Chapter 23: Band Babe

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"In questo momento dovrei essere in qualche pub con i ragazzi a bere il mio peso corporeo in alcol, lo sai? E invece sono qui perchè, a quanto pare, scegli i momenti meno adatti per fare la drama queen, Cassie".
Mi giro di scatto a quella voce, vedendo arrivare a passo di carica un Calum piuttosto scocciato ingolfato in una felpa nera.
Lo guardo, stupita che sia riuscito a trovarmi, ma prima che possa dire alto alza gli occhi al cielo, sedendosi sulla panchina accanto a me: "ti conosco, mia cara. Non so se te lo ricordi, ma da piccoli ero sempre io a trovarti quando scappavi. Vedo che la cosa non è cambiata".
"Cosa vuoi, Cal? Non volevo essere trovata" confesso in un sospiro, guardando mio fratello scuotere la testa.
"No, lo so. Ma non stai bene, e io non sto bene, e non voglio partecipare al festival dell'autocommiserazione di Luke, Michael e Ashton. Tessa ha provato a distrarmi, ma era preoccupata anche per te... E quindi mi sono detto, almeno Cassiopea non si autocommisera ma insulta il mondo intero".
"Wow, bella considerazione che hai di me".
"Dimmi che ho torto, ti sfido".
Sorrido leggermente, raccogliendo le ginocchia al petto: "nah, hai ragione. Sono proprio fatta male".
"No, sei solo strana. A volte è strano pensare che tu e i gemelli condividiate lo stesso patrimonio genetico, siete tutti e tre cosí diversi. Tu sei la stronza per eccellenza, Michael è troppo buono per il suo stesso bene e Luke vive in un mondo tutto suo fatto di musica. Menomale che esisto io a tenervi in riga, sono proprio un dono del cielo" commenta Calum, sorridendo sornione, facendomi scoppiare a ridere mentre alzo gli occhi al cielo.
"Modesto come al solito".
"Hey, le cose belle vanno ammirate, e io andrei ammirato tutti i giorni, tutto il giorno".
"Che schifo... A quello ci pensa Tessa, io non ho intenzione di 'ammirarti'".
"Dai, che in fondo mi vuoi bene".
"In fondo in fondo... Molto in fondo" sorrido, avvicinandomi poi per posare la testa sulla sua spalla, emettendo un sospiro.
"Sai che con me puoi parlare, Cassie, vero? Non ti assicuro di capirti, perchè capire te è come far mangiare pollo fritto ad Ashton, ma posso provarci... E sfogarti non può che farti bene" sussurra mio fratello, facendo per accarezzarmi i capelli, ma io mi ritraggo istintivamente, facendogli alzare gli occhi al cielo.
"Sei proprio un dito su per il culo, fattelo dire".
"C'è a chi piace".
"A Luke, probabilmente".
A quelle parole mi stacco da lui, guardandolo sinceramente stupita, e Calum alza gli occhi al cielo, gesticolando animatamente: "'andiamo, non ti è mai venuto questo dubbio? Il piccolo Lukey...".
"Sinceramente, non ci ho mai pensato... Ma non mi stupirei. Anche se, sinceramente, me l'aspettavo di più da Michael" confesso, e Calum mi guarda qualche secondo prima di scrollare le spalle.
"Non sono affari nostri, se sono gay ce lo diranno loro" conclude, tornando poi a guardarmi in attesa.
Normalmente, uno sguardo così inquisitore mi infastidirebbe, ma è Calum, da lui non posso pretendere molto.
"La canzone" cedo a bassa voce, facendogli inarcare un sopracciglio.
"Cosa c'entra la canzone?".
Cosa mi aspettavo da Calum?
"C'entra tutto e niente, Cal! Una situazione paradossale? Davvero?!" Sbotto, alzando le braccia al cielo come se stessi invocando qualcuno, probabilmente un Dio che scenda e mi tiri una mazzata in testa.
Effettivamente, ne avrei bisogno.
"Allora aveva ragione Tessa" sento sussurrare a Calum, girandomi confusa verso di lui.
"Ragione per cosa?".
"Pensava che Catch 22 Ashton la scrivesse pensando a qualcuno, e aveva ipotizzato che questo qualcuno fossi tu".
"Non sono io".
"Allora perchè ti ha colpito cosí tanto questa canzone?".
"Perché non è solo una canzone, per la miseria!" Urlo, lasciando andare un gemito frustrato mentre sbatto la testa sulle ginocchia.
"Parlami, Cassie" è il suo invito, e in genere lo ignorerei e basta, evitando ogni confronto diretto, ma ultimamente mi sono ammorbidita, e Ashton mi spinge a un punto tale che non non riesco proprio a trattenermi.
"Parlarti di cosa? Di come mi irriti Ashton? L'ha fatto apposta, Cal, ne sono convinta. L'ha fatto per ricordarmi che lo faccio impazzire, che lo porto allo sclero... Dio santo, adesso io stessa sembro una sclerata!".
"Ti fa impazzire... Per la rabbia?" Chiede, guardandomi con un'intensità che non ci si aspetterebbe da uno come Calum, ma lui è pieno di sorprese.
Qualcosa dentro di me mi spinge ad annuire, ma un'altra parte vuole scuotere la testa, perchè non è solo rabbia.
È qualcosa che non riesco proprio a capire.
"Ti va di passare la notte qui? Possiamo guardare le stelle, se vuoi... Tanto sono già le tre" propone all'improvviso, alzandosi in piedi, probabilmente capendo che questa strada è senza via d'uscita, ed io annuisco, porgendogli la mano per aiutarmi ad alzarmi.
Ma non prima di aver fatto un ultimo commento.
"Siete paradossali anche tu e Teresa, comunque. Si vede lontano un miglio che vi piacete, che vorreste mettervi insieme, eppure nessuno dei due vuole fare il primo passo".

Io vi amo, grazie per oggi se c'eravate e spero di incontrarvi tutte in futuro.❤️

Band Babe || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora