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Erano davanti la casa del riccio, lui sapeva che il padre non era in casa, eppure, aveva lo stomaco chiuso, mille pensieri nella sua testa, avrebbe dovuto fidarsi di fabrizio? Avrebbe più rivisto quell'uomo? E se si cosa gli sarebbe successo?.
Ora basta, inizio a camminare, il più grande dietro di lui, apri la porta e un senso di nausea e freddo li fece tremare enentram, <muoviamoci> ermal lo disse sottovoce come per non farsi sentire da nessuno, sali le scale in fretta e entro in camera sua, svuoto il suo armadio e mise tutto nella valigia, prese i fogli scritti di parole, frasi, canzoni, poi, passo a prendere il suo libro preferito, foto e per ultima la chitarra.
Uscirono di fretta e ermal lascio dentro le chiavi (sue) di casa, come per dire "addio mostri" e andarono a casa del romano con passo svelto.

Arrivarono, dopo qualche minuto di camminata, cera una sola stanza  col letto, era matrimoniale, però il riccio era preoccupato di dormire con qualcun'altro... non ci era abituato, ancora meno con un uomo...
<prendo il divano...>, <ma va! Ci stiamo in due nel letto ermal!  Dai vieni domani sistemiamo le tue robe...> no, non era per niente convinto, però prima che potesse dire qualsiasi cosa fabrizio lo prese per mano e lo porto in camera.
Erano nel letto da un po, ermal guardava la schiena del moro, <ma quindi stiamo insieme?> lo aveva detto più a se stesso che all'altro, ci stava riflettendo su... però fabrizio si giro e lo guardo negli occhi, facendo arrossire il più piccolo, <certo, non te lo avevo già detto?>, ermal abbasso lo sguardo, <non ricordo...>, <stiamo insieme! Ecco ora lo sai...> fabrizio sorrise al più piccolo, <e a scuola?>, <hey erm, io ti amo sia dentro che fuori scuola, tranquillo, nessuno ti darà fastidio ci sarò io con te.> detto ciò lascio un bacio a fior di labbra a ermal e poi si addormento, seguito dal riccio che sognava cose non molto calme, pensava a suo padre, a come avrebbe fatto a scuola, a fabrizio che non sapeva ancora cosa pensare bene di lui... eppure...gli voleva bene.

Il mattino i due furbi si svegliarono entrambi in ritardo, correvano in giro per la casa urlando cose tipo "ermal/ fabri  muoviti!"  Quando erano finalmente pronti, fabrizio prese ermal per mano e inizio a correre per arrivare a scuola, entrarono in classe giusto in tempo col fiatone e le mani ancora intrecciate, ovviamente non mancavano i stupidi che li guardavano male, chi disgustati e quelli che se la presero col riccio con frasi tipo "oltre a essere un immigrato sei pure frocio!"  Ovviamente fabri stava per reagire ma venne fermato da ermal, era troppo bravo sto ragazzo, penso fabri, pero gli ubbidi e andarono a sedersi al loro posto.
Ando tutto bene ma poi suono lintervallo....

io non ti amo         ~metamoro~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora