Capitolo 21

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Dopo circa due mesi che mi frequentavo con Louis, avevo deciso che fosse il momento di farlo finalmente salire a casa mia, o meglio lui mi aveva convinto a farlo salire a casa mia. Non che non ci fosse mai stato in quel tempo, ma non ci eravamo mai stati da soli.

Mi ci era voluto un po' per sciogliermi, tanto che inizialmente credeva che fossi vergine, ma la verità era che ancora non riuscivo a tenere Harry fuori dalla mia testa completamente.

Mi era sinceramente dispiaciuto quando ci eravamo incontrati per caso nel negozio di Louis, mi era dispiaciuto che le ultime volte in cui ci eravamo visti avevamo litigato o lui mi aveva visto baciare il nuovo ragazzo con cui stavo uscendo. In più ogni tanto mi fermavo a pensare e a chiedermi cosa stesse facendo.

Avevo continuato a vedermi con Gemma, certo non ci vedevamo poi così spesso, ma almeno una volta a settimana riuscivamo ad uscire insieme. Lei mi aveva raccontato che le era sfuggita qualche parola di troppo con suo fratello e che aveva scoperto cosa mi ero fatta tatuare, ma comunque non mi arrabbiai.

Una cosa che continuava a torturarmi era sapere cosa diamine si fosse fatto tatuare lui, invece. Gemma aveva detto che era un qualcosa che aveva un forte significato per lui, ma non aveva voluto dirmi cosa, mentre Louis, le poche volte in cui gliel'avevo chiesto, mi aveva detto che era solo una stupidata.

Uscii dal bagno dopo essermi fatta una doccia e osservai il ragazzo arrotolato nelle mie lenzuola. Stavo bene con lui, era divertente e mi trattava più che bene; il fatto che non avesse una bambina era sicuramente un vantaggio, ma comunque sentivo che c'era qualcosa che mancava.

D'altro canto, però, ero anche abbastanza certa che non sarei mai arrivata a provare per qualcun altro quello che avevo provato per Harry. Dubitavo di potermi di nuovo innamorare in quel modo, per cui mi accontentavo di quello che avevo con Louis.

Aria e Cassie erano fuori casa, Cassie era andata fuori città una settimana per uno stage dell'Università, mentre Aria era tornata a casa per il compleanno di sua madre. Andai quindi in cucina per preparare la colazione e guardai l'orologio appeso alla parete.

Quella mattina fortunatamente non avevo lezione, ma sarei dovuta andare a lavorare per l'ora di pranzo e quindi avevo giusto qualche ora per riprendermi e mettermi a posto.

Sussultai quando sentii due mani posarsi sui miei fianchi e delle labbra baciarmi il collo «Buongiorno» la voce roca di Louis mi fece sorridere mentre mi giravo per salutarlo.

Lui di certo doveva essere più stanco di me, dato che ad un certo punto avevo semplicemente finto un orgasmo per finire l'attività della sera precedente.

Non che non fosse bravo, ma non era nemmeno ciò che avrei voluto; questo però non gliel'avrei mai detto ovviamente.

«Buongiorno bell'addormentato» mi lasciò un bacio all'angolo della bocca prima di sedersi al bancone della cucina «Oggi hai lezione?» mi chiese mentre gli posavo davanti una tazza di the e dei biscotti. Scossi la testa mentre addentavo un plum cake «No, ma devo andare a lavoro e poi mi sono resa conto che siamo a dicembre, devo iniziare a comprare i regali di Natale».

In effetti il tempo era passato piuttosto in fretta, non mi sembrava vero che ormai il Natale si stesse avvicinando così.

«Posso accompagnarti» mi propose Louis «Onestamente preferisco andarci da sola» ammisi sperando che non se la prendesse. Uscire da sola era una cosa che mi aveva sempre rilassato parecchio «Oh, d'accordo. Posso almeno venire qui stasera? Le tue coinquiline saranno ancora fuori» lo guardai per qualche secondo. In effetti sarei stata sola a casa anche quella sera, ma era davvero una buona idea?

The beauty and the father  | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora