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Arrivare nella stanza dove era ricoverato il cardinal Ramirez non fu difficile come si sarebbe potuto pensare. Paola era di casa al Santo Spirito e non dovette dare troppe spiegazioni.

Quando Antonio e Paola entrarono nella stanza il vecchio cardinale riconobbe la suora e pregò i presenti di lasciarlo solo con i due nuovi arrivati.

«È lui?» chiese Ramirez alla suora. Ma Antonio fraintese la domanda e pensò che il cardinale volesse conoscere la sua identità, quindi si presentò: «Mi scusi, non volevo essere maleducato. Sono Antonio Scossa. La mia presenza è stata richiesta in Vaticano e Suor Paola pensa che...»

Mentre parlava aveva allungato la mano, come per stringerla al suo interlocutore.

«Oh, un francescano dunque...»

«No eminenza, è un falegname» intervenne Suor Paola.

La notizia dipinse un sorriso stupito sul volto rugoso del cardinale.

«Ah, un falegname allora, un falegname...»

Rimase un attimo così, sospeso in un pensiero. Infine, fece un gesto con la mano come per scacciare via un insetto molesto e si riscosse, riprendendo il dialogo e cambiando argomento: «Suor Paola, per favore, predisponi tutto per il mio ritorno in Vaticano, parla con chi sai e fa in modo che voi siate i miei accompagnatori, i miei infermieri. Diremo che la vostra presenza nella Cappella è necessaria alla mia salute.»

Indicò la bombola dell'ossigeno che era accanto a lui: «Fanne prendere una piccola, di quelle portatili, con una bella maschera colorata, in modo che si veda bene quando usciremo. Tutti ci fotograferanno, e la maschera li distrarrà dall'esaminare chi mi accompagna.»

Strizzò l'occhio ad Antonio: «Vai, lascia qui Antonio con me. Nell'attesa faremo due chiacchiere.»

Dopo che Paola fu uscita, i due ebbero modo di parlare di molte cose, nessuna delle quali aveva niente a che fare con il motivo per cui Antonio era stato chiamato, né con la Chiesa, la religione o la fede. Mentre parlavano, il cardinale si fece aiutare a vestirsi, così da essere pronto quando il momento di lasciare l'ospedale, di lì a poco, sarebbe arrivato.

Al suo rientro Suor Paola non chiese di cosa avessero parlato, ma notò che entrambi apparivano sereni e sorridenti. Misero il cardinale su una sedia a rotelle, spinta da Antonio. La bombola venne affidata a Paola, che così assunse un'aria molto professionale e consona al ruolo. Attraversarono il caos in un lampo: corridoi, atrio, il piccolo pulmino... Pochi minuti dopo erano già in Vaticano.

Mancavano solo due ore alla votazione successiva: erano in perfetto orario.

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