Si distesero sul prato, sotto il luminoso cielo di giugno. Ma il sole era ormai lontano: a guardare i due vi erano solo le stelle.
Matteo voltò il viso verso Gigi. Così lo chiamava, quando non c'erano telecamere a giudicarli, a cercare in ogni loro gesto un qualcosa che li potesse distruggere. Guardò gli occhi dell'unica persona che aveva mai davvero amato, e che era lì, accanto a lui, eppure con il quale non poteva avere tutto ciò che sognava. Una casa, una famiglia, una vita insieme. No, mai si sarebbe realizzato.
Luigi si accorse di essere fissato, e ricambiò lo sguardo. "Che c'é?" sussurrò appena, mentre i fili d'erba gli accarezzavano gentilmente le giovani guance, che Matteo tanto adorava accarezzare e baciare.
"Vorrei urlarlo, urlarlo al mondo intero"
Il giovane sorrise confuso, "di che parli Matté?"
"Sono davvero stanco. Di mentire, di non poterti neanche guardare. Voglio che tutti lo sappiano"
Quando comprese ciò a cui si riferiva, Luigi cambiò espressione, in una più seria, più logorata da una società che non permette errori del genere.
"Lo so. Non posso. Non posso farti questo" Tornò a guardare le stelle, mentre l'altro non mosse gli occhi. Si avvicinò a Matteo, lentamente, per poi posare il braccio sopra il suo addome, e sentire con la gentile mano il rapido battito del cuore.
"Oggi è andata bene. Eravamo lontani, ma è andata bene"
"Quando tutti guardavano in sù... quando il paracadutista si è lanciato... io ti stavo guardando. Eri così stupito, come un bambino... in quel momento ho capito che io ti devo proteggere... da tutto questo... dalla gente... dagli immigranti..."
"Matteo..."
"Te lo prometto. Ti proteggerò sempre" Strinse il corpo dell'amato a sé, e Luigi posò la testa sul petto di lui. Sotto le stelle di Roma, in quel 2 giugno, si resero conto che nessun partito, nessun Mattarella, li avrebbe mai separati. Perché erano destinati, come pioggia alla terra, e stelle al cielo.
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Notte del 2 giugno (SalviMaio)
RomanceLuigi e Matteo ritrovano loro stessi tra le stelle, l'unica casa che Luigi ha mai conosciuto, e che ora è pronto a condividere con l'altro.