3. Zayn.

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18/09

La scuola era iniziata da un po' e le cose sembravano andare sempre meglio con le mie compagne.
Quel giorno, le lezioni proseguirono velocemente, all'uscita, ci fermammo con le mie compagne, per decidere se restare per pranzare da qualche parte o tornare a casa. Vidi in lontananza Zayn, che si fermò a guardarmi per poi avvicinarsi. Eravamo faccia a faccia e dietro di me c'erano le mie amiche.
-Ciao.- mormorò con voce rauca.
-Che cazzo vuoi?- disse Selena, mettendosi sulla difensiva. Lui la guardò male, per poi fare un sorriso malizioso. Tornò poi a guardare me. -Dov'è Lauren?- mi chiese, guardandomi negli occhi.
-Non è qui.- gli risposi, cercando di nascondere la mia gelosia. Qualcuno stava cercando la mia ragazza e voleva scoparsela. -E dov'è?- mi chiese ancora. -Non è qui, punto.- Gli risposi. -Cazzo, dimmi dov'è?- continuò lui. -Ma che c'è Zayn? Non ci senti forse? Non è qui ti ha detto.- gli urlò Sarah.
-Zitta, lesbica.- urlò in risposta. -Zitto tu, coglione.- Sbraitò Dinah. Lui non rispose e guardò ancora me. -Sai benissimo, Camila, che c'era qualcosa tra noi, non puoi negarlo. So che sai dov'è, perché non vuoi dirmelo. Forse, ...Miami? Io voglio rivederla, dai.- Insistette ancora. -No, Zayn. Basta. Non lo so.- Gli risposi. -Sei sua sorella.- Disse ancora lui. In realtà ragazza, ma okay. -Dimmi.- continuò, afferandomi un braccio. Selena si avvicinò a me e lo spintonò via. -Cristo, vaffanculo, Zayn. Non sa dov'è Lauren, okay? E anche se lo sapesse, tu cosa cazzo vuoi? Se non te lo dice lei stessa, perché dovrebbe farlo Camila? Lasciala in pace, stronzo.- Gli urlò. Avevamo attirato un po' tutta l'attenzione, ma non credevo che mi avrebbero difeso, non me lo aspettavo. -Camila, va tutto bene?- mi chiesero, quando tutto finì. Annuii. Ma in realtà ero infastidita e molto, perché voleva scoparsi Lauren.
Decidemmo di rimanere a scuola, compleanno delle pizze e decidemmo di mangiarle in un parco vicino alla nostra scuola. Iniziarono a parlare del vacanze e di cosa avevano fatto, io ascoltavo, commentando, finché Sarah non mi chiese della mia estate.

-Cos'é che hai fatto, Camila?- Chiese Sarah, dando un morso alla sua pizza.
-Mh, sono stata con... Mia sorella.- Risposi, masticando.
-E basta? Insomma, non hai fatto nient'altro? O non so qualcosa con tua sorella?- Chiese Selena.
Come gli spiegavo che in soli tre mesi, avevo provato la marijuana, fatto un tatuaggio con una bottiglia di vodka, dato il mio primo bacio, scopato per la prima volta, trovato l'amore, provato l'alcol e amato Lauren?
-Beh, diciamo di sì. Ma nulla di che.- Mi limitai a dire.
-Dai, raccontaci di più.- Continuò, Sarah.
-Cazzo, ma non lo vedi che non vuole dirti nulla? Se vuole tenere per sé le cose, saranno cazzi suoi, no?- Urlò Dinah.
-Ti giuro, mi hai rotto il cazzo. Sei sempre pronta a darmi contro, ma cosa cazzo vuoi? Io non ti cago di scriscio.- Le urlò addosso Sarah, avvicinandosi a lei, con tono minaccioso.
-E togliti.- la spintonò Dinah.
Selena esausta alzò gli occhi al cielo.
-Sarah, Dinah. Non è che non abbia voglia di dirvelo, ma di certo non posso se voi vi comportate in questo modo.- Dissi, attirando la loro attenzione.
Sarah, tornò dov'era e Dinah la guardò male. -La smetto solo perché ho voglia di ascoltarti.- Disse Sarah. -Ehm, okay. Beh, ho fatto delle cose... Sono andata al mare, ho bevuto qualche drink durante le sere in spiaggia e sono stata invitata a casa di Zayn per una festa.- Dissi, in modo che la loro attenzione si fosse focalizzata solo su di lui.
-Zayn?- domandò Selena.
-Sì, Zayn.- dissi. -Diciamo che aveva una cotta per mia sorella e quindi ci invitò ad una delle sue feste, cercando di conquistarla. Ma insomma, non accadde nulla e quindi fini lì.- Continuai.
-Ecco perché la cercava quindi, le piace?- Chiese Sarah.
-Non credo che possa definirsi piacere quello, insomma lo hai visto? Sembra ossessivo.- rispose Dinah.
-Certo che lo è.- Disse alzandosi. -È normale, una persona che ti rifiuta o a cui non puoi confessare i tuoi sentimenti, diventa ossessiva. Perché non puoi averla, inizi a pensarla in qualsiasi momento, è dovunque, senza essere tua però. E fa male.- Continuò lei.
-E tu ne sai qualcosa?- Disse Dinah, alzandosi ed avvicinandosi a lei.
-Sì, ne so qualcosa.- Disse Sarah, avvicinandosi di più.
-Credo che le persone che non si dichiarano devono solo starsene in silenzio. Perché, andiamo, come può l'altra persona capirci qualcosa se si accorge di ciò che l'altra persona prova senza dirglielo?- Sbraitò Dinah. Sarah, prese le sue cose. -Basta, me ne vado. Ciao ragazze.- Disse. Cercammo di fermarla ma insistente se ne andò. Dinah dopo poco fece lo stesso. Così proposi a Selena di andare in palestra. Andammo e lei decise di seguire i miei esercizi.
Uscimmo da lì dentro distrutte, ritrovandoci Zayn con la sua macchina all'uscita.
-Ragazze!- esclamò, vedendoci.
Noi cercammo di evitarlo, ma ci cercava insistemente. -Ciao.- lo salutammo freddamente.
-Sole? Le altre due?- chiese, non vedendo Dinah e Sarah. -Hanno un nome.- Mormorò Selena.
-Sì, giusto. Ma non mi interessa.- Rispose. Zayn quando era a scuola era tutt'altra persona, sembrava iperattivo.
-Di Lauren, ancora nulla?- mi chiese. Scossi la testa.
Lui sbuffò, poi iniziò a fissarmi mordendosi violentemente il labbro inferiore, più volte. Rimasi schifata, vedendo che iniziò a gonfiarsi il suo pacco. -vi riaccompagno a casa?- Chiese. -no, grazie.- gli rispose Selena. -Dai.- continuò lui. -No, torniamo a casa da sole.- Disse Selena. -ma è buio. Dai.- Continuò lui. Io ero in silenzio, schifata.
-Okay.- sbuffò Selena.
Salimmo in macchina, entrambe sui sedili posteriori. Zayn mi rivolgeva delle occhiate dello specchietto retrovisore e lo vedevo guidare con una mano e toccarsi con l'altra. -Fermati un attimo, devo comprare le sigarette.- Disse Selena.
No, cazzo. Ora avevo paura. Guardò nel tabacchino. -Perfetto c'è fila.- Mormorò.
Si buttò sui sedili posteriori, violentemente.
-Cosa cazzo vuoi?- gli urlai.
Lui mi tappò la bocca, guardò ancora un attimo dentro il tabacchino dal finestrino, chiuse l'auto ed iniziò a toccarmi. Cercavo di liberarmi dalla sua presa, dimenandomi, ma sembrava inutile, ero presa dal terrore. Fece uscire il suo cazzo dai pantaloni e mi afferrò una mano facendomelo toccare, nonostante io non volessi, si distese con forza su di me e mi abbassò di poco il leggins con gli slip, ero in panico, non riuscivo a muovermi.
Sentii del vetro venirmi addosso, lo sportello aprirsi e vidi un uomo scaraventare Zayn a terra ed iniziare a dargli pugni. Selena mi rivestì e mi tirò fuori dall'auto con lei. -Scappiamo, andiamo via.- Mi disse piangendo.

Io non avevo una parola, ero praticamente immobile e non riuscivo a realizzare nulla di quello che due minuti fa stava accadendo.

"Sisters." 2 | Camren.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora