Capitolo 31

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Camminarono per un paio d'ore lungo la costa della baia di Saint Louis ed arrivarono nella zona di Diamondhead. Lungo il tragitto incontrarono un piccolo villaggio dove decisero di fermarsi per riposare. Trovarono una piccola locanda che si affacciava sul porto; entrarono e decisero di fermarsi lì per la notte. Connor andò a chiedere due stanze e fece alcune domande al locandiere poi salirono al piano superiore.

Dato che si trovavano nell'area della loro destinazione, decisero che la mattina successiva Aveline e Corinne sarebbero andate a fare qualche domanda in giro, per vedere cosa avrebbero potuto scoprire riguardo alla zona preclusa e ai vari carichi che giungevano a nord della baia.

Le ragazze trascorsero la mattinata in giro per le strade, ad ascoltare e fare domande. Rientrarono alla locanda solo nel primo pomeriggio per riferire quello che avevano scoperto: l'area iniziava a poco più di un miglio di distanza dal paese, ed era molto vasta. Tutti i trasporti di merci che venivano effettuati si fermavano alle porte del paese, dove una squadra di uomini le prelevava e le portava via.

Tutta la zona era recintata da canne e sterpaglie, in modo da rendere impossibile la vista dell'interno.

Il suo perimetro era costantemente sorvegliato e l'unico accesso visibile era il cancello ad est, che veniva aperto solo in occasione dell'arrivo delle merci.

<<Ok, allora dovrò andare a vedere nei dintorni se ci sono altre possibilità di accesso. Dal momento che abbiamo eliminato i mandanti dei vari trasporti, non sarà così semplice entrare>> Disse Connor mentre rifletteva sulle informazioni recuperate.

<<Non puoi andare da solo, l'area da coprire è troppo vasta>> Intervenne Aveline.

<<Tu non puoi venire, è troppo rischioso. Non abbiamo la minima idea di cosa ci sia là dentro>> le rispose Connor. Poi Si rivolse a Patience: <<Verrai con me, ma farai solo quello che ti dirò e niente stupidaggini, intesi?>>

<<Ok, promesso>> Rispose Patience, accennando un sorriso.

<<Ottimo, allora ci muoveremo stanotte. Prima però dobbiamo trovare un altro posto dove stare, perché qui c'è troppo rischio di essere ascoltati>> Detto questo Connor si alzò e fece cenno alle ragazze di seguirlo.

Quando furono tutti quanti fuori iniziarono ad andare in giro per il paese, in cerca di un posto che non desse troppo nell'occhio.

Non trovando niente si allontanarono dalla città e si addentrarono nella foresta, dove videro un vecchio capanno da caccia. "Non è il massimo ma almeno non siamo sotto lo sguardo di tutti", pensò Aveline.

L'edificio era posto accanto ad un grande albero e a prima occhiata, se pur visibilmente vecchio, sembrava in buone condizioni: era provvisto di una singola finestra sulla parete opposta rispetto all'albero, sprovvista di vetri ma dotata di due scuri, chiusi dall'interno.

Tentarono di entrare forzando gli scuri, ma per quanto fosse vecchia la serratura, resistette. Cercarono quindi di scassinare la porta, che solo dopo vari tentativi si sbloccò, consentendogli di entrare.

Era ormai il calar del sole quando riuscirono a stabilirsi dentro. Da un lato, appoggiato al muro, si trovavano un tavolo con alcune sedie, mentre alla parete opposta era appoggiata una lunga panca. Accanto al tavolo c'era un bancone posto sotto l'unica finestra dell'edificio, abbastanza grande però da illuminare tutta la stanza. Nella parte opposta della stanza si trovava un armadio con accanto una rastrelliera per fucili. Inoltre tutte le pareti erano coperte da scaffali e mensole

Dalla rastrelliera riuscirono a recuperare alcuni fucili, mentre dall'armadio delle pesanti giacche e una lampada ad olio, che riuscirono ad accendere grazie ad una riserva trovata su di uno scaffale. L'edificio era abbastanza grande da permettere a tutti quanti di arrangiarsi dei letti di fortuna.

Assassin's Creed New Destiny [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora