potevo più neanche minimamente pensare ad una vita senza Zayn, ormai ne era diventato il cuore.
Non sapevo a cosa ci avrebbe portato la nostra relazione, ma di certo la mia esistenza adesso sarebbe sempre dipesa da lui.

«Visto che ormai siamo arrivati a quel punto, posso farti una domanda personale?» mi chiese mentre io arrotolavo le maniche della sua camicia che avevo indossato come pigiama.

«Non vorrai mica chiedermi la mia posizione preferita?» scherzai e lui rise, scuotendo la testa.

«No, preferisco scoprirlo da solo.» ammiccò e sentii una scossa al basso ventre. Beh, Eleni, te l'eri cercata.

«Seriamente, volevo sapere se sarò una prima volta, o anche, non so, una seconda, oppure hai già fatto esperienze di questo genere?» quella domanda mi mise più in imbarazzo di quanto pensassi.

«Non penso sia importante sapere quante volte l'ho fatto prima di te, non pensi? Se ti può sollevare, non sarai il primo, ma neanche il centesimo.» dissi semplicemente, provando a non mostrarmi a disagio.

«Chi è stato il primo?» incalzò e non capii perché gli interessasse tanto.

«Un ragazzo alle superiori, era molto figo, se vuoi sapere anche questo.» lo presi in giro e lui alzò gli occhi al cielo.

«E come è stato?» aggrottai la fronte, iniziava a spaventarmi.

«Zayn, che domanda è? Non penso sia necessario sapere tutti questi dettagli.» affermai al quanto confusa.

«Sono solo curioso, non voglio fare nessuna scenata di gelosia, tranquilla. Se vuoi ti racconto la mia. La ragazza era un'amica di mia sorella maggiore, l'abbiamo fatto a casa sua e penso sia stato abbastanza bello, tranne per il fatto che lei baciava in modo strano.» alzò le spalle ed io storsi il naso.

«Non volevo saperlo.» puntualizzai e lui accennò una risata.

«Adesso tocca a te.» affermò ed io sospirai.

«Okay, il ragazzo si chiamava John, seguiva il corso di scienze con me ed era molto carino. L'abbiamo fatto nella sua macchina ed è stato davvero stupendo. Ho un bellissimo ricordo di quella notte, come anche di John. È stato il mio primo amore.» raccontai, sorridendo a quei ricordi. Era stato un bel periodo della mia vita.

«Okay, mi pento amaramente di averlo chiesto.» ammise e scoppiai a ridere. Gattonai verso di lui e gli baciai la guancia.

«Allora mi rimangio tutto. È stata la notte più brutta della mia vita, John era un coglione ed è stato solo una botta e via.» cambiai completamente la realtà facendolo sorridere.

«Ecco, già meglio.» commentò per poi baciarmi.
Mi distesi nuovamente al suo fianco e gli poggiai la testa sul petto.

«Pensi mai che forse hai lasciato proprio la tua anima gemella senza saperlo?» mi sussurrò intrecciando i miei capelli tra le sue dita, come ogni volta.

«Prima ci pensavo spesso.» ammisi.

«E adesso?»

Gli presi la mano ed unii le nostre dita.

«Adesso ci sei tu.» sussurrai e sentii il suo sguardo addosso. Alzai il volto ed incontrai il suo. I suoi occhi brillavano di emozione ed il suo sorriso mi sciolse il cuore.
Mi avvicinai e lasciai che le sue labbra tremanti baciassero le mie.
Ogni volta che le nostre bocche si univano, il mio stomaco era in subbuglio ed il mio cuore sembrava esplodere.
Di cosa altro avevo bisogno per sapere che era la mia anima gemella?

Burning Flames [Z.M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora