Capitolo 5.

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Si aggiusta la camicia agrinzita e dice <<io sono Cam, figlio di Ester, trasformato nel 1080>> mi appoggio al muro del corridoio e dico con un ghigno disegnato sul volto << non capisco perché ti portano tutti tale rispetto>> lui si avvicina sorridente fino a sovrastarmi e dice <<forse perché sono stato trasformato da un Originale e anche perché sono il più vecchio in tutta la scuola e dunque sono molto forte, c'è chi mi teme per giunta>> mentre chiudo gli occhi per un secondo ricordo il sapore del sangue, dico sorridente <<io non ti temo poiché a quanto dicono Elia è un Originale ed è stato proprio lui a trasformarmi>> Cam poggia le mani sul muro alle mie spalle e dice <<l'ho saputo appena sei arrivata>> faccio una smorfia e ribatto <<da chi? da il tuo servo Felix? >> lui ride e dice <<ho occhi ovunque>> mi sposto i capelli e dico <<mi sono stufata di parlare con te, vado a farmi una bevuta fuori di qui>> esco dalla sua morsa e mi dirigo verso l'ingresso e sento che lui mi segue con lo sguardo e un sorriso sulle labbra. È la prima volta che visito New York ma è immensa come pensavo, se uccidessi una persona nessuno se ne accirgerebbe, sorrido al solo pensiero di altro sangue caldo sulle mie labbra,  cammino per le vie secondarie e quelle meno frequentate, così trovo un uomo semi ubriaco da solo, mi avvicino, lui mi guarda e sorride, io ricambio e subito mi avvento sulla sua gola e bevo, sento qualcuno alle mie spalle ma non mi volto continuo a bere finché non muore  poi mi volto e vedo che appoggiato al muro c'è Cam sorridente e dice <<benvenuta a New York Chelsea, non mi hai lasciato neanche una goccia di sangue>> sorrido con il sangue che mi cola dai canini e dico <<non mi aspettavo spettatori>> lui si muove e dice <<non mi hai neanche chiesto di partecipare allo spettacolo>> io sorrido mentre mi avvicino a lui <<infatti non dovevi partecipare allo spettacolo, sono un tipo piuttosto solitario>> Cam si avvicina molto a me fino a sfiorarmi e dice <<molte cose si possono fare in due>> rido, riesco a provare sentimenti oltre alla rabbia e l'ira, provo divertimento ed è così amplificato chiedo <<tipo quali? >> lui avvicina le sue labbra alle mie e dice <<tipo questa>> mi bacia e rimango sorpresa, nessuno mi ha mai baciato così infatti ero io la prima a partire, ricambio lievemente e poi sento una mano sotto la mia maglietta; con un rapido colpo allontano Cam e dico <<cosa volevi fare? >> lui ride e sorride <<un'altra cosa che si può fare in due, ho sentito il tuo piacere mentre ti baciavo>> i miei occhi si accendono d'ira e dico <<ci può anche stare che mi sia piaciuto ma solo questo>> lui sorride malvagio e dice <<che sei ancora vergine? >> faccio una risata sarcastica e dico <<certo che non sono vergine ti pare? ho 19 anni non siamo più nel 1080 caro Cam>> lui sorride e dice<<pensavo avessi paura  perché sei ancora vergine e dunque volevo darti una spinta>> rido e dico<< io paura? poi di fat sesso persino ma scherzi>> lui sorride e ribatte <<allora perché ti sei distaccata? >> io sorrido maliziosa e dico <<non ki sembra il luogo adatto per fare certe cose>> lui si avvicina e dice <<ti mostro io il luogo adatto>>. Cam mi fa stendere sul suo letto, enorme quanto la stanza che non condivide con nessuno,  lo guardo con desiderio mentre mi toglie le scarpe dai piedi prima di salire anche lui sul letto, i miei piedi sono liberi come i suoi ora mi inizia a baciare il collo, la clavicola, il lobo dell'orecchio, godo come mai prima, da quando sono diventata vampira sento tutto in maniera amplificata, gli apro piano e sensualmente la camicia e lui velocemente mi toglie la maglietta e il e reggiseno poi mi toglie anche i pantaloncini che indosso , io gli tolgo i pantaloni, mi preparo e poi dico <<Cam dacci dentro>>.

ANGOLO D'AUTRICE.

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Colei che cammina da solaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora