Capitolo 4

30 2 0
                                    

Il giorno dopo, al mio risveglio non trovai mia madre. Era uscita, ma dove?
Va beh, forse era meglio così.

A scuola

Ero appena arrivato quando...

«Piccolo gay, lo sai che ora per colpa tua il preside sta indagando sul tuo caso?» chiese quel colosso umano chiamato altresì Park Chanyeol.

«Cosa?! Ma io non ho detto nulla» non mentivo, io non ho parlato.

«Ma fammi il piacere, fai tanto l'innocente, ma sappiamo tutti e due che sai solo fare la spia di nascosto. Sei patetico» disse per poi iniziare a prendermi a pugni e calci.

Ora capivo tutto, mia madre ecco chi è stato.
La rabbia saliva da dentro di me. Come ha potuto farmi questo? E poi dice di volermi aiutare.

Dopo che quel colosso ha smesso di menarmi, sbatto il mio armadietto e me ne torno a casa, fregandomi altamente del fatto che sarei dovuto rimanere in classe, a scuola.

Tornato a casa, mi siedo sul divano impaziente.

Non riuscivo ancora a capire cosa avevo fatto di sbagliato?
Mia madre doveva sicuramente avercela con me. Che cos'ho fatto io di male per meritarmi tutto ciò?
Trasferci ogni volta... okay come vuole lei.
Ma non tollero che lei si faccia gli affari miei.

Dopo un po' sento il cigolio della porta.

«Baekhyun, perché sei ancora qui? Dovresti essere a scuola!»

«Tu sei stata alla mia scuola, non è vero? Hai detto tu al preside dell'accaduto?»

«Cercavo solo di aiutarti» si difende lei.

«Se vuoi aiutarmi, allora, non impicciarti nelle mie faccende» ribadisco il concetto per l'ennesima volta.

«Scusami. Non volevo»

«Tu non lo vuoi mai, ma finisci sempre per causare danni»

Sono stato un po' duro con lei, ma se lo meritava.
Dovrebbe imparare la lezione una volta per tutte.
Più cerca di darmi una mano, più fallisce, più mi causa problemi e più mi allontana da lei.

«Baekhyun... davvero, io ti voglio bene, faccio tutto per te»

«Tu mi vuoi bene? Io invece ti odio, ti odio. E chissà, magari la morte di mio papà è da ricollegarsi a te»

Mi arriva dritto dritto uno schiaffo.

«Byun Baekhyun, non ti permetto di dire questo, sai perfettamente che io non c'entro niente e fin'ora non è ancora venuta a galla la verità che si cela dietro alla sua morte, non si conosce chi è stato e men che meno il movente»

«Io non ti credo. E poi chissà perché non vuoi mai parlare di lui» finita la frase me ne andai in camera.

Sì... okay, ogni famiglia ha i suoi conflitti interni, ma la mia manco è una famiglia, ho una madre che è sempre fuori per lavoro, ho un padre che è morto per non so quale motivo e del quale mia madre non vuole parlarmi.

La mia vita non ha senso, forse anche la vita non ha senso. Davvero, non riesco a capire perché sono ancora qui, questo mondo fa schifo, la vita è una noia mortale e le uniche cose che per adesso riesce a farmi dimenticare tutto e tutti sono i calci e i pugni di Chanyeol.
Hanno ragione le persone che dicono che il dolore fisico fa dimenticare il dolore interiore.
In questo momento vorrei solo tornarmene a scuola da Chanyeol e farmi menare il più possibile.

Per una settimana rimasi in camera senza mangiare niente e senza bere niente, non sapevo niente di ciò che accadeva fuori dalla mia stanza.

Un giorno sentii qualcuno bussare alla porta della mi stanza.

«Vattene chiunque tu sia, voglio rimanere da solo ancora per altre tre settimane»

«Signorino... ecco. Devo darle delle cose»

Era una voce femminile, la riconoscevo, era una delle serve.
Mi aspettavo che fosse mia madre che cercava di farsi perdonare, evidentemente lei ci aveva posto una pietra sopra, si era dimenticata del danno causato da lei.

«Ho detto vattene via» ribadisco io.

«Allora le cose gliele lascio per terra fuori dalla sua stanza»

Detto ciò sento dei passi allontanarsi.

Aishhhh. Che nervi.

Cosa aveva messo là fuori? Più cercavo di non pensarci più mi veniva la voglia di aprire la porta e guardare cosa c'era.

Alla fine apro la porta. Per terra c'era un giornale e una busta.

Lo sapevano tutti i servi che in questa casa sono vietati i giornali... e allora quella serva perché ha messo qui un giornale?

Aprii la busta lasciando il giornale lì dove era stato posto dalla serva.

Era la calligrafia di mia madre.

"Caro Baekhyun probabilmente quando leggerai questa lettera io non ci sarò più.
Mi dispiace se ho sempre cercato di farti dimenticare tuo padre, di farti eliminare tutti i ricordi legati a lui. A differenza di quello che pensi, non ho nulla a che fare con la sua morte, volevo solo cercare di non farti soffrire, per me era molto meglio che tu non sapessi niente di lui perché in tal modo, è come se lui non fosse mai esistito, immaginati a un bambino che viene a sapere della morte di suo padre, lascia un segno davvero molto profondo.
Nessuno sa com'è morto, nemmeno io. Nessuno sa il perché e ora che sei grande puoi anche indagare sul suo caso. Ormai sei abbastanza grande per conoscere la verità. Ti ho sempre trattato come se tu fossi ancora un bambino.
Scusami. Qualunque cosa avevo fatto in passato era solo per il tuo bene, credimi.
Adesso che non ci sono più, tutti i soldi, tutte le case le erediterai tu.
So che a te non importano i soldi, ma se non avessimo i soldi, non potrei mantenerti, ti ho cresciuto io, da sola e mi dispiace per essere sempre assente.
Forse è vero, forse non sono una brava mamma, forse dovrei migliorare e se mai ci rivedremo, spero che tra noi andrà meglio"

Cosa? Tutto ciò non aveva senso.

Baekhyun non riusciva a spiegarsi il perché sua madre gli aveva lasciato un messaggio così strano.

Pensò al giornale...

Uscì dalla stanza per prenderlo.

Era un giornale molto famoso, datato a tre giorni prima.

Cominciò a sfogliare le pagine quando...




_

Scusate per il ritardo 😒😒😒

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Apr 15, 2018 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

You're My Everything || ChanBaekWhere stories live. Discover now