Cap 6

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Passarono due o tre sabati forse, fino al giorno della nostra primissima uscita di gruppo. Eravamo io, July, Robin, Chester e un compagno che è fu invitato da quest'ultimo, Joseph. Ricordo che presi il pullman per arrivare, la prima volta anche che salivo su un mezzo di trasporto pubblico. La verità? Ne avevo paura. Letteralmente. Allora salii, timbrai il biglietto (nella mia città molti non lo facevano perché i famosi controllori non passavano sempre, ma per timore di essere beccato non volevo rischiare) e cercai posto. C'era molta gente, così tanta da perderti in quello spazio così incredibilmente piccolo. Non lo trovai, così rimasi in piedi aggrappato a una sbarra sopra di me. Un anziano mi fissava, dio che orrore. Poi c'era un terribile fetore di sudore, che mi opprimeva. Mi sentivo quasi male. La fermata era non troppo lontana dal centro, perciò chiusi gli occhi e cercai di non svenire. Appena si fermó su una fermata che dava sul lungomare, tre quarti del pullman scese. Sapevo, perché avevo studiato a memoria le fermate del 3, che se aspettavo la prossima mi portava più vicino di quanto non fossi già al centro, o meglio, al nostro punto di "incontro". Una piccola fermata che di solito veniva raggiunta in meno di cinque minuti da questa dove scese metà o più pullman. Nessuno scendeva li, me ne accorsi col tempo. Forse perché non conoscevano una scorciatoia che sapevo io. Consisteva in una strettoia tra due palazzi. Ci arrivavo sempre scavalcando un piccolo muricciolo dietro l'edificio della prefettura. Di li arrivavo in meno di cinque minuti. Arrivato trovai Robin, che ascoltava musica seduta sul marciapiede. Appena mi vide, non so perché mi abbracció forte. Non sono mai stato espansivo di persona...comunque sarà perché era felice di uscire in gruppo??

-ehi Dereck-

-ciao Robin. Sei sola?-

-non più ahaha-

-dove pensi che andremo? July non ha detto nulla.

-neanche chi è questo Joseph.- aggiunsi.

-io ci ho parlato, vedi che è uno di classe! Non mi dire che non lo conosci!-

-eh, credo che mi sia come dire "sfuggito" tra virgolette AHHAHAA-

La nostra discussione fu interrotta dall'arrivo improvviso di un ragazzo alto, robusto e con dei capelli stile afro (?), con una barba incolta (strano, un po' precoce). Aveva degli occhi marrone scuro. Sembrava un ventenne, ma in realtà aveva la nostra età. Sembrava anche minaccioso, ora che mi ricordo bene come mi pareva.

-Dereck, questo è Joseph.

- piacere, Joseph.-

-piacere Dereck-

La sua voce non era come me la aspettavo, non era calda e minacciosa come quella di mister T. Anzi. Forse era più acuta della mia. Strano. Non era strana, ma era normale, anche se non doveva esserlo data la sua dimensione!

La serata non andò molto bene, non dissi molto, ero timido. Chi si ambientò meglio furono Chester e July. Si vede come si sono divertiti. Anche gli altri. Io no. Non mi sentii molto parte del gruppo, ma cercai di non isolarmi. Non so forse è stata una mia impressione..rimasi molto deluso.

Il "musicista"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora