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Ermal andò nell'unico posto che riuscisse a trasmettergli u po di pace e di farlo allontanare da pensieri e ricordi nnegatii, il mare.

Era seduto in riva alla spiaggia da un ora circa, a gambe incrociate sperando che le onde non lo colpissero. Era scesa la notte da poco, inoziava a fare freddo e lui era in maniche corte, decise di tornare a casa.

Era davanti la porta di casa, dove al suo interno cera fabrizio. Doveva entrare. Voleva entrare. Eppure... le gambe tremavano dalla paura. Non voleva che il moro lo aggredisse ancora. Ma gli doveva una spiegazione, lui a lui e lui a lui.
Dovevano parlare, prese qualche respiro profondo e entro piano, silenziosamente come se non volesse svegliare qualcuno.

Chiuse la porta dietro di se e si guardo intorno, si blocco quando senti dei passi correre verso di lui.
Dal corridoi spunto fabrizio. In lacrime.
Si avvicino piano al riccio, lo guardo e lo abbraccio. <m-mi dispiace...scusa ermal!....t-ti prego non l-lasciarmi!> strette di piu il riccio a se ma quando senti l'altro tremare lo lascio subito.
Le lacrime continuavano a scendere e di sicuro non le avrebbe fermate...

_mio spazio👤_

Io non so se portarla avanti...ditemelo voi.
Se si, la continuo fino alla fine, seno la elmino...

'Ciao'

io non ti amo         ~metamoro~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora