CAPITOLO 14

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"Smettila di comportarti gentilmente con me. Altrimenti non ti posso trattare male." Dice lui facendomi ridacchiare.

"Domani mattina ti comporterai di nuovo così?" Gli chiedo sperando in una risposta positiva.

"Così come? Piangendo come un bambino per un incubo?" Ribatte lui.

"No. Così nel senso che mi parli senza mandarmi a quel paese." Rispondo sorridendo.

"Mh.. forse." Dice e sorride.

Non mi aveva mai sorriso, é un traguardo.

"Posso abbracciarti?" Gli chiedo speranzosa.

Mi aspetto un pugno ben assestato sulla faccia invece mi posiziona sulle sue gambe e mi stringe.

Ma cosa gli succede?

POV'S MICHAEL.

Ma che sto facendo?

La scosto subito e mi passo una mano tra i capelli, vecchia abitudine.

Sono dannatamente cretino. Perché l'ho abbracciata? Perché le ho raccontato dei miei incubi?

Perché le sto parlando.

Ora penserà chissà cosa. Non me ne importa niente di lei.

O forse sei troppo orgoglioso per ammetterlo, Aggiunge il mio subcionscio.

Idiota.

Lei sembra sorpresa dalla mia reazione ma non le do' importanza e mi rigiro.

Lei sospira triste, e sono tentato di rigirarmi e abbracciarla di nuovo.

Smettila Michael, ma che hai oggi?

É difficile riaddormentarsi, ho paura che ritornino gli incubi.

Dannazione era da almeno tre mesi che non li avevo più.

L'immagine della macchina scura di mio padre che si schianta mentre io urlo di stare attento si ripete nella mia mente di continuo e mi tortura. Se lei mi abbraccia peró, tutto passa.

Smettila, smettila, smettila.

Ok ragazze scusatemi se questo capitolo é molto breve ma ne ho già postati 4 oggi.

Spero che la storia vi piaccia, anche se non sta avendo molto successo ahaha

Commentate e votate perfavore :3

Se vedo almeno più di un commento aggiorno, lo prometto.

-Elsina   :)

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